Capitolo sette

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Il primo era un arco piccolo e leggero. Formato dal legno chiaro con una piccola piuma arancione sulla parte superiore e leggermente curvo verso destra.
La corda era ben tirata e erano presenti alcune rifiniture nere su tutta la struttura.

Questo arco è leggero e facile da maneggiare.
Fabbricato con legno di salice. Facile da incantare e maledire.
Accompagnerà le persone insicure nel loro percorso interiore.
La lunghezza complessiva è di novantacinque e due centimetri.
Adatto dalla fascia di principianti a quella di esperti.
La corda è fragile e la precisione è buona.
La natura è docile. Data quest'ultima caratteristica l'arco si abituerà facilmente a qualsiasi cambio di padrone indipendente dall''affinità tra i due.

Il secondo era un arco di un legno leggermente più scuro, grande e robusto del precedente. Sull'impugnatura vi erano delle scritte bianche, alternate da alcuni dislivelli della struttura stessa.

Questo arco ha un peso medio ed è facilmente maneggiabile.
Fabbricato in legno di pino. Sensibile alla magia.
Se trattato con cura e affetto ricompenserà il suo padrone, al contrario, l'arco ubbidirà ma lasciando delle scottature sulle mani del possessore; in questo caso, si autodistruggerà lentamente.
La lunghezza complessiva è di centoottantadue e tre centimetri.
La corda è robusta e la precisione è ottima.
Adatta a persone che sanno maneggiare bene le armi.
La natura è variabile da persona a persona.

E infine posò l'occhio sull'ultima rimasta. Una spada di lunghezza media e lucida con dei disegni rossi brillanti.

Questa spada ha un peso medio ed è facilmente maneggiabile.
Fabbricata in acciaio pregiato e dura come una roccia. Incantabile solo dal suo proprietario. Sembra che possa essere fedele e leale fino all'ultimo al suo padrone per questo non tollera essere la seconda scelta. Odia il male e le magie oscure ma può uccidere se il possessore lo desidera.
Se dovesse essere rubata non permetterà al ladro di avere la meglio e aspetterà pazientemente di essere ritrovata.
Lunghezza complessiva cinquantadue centimetri.
La natura di quest'arma è buona solo verso il suo padrone e verso gli altri è ostile.
Pronta per affrontare la prima avventura, questa spada non si è mai proposta a qualcuno fino ad ora.
Non ha mai trovato la persona giusta.

In tutti e tre i biglietti vi era una frase comune:
Bisogna versare una goccia del proprio sangue sul manico per farsi riconoscere dall'arma.

La curiosità sorse spontanea al rosso che si girò verso il biondo curioso.

"Sono tutti maledetti?" chiese Kirishima spostando lo sguardo verso il ragazzo dietro di lui.

Bakugou rimase stupito dalla domanda del giovane.

"C'è scritto che devo versare una goccia di sangue sul manico" riformulò ancora vedendo il compagno confuso.

"Sei fortunato. Ti hanno scelto delle armi molto potenti se queste sono le parole sui fogli" concluse Bakugou sedendosi per terra. "Valuta con cura, io aspetterò qui"

"Ma gli altri non hanno bisogno di aiuto immediato?" si allarmò Kirishima ricordandosi solo ora le parole di Kaminari e di quanto il ragazzo fosse preoccupato.

"Ti devo ricordare che siamo in un luogo incantato?! Qui niente è come fuori! Il tempo non segue i nostri ritmi. Fai con comodo, ma sbrigarti! Non voglio restare qui un eternità!" grugnì Bakugou poggiando i gomiti sulle gambe e la testa sopra di essi.

Eijiro prese la sua decisione dopo aver nuovamente esaminando con la minima precisione ogni caratteristica della armi.

"Va bene, ho scelto!" disse facendo rizzare il compagno di viaggio sull'attenti.

"Bene, quale sarà la tua arma?"

"Questa!" annuì sicuro indicando l'unica spada presente.

"Chissà perché me lo aspettavo" sorrise impercettibilmente l'altro. "Adesso dobbiamo fare il rito. Hai già scelto il nome?"

Nobili e Ribelli -Kiribaku/Bakushima-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora