Chapter 26 - Despair

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I suoi muscoli erano tesi e tremanti per via dello sforzo.
Era quasi l'alba e il cielo iniziava a tingersi di arancione, abbandonando i colori tenebrosi che avevano accompagnato la sua battaglia per tutta la notte.
Era quasi allo stremo delle forze e la fatica iniziava a farsi sentire.
Le vittime non riuscivano a contarsi, i lupi morti erano troppi, da entrambe le fazioni.
Il suo respiro, veloce e caldo, formava delle piccole nuvolette di condensa.
La sua pelliccia, una volta candida come il manto della neve, in quel momento era incrostata di un misto di sangue e fango che ne nascondeva la naturale bellezza.
Aidan, guardingo e rabbioso, osservava tutto ciò che lo circondava.
Ancora non era riuscito ad individuare Adam.
Il brutto traditore si era nascosto bene tra i suoi soldati e passava inosservato agli occhi dell'Alpha sanguinario.
Voleva ucciderlo, mettere finalmente un punto a quel disastroso racconto dell'orrore. Perché quello era: un racconto dell'orrore nella quale la morte faceva da padrone.
Ancora non riusciva a capire come la Dea avesse potuto dare il suo consenso a quella disfatta. Come avesse potuto lasciare che i suoi figli si uccidessero a sangue freddo in quel modo, senza intervenire.
Non riusciva a comprendere come mai la Dea avesse in serbo per lui tutta quella distruzione. Come mai il suo destino fosse proprio quello.
Aidan!
Sentì la voce di Tyson dentro la sua testa. Si guardò in giro, volgendo il capo da una parte all'altra freneticamente, cercando di vedere dove fosse il suo soldato.
Non riuscì a vederlo.
Adam Sta cercando di scappare, si è addentrato nel bosco.
Continuò.
Quello per Aidan fu peggio di un insulto. Non poteva sputare in quel modo su tutti i lican morti in quei giorni.
Non poteva dichiarare apertamente guerra e poi scappare come un codardo senza gloria.
Ci penso io.
Comunicò per poi iniziare a correre come un forsennato verso il cuore del bosco.
Lo avrebbe sgozzato peggio di un maiale.
Continuò a correre all'interno del bosco, affidandosi al suo olfatto e alle vibrazioni che percepiva nell'aria e nel terreno per scovarlo.
Lo sentiva vicino, più di quanto riuscisse ad immaginare.
Si bloccò di colpo, annusando più attentamente l'aria.
Non fece in tempo a realizzare ciò che stava per succedere, perché un Lupo gli arrivò addosso da un lato con la potenza di un treno merci.
Aidan fu scaraventato dall'altra parte della radura, atterrando su un cespuglio di rovi.
Sentì le piccole spine conficcarsi nella sua carne.
Si alzò, scuotendo il corpo come a volersi liberare di tutto. Fissò Adam, in posizione d'attacco, pronto a scagliarsi contro di lui in qualsiasi momento.
I due, ricoperti di sangue e sporcizia, sembravano così simili in quel momento. Entrambi potevano sembrare due lupi alla ricerca del potere, della supremazia.
Ciò che non avevano mai capito, era che erano più simili di quanto pensassero o volessero ammettere. Anche se i loro valori erano differenti, i loro obbiettivi erano analoghi.
Il primo fra tutti: uccidere l'altro.
Adam iniziò a girare intorno ad Aidan e lui fece lo stesso.
All'inizio fu come una lotta tra sguardi, i due Alpha si guardavano negli occhi, sfidandosi e giurando vendetta per i propri caduti.
Sei un vigliacco e un codardo.
Disse Aidan collegandosi mentalmente con Adam.
E tu un debole. Ti farò a pezzi.
Aidan per poco non rise. Davvero quello pensava di poterlo battere?
Illuso.
Era un Alpha ma Aidan lo era per discendenza. Il suo titolo aveva radici forti nella famiglia, la sua era una discendenza di Alpha dal sangue puro. Nulla di comparabile con la dinastia mediocre e dal sangue mezzo umano di Adam.
Perché si... Adam aveva sangue umano nella vene, anche se non lo accettava.
Suo nonno era un semplice e umile umano, entrato a far parte del loro branco grazie alla nonna di Adam, Cornelia.
Si era in qualche modo innamorata di lui e non lo aveva più lasciato. Lo aveva riconosciuto come compagno e anche se il legame non era mai stato sigillato con il morso, non si erano mai separati.
Il legame tra lican e umani era ancora qualcosa di inspiegabile agli occhi di Aidan. Non riusciva a capire cosa ci trovasse un umano di così speciale in loro.
Erano sempre stati considerato mostri, per questo vivevano nascondendo la loro vera identità... cos'era cambiato negli anni?
Tipo quella ragazza... Kei- qualcosa.
Cosa ci trovava in Ryan? Sia in quanto lican che in questo a persona. Eppure sembrava una ragazza a posto, non una psicopatica masochista.
Non sarebbe mai riuscito a capire certe cose.
Se poi andava a pensare che dall'unione di umani e lican a volte ne usciva uno scherzo come Adam, lo capiva ancora meno.
Il traditore, senza tergiversare gli saltò addosso e stese Aidan a terra, bloccandolo con le zampe.
Aidan si dimenò, ma non riuscì a liberarsi. Doveva per forza passare subito alle maniere forti?
Se avesse potuto avrebbe sospirato a pieni polmoni.
Gli addentò una zampa e strinse così forte che i denti penetrarono immediatamente nella sua carne e il sapore ferroso del sangue gli invase la bocca.
Ignorando l'uggiolio di Adam, strinse ancora più forte, fino a sentire l'osso rompersi.
Lasciò la presa e si scrollò Adam di dosso, mandandolo a sbattere contro un albero.
So alzò e si avvicinò ancora.
L'altro lupo fece fatica ad alzarsi, la zampa rotta gli impediva i movimenti.
Essendo una ferita provocata da un Alpha, non sarebbe guarita normalmente. Perciò Adam era più vulnerabile ed esposto che mai in quel momento.
Avere una zampa in meno da usare era un terribile svantaggio, soprattutto contro un Lupo come Aidan.
L'Alpha si avvicinò a passo lento e calcolatore, mettendo una zampa davanti all'altra con estrema eleganza.
Ad oggi passo sembrava sempre più grande.
Un Adam zoppicante cercò di fronteggiarlo, ma ogni suo passo era un enorme dispendio di energia. Forse per lui era davvero finita, ma non si sarebbe arreso. Avrebbe lottato fino alla fine, facendo del suo meglio per uccidere Aidan.
Anche se le speranze erano limitate e lo sapeva perfettamente.
Fai le tue preghiere.
Ringhiò Aidan, attaccando.
Con un balzo arrivò su Adam, cercando di azzannarlo alla gola. L'altro schivò a malapena i morsi di Aidan e si ritrovò con i suoi denti conficcati nella spalla.
Con la zampa buona artigliò Aidan al petto, che perse l'equilibrio e atterrò di schiena nella fanghiglia.
Un bruciore atroce iniziò a pervaderlo per tutto il petto.
Anche Adam era un Alpha.
Per un momento se n'era quasi dimenticato.
Si alzò tremante, con il respiro affannoso. Era affaticato.
Ringhiò e gli parve di sentire quello che somigliava tanto a un ghignò provenire da Adam.
Brutto traditore!
Ignorò il dolore che iniziò a cospargersi per tutto il corpo e preso da una rabbia ancora più potente si scagliò contro Adam, iniziando una lotta iraconda tra morsi e spintoni che avrebbero ucciso chiunque altro, ma non loro due.
Il sangue di Aidan scorreva a fiumi dalla ferita al petto, stessa cosa per Adam, che si riscoprì completamente del suo stesso sangue.
Aidan lo morse al collo, ma il suo avversario non demorse e riuscì a liberarsi.
I due si ringhiarono contro in silenziosi insulti. Aidan si stava stufando di quella situazione.
Era allo stremo e faticava a combattere ancora. Doveva ucciderlo prima di crollare, le ferite che Adam era riuscito a procurargli lo stavano per mandare al tappeto.
Raccolse le forze in un ultimo colpo.
Doveva farcela.
In quel momento o mai più.
O lui o Adam.
Prese la rincorsa e gli si buttò addosso, addentandogli la gola.
Adam cercò di scansarsi ma quella volta Aidan mantenne la concentrazione e non glielo lasciò fare.
Lo guardò un'ultima volta negli occhi, come a salutarlo.
Fanculo, Adam. Addio per sempre questa volta.
Ringhiò nella sua testa per poi spalancare le fauci e avventarsi sulla sua gola.
Morse così forte da far uggiolare Adam.
Strinse le palpebre e affondando di più i denti, andò a tirare verso l'esterno.
Tirò con la stessa forza di un toro, anche quando Adam smise di muoversi e il suo respiro cessò di solleticargli al pelliccia.
Tirò fin quando la testa non si staccò dal suo corpo e gli penzolò dalla bocca.
La lanciò e la fece arrivare a qualche metro dal corpo decapitato di Adam.
Tutto tacque.
Per un solo minuto, tutto cessò di fare rumore.
Persino la natura sembrò fermarsi.
Aidan aveva il respiro affannoso, era allo stremo.
Si sdraiò sul terreno, non riuscendo nemmeno a stare sulle proprie zampe.
Si ritrasformò, tornando nelle sue vesti umane.
Il suo petto si alzava e abbassava velocemente, ricoperto del suo stesso sangue.
A fatica alzò di poco la testa, quanto bastò per osservare i tre squarci profondi sul suo petto e il sangue fuoriuscirne copioso.
Allungò una mano tremante e toccò la ferita, pentendosene amaramente.
Gemette dal dolore non appena la mano sfiorò la pelle lacera.
<<Merda!>> ansimò buttandosi nuovamente contro il terreno freddo.
Sentiva le forze venirgli sempre meno.
Era così tanto debole da non riuscire a tenere nemmeno gli occhi aperti.
Sospirò e si abbandonò.
Chiuse gli occhi, facendosi avvolgere dal buio.
Era riuscito nel suo intento, poteva anche riposarsi.
Perse i sensi, lì in quel pezzo di terreno gelido e fangoso, ricoperto di sangue dalla testa i piedi e nudo.
Il cielo iniziava a schiarirsi, annunciando l'alba di un nuovo giorno.
Lentamente, dei piccoli fiocchi di neve iniziarono a scendere delicati e tranquilli sulla boscaglia, come a voler coprire le tracce di ciò che era stato quella notte.
Alcuni si depositarono sul corpo caldo di Aidan, sciogliendosi al contatto con la sua pelle.
In quel momento, tutto si tranquillizzò.
La neve riuscì a rendere magico persino un momento del genere, persino un momento così sanguinario e violento.
Persino la morte assunse un'altra prospettiva sotto quella lenta nevicata.

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