«Perché ora? Chi vuole usarmi per il rituale?» richiesi secco a Faith e Rafael.

I due si scambiarono una lunga occhiata e poi annuirono.

«Lui sta arrivando ed è a Miami. Non è mai stato così vicino dal trovarti, ma ora è riuscito a farlo, grazie all'aiuto di qualcuno che, purtroppo per te, ti conosce e conosci molto bene», ribatté Rafael con voce preoccupata.

Assottigliai lo sguardo e guardai Faith, cercando di carpire un aiuto e nel mentre pensavo a chi potesse disprezzarmi a tal punto da farmi sacrificare in un rituale.

«Nicola Nardini», disse fredda la vampira, prima che potessi parlare.

Dopo tutto ciò che quello schifoso le aveva fatto passare, non potevo biasimarla se lo odiasse. Tuttavia, era stato lui a insegnarle qualcosa sul nostro mondo, quindi aveva contribuito a rendermi preparato sin da subito, senza che lo sapesse.

«Speravo che, dopo aver trasmesso gli insegnamenti di mia sorella a Faith, morisse in qualche maniera ma così non fu. Avevo bisogno che qualcuno ti facesse da mentore per le basi sull'essere una creatura della notte, e sapevo per certo che Nicola avrebbe aiutato la donna che amava, ma che lei a sua volta sarebbe venuta da te», mi confidò Rafael sottintendendo che anche questa serie di avvenimenti era opera del sua.

«Come avrebbe fatto quel verme a trovarmi e dirlo a questo Lui? Che poi chi è questo qui che mi dà la caccia?» domandai spazientito da tanta segretezza.

Sentii dei rumori provenire dalla grande entrata del salone. Due vampiri, le guardie personali di Rafael, vennero scagliati con forza all'interno della sala, spalancando le porte. Rotolarono decapitati ai miei piedi e un uomo alto e grosso fece capolino dentro il salone con due teste in mano.

Era enorme, alto sicuramente più di due metri, con le spalle larghe e un fisico possente. Aveva lunghi capelli color mogano raccolti in una coda corta e un pizzetto, occhi castano chiaro e lineamenti molto marcati e rozzi, e una grossa cicatrice sulla guancia destra gli conferiva un aspetto ancora più minaccioso. Indossava un lungo cappotto di pelle, una maglia nera sotto, pantaloni dello stesso colore e infine degli anfibi.

«Sono io che ti do la caccia, Henry», affermò il gigante con voce profonda e cupa.

Quel tizio mi metteva davvero i brividi, così come li metteva anche a Faith che era letteralmente sbiancata alla vista di quell'omaccione enorme.

Rafael era impassibile, ma apriva e chiudeva le mani nervosamente.

Un paio dei suoi vampiri scesero per le scale, ma Rafael li fermò con un cenno. L'energumeno avanzò verso di noi e lanciò le due teste delle guardie che aveva ucciso verso il Master, facendole rotolare ai suoi piedi.

Rafael trasformò il suo volto e con uno scatto si fiondò verso lo sconosciuto. Quel tizio con un solo pugno dal basso verso l'alto lo centrò in pieno mento, facendolo finire sul tavolo di mogano che si spezzò in due, data la violenza dell'impatto.

Ero totalmente e fottutamente terrorizzato. Cosa diavolo era quel tipo?

Aveva steso un Master con un colpo!

Ero davvero sbalordito e pietrificato.

L'imponente uomo si sfregò le mani come se avesse sbrigato una qualsiasi pratica, omettendo il fatto che avesse messo K.O. l'essere che io credevo il più forte sulla Terra.

«Permettimi di presentarmi, sono Nathan, sono un Antico», esordì con il suo vocione profondo.

Un Antico? E che diamine era? Non bastava tutto quello che avevo appreso, ora la situazione era più complessa del previsto.

«Prima di portarti via con me, però, voglio darti una breve lezione di storia su come la nostra razza ha avuto origine, e il perché mi serve il tuo sacrificio», affermò Nathan solenne mettendo le mani dietro la schiena.

Mi limitai a guardare Faith e a deglutire pesantemente, mentre notavo che Rafael si stava riprendendo.

«Più di mille anni fa, due numerose popolazioni native erano in conflitto: attaccavano i rispettivi villaggi, si uccidevano a vicenda, lottavano e si contendevano il territorio più fertile,l e foreste con più fauna da cacciare e i fiumi più ricchi di pesce da cui pescare», iniziò il suo racconto l'Antico.

«Dopo l'ennesima guerra e dopo anni di guerriglie, rappresaglie, saccheggi e massacri, i due sciamani dei rispettivi villaggi invocarono ognuno una creatura demoniaca per poter prevalere sull'altra popolazione. Il primo evocò un potente essere venerato per rendere produttiva la caccia, con forza e agilità. Quest'entità, dalle sembianze umane e canine, venne in loro soccorso, proponendo un accordo», continuò il vampiro camminando avanti e indietro mentre la sua potente voce riecheggiava nel salone ammutolito dalla sua presenza.

«Alla gente del suo villaggio sarebbe stato concesso di trasformarsi in lupi robusti e scattanti, ma solo nelle notti di luna piena. Tuttavia, avrebbero ottenuto delle migliorie fisiche anche nella loro forma normale», spiegò con un tono di rabbia e disappunto, per poi proseguire contrariato ma con più calma, «i loro nemici giurati invocarono, invece, un potente demone della notte o, meglio, il tuo antenato Frederick lo fece. Strinse un patto con lui. Sarebbero stati più potenti dei mannari quando non c'era la luna piena. Sarebbero stati immortali, a patto che uscissero solo di notte e si nutrissero di sangue umano. Tuttavia, il demone non era stato molto chiaro sul fatto dei paletti di legno, del fuoco e della decapitazione».

«Frederick fece in modo che solo i membri della sua famiglia potessero evocare nuovamente quell'essere. Inutile, infine, dirti che io ero proprio lì all'epoca e che so per certo che quel demone può essere solo rievocato dalla tua stirpe. Io voglio entrambe le creature al mio cospetto, così mi serve anche Jack. È tutto chiaro?» concluse fermandosi e lanciandomi un'occhiata seria.

Sul suo viso si delineò un ghigno soddisfatto.

Per oltre un secolo avevo vissuto nella totale ignoranza sulla mia razza, sulla mia famiglia e sui più potenti vampiri della nostra comunità.

Credevo di essere un comune vampiro, invece nell'arco di poche settimane ero stato catapultato in una storia che aveva a che fare con un Master e, cosa più grave, con un Antico e che coinvolgeva l'origine delle due creature sovrannaturali più temute.

Cosa sarebbe accaduto ancora?

In quel momento non avevo la risposta e non ero neanche ansioso di volerla.

Ricordi ImmortaliWhere stories live. Discover now