Capitolo 26

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Muovo lo spazzolino sugli incisivi ancora una volta e sputo nel lavandino. Ho le borse sotto i miei occhi a causa del poco dormire. Dopo la piccola scena con Harry questa mattina, sono ancora più esausta.

Passo una mano fra i capelli mossi ed esco dal bagno. E’ caldo fuori, ciò è strano, perché siamo ancora a Gennaio. Fra circa due ore i Clippers cominceranno la partita e io, Stevie e Judd staremo nella tribuna. Sono davvero eccitata, ma anche un po’ nervosa. Non sono sicura su come reagirà il corpo di Judd. Dubito che sverrà, ma sono comunque preoccupata.

Metto dei pantaloni e la felpa di Harry. Immaginarmelo mi fa venire un dolore al petto. Dopo averl baciato in bagno questa mattina, abbiamo parlato e abbiamo deciso che la cosa migliore sia rimanere amici fino a quando le cose non si aggiusteranno.

“Ti amo davvero Harry, ma tutto questo è troppo.” Gli dissi, quando usciammo dal bagno. Ero vicina al piangere, mi sentivo in colpa per quello che stavo facendo a lui e a me.

Notò le lacrime negli occhi e velocemente mi strinse in un abbraccio. “Non piangere, andrà tutto bene. Anch’io ti amo, e niente m’impedirà di stare con te, un giorno.” Disse e gli credetti. Baciò la mia testa e si girò, per uscire dall’appartamento.

Il mio cuore fa ancora male. Avrei dovuto lasciare che mi baciasse e dire che possiamo stare insieme. Adesso che sono nella sua felpa, realizzo che questa è l’pzione migliore che potevamo scegliere. Scaccio i pensieri dalla testa e afferro la borsa, mettendoci il telefono dentro. Spengo la luce e chiudo la porta dietro di me.

L’hotel di Stevie e Judd non è molto lontano dal mio,, lo raggiungo in dieci minuti. Busso due volte, e sento dei passi avvicinarsi, la porta si apre per rivelare Judd. Mi abbraccia e mi fa entrare.

Stevie è in cucina, sta mettendo gli orecchini. “Sono troppo elegante?” chiede, e la esamino. Ha un jeans e un top con la stampa floreale. Scuoto la testa, considerando il fatto che sono in pantaloni e felpa.

“No. Sei stupenda.” Le sorrido. Fa un sospiro di sollievo e guarda me e Judd.

“Pronti per andare?” chiede. Abbiamo deciso di andare a cenare e poi andare alla partita. Annuiamo entrambi e sorrido. Prendo la mano di Judd e usciamo dalla porta, con Judd al seguito. Prendiamo un taxi e chiediamo all’autista di portarci al Cafè Rio più vicino. Annuisce e partiamo.

Guardo il telefono mentre siamo in macchina. Rileggo dei vecchi messaggi da Harry, che ho dall’estate scorsa. Mi fanno ancora venire le farfalle nello stomaco. Sorrido e scendiamo al ristorante.

**

Ci facciamo strada tra la folla, cercando i nostri posti. La maggior parte delle persone ha già preso posto, aspettando che la partita inizi. Finalmete localizziamo i nostri posti, aspettando chela partita inizi. Le gambe di Judd fanno su e giù. “Sono emozionatissimo!” dice e rido.

“Certo che lo sei, bocciolo.” Dico. Mi sorride prima di guardare davanti. E’ incredibile cosa provoca il bastketball a qesto ragazzo. Finalmente il presentatore annuncia i giocatori e la partita inizia. Guardo come Blake Griffin totalizza la maggior parte dei punti dei Clippers. Neanche una volta distolgo lo sguardo dalla partita, fino al primo tempo.

Durante la pausa, sto morendo di sete. “Vuoi venire a prendere qualcosa da bere con me?” chiedo a Judd, e annuisce. Lo diciamo a Stevie e ci alziamo. Ci facciamo strada tra la folla di nuovo, per raggiungere gli stands. All’angolo ci sono dei bagni, se siamo fortunati facciamo in tempo ad andare. La fila scorre e ci avviciniamo alla cassiera. Un gruppo di ragazze è dietro di noi e posso sentirle parlare. Le uniche parole che ascolto sono “Harry”, “sexy” e “Lo sposerò.”. Trattengo una risata, sapendo che stanno parlando del mio Harry, o almeno com’ero abituata a dire.

StalkerStyles (Traduzione italiana)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora