BEAUTIFUL DAY!

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'non fare la stupida, e non lo sto stuprando con gli occhi'. Disse Jessie ribbatendo per poi colorare le sue guancie di un colore rosso delicato.

'nono, e perché stai arrossendo..?'. Le chiesi.

'io ho detto solo che è carino. Comunque tornando alla domanda che mi hai fatto prima, hai ragione io ho già visto quel viso..'. Disse lei cercando di capire chi era..

'vabbè..sarà stato un passante..'. Continuò lei. Alzai le spalle.

Decisi di lasciar stare, e incomincia a mangiare la mia fetta biscottata con la nutella.

'Charlie..'. Mi chiamò Jessie.

'Dimmi'. Dissi con il boccone e sputando un po' di pezzettini di fetta biscottata. Jessie aveva la faccia disgustata e stava per vomitare.

'Scusa'. Le dissi mandando giù il boccone per poi bere un po' di cioccolata calda.

'sei un maiale, stai sempre a mangiare e non ingrassi, non è giusto'. Disse mettendo su un finto broncio. Adorabile.

'I can baby'.

'sisi vabbè, volevo dirti che si sta avvicinando il tipo di ieri sera'. Disse lei girandosi verso il ragazzo che camminava verso di noi.

Puntò il suo sguardo verso il nostro tavolo e ci raggiunse, mo che vole sto coso?.

'Ciao Charlie, ciao amica di Charlie'. Disse non appena fu vicino al nostro tavolo.

Accennai un saluto con la testa, mentre Jessie gli disse un flebile ciao per poi arrossire.

'Davvero non mi riconosci?'. Disse prendendo una sedia da un tavolo per poi sedersi con noi.

'Sei il ragazzo strano di ieri sera che rompeva'. Dissi sbuffando.

'Ti avevo chiesto se mi facevi passare ma vabbè. Ti ricorda niente il Canada e casa di tua nonna?'. Aspetta, niente era lo stalker che chiamava sempre alle undici di sera quano ero con nonna chiedendoci se volevamo la pizza?. No, adesso che ci rifletto aveva una voce più anziana, bho.

'Ehm...nope'. Dissi guardandolo, ma c'era qualcosa in lui che mi diceva che già l'avevo visto..ma dove però?.

'Scema, sono Chaz!'. Disse lui quasi strillando il suo nome.

'Chaz?!'. Dissi sorpresa. Da piccoli giocavamo sempre insieme, era un amico di Justin...

'Oddio da quanto tempo!'. Dissi per poi alzarmi e abbracciarlo.

'Tanto, guardati come sei cresciuta bellezza'. Disse ricambiando l'abbraccio.

Mi sedetti e presentai Jessie a Chaz.

'Chaz, lei è la mia migliore amica Jessie, Jessie lui è Chaz quel ragazzino che è in foto con me e Justin che tengo in camera mia'. Chaz allungò la mano verso Jessie, la quale glie la strinse delicatamente. Gli occhi ghiaccio di Jessie furono attraversati da una scossa di emozioni.

Dopo aver fatto un po' di chiacchere in hotel decidemmo di andare a fare un giro per i negozi e Chaz era venuto con noi e non faceva altro che parlare con Jessie.
Erano così carini.

'Hai più rivisto Justin?'. Chiese di botto Chaz.
Mi fermai mentre loro continuavano a cammianare, presi un respiro profondo per non riniziare a piangere e risposi.

'No, te?'. Dissi cercando di controllarmi.

'Si, appena si trasferì me lo disse subito e da quel giorno ci sentiamo sempre. Una settimana fa sono stato con lui, non vede l'ora di tornare al Madison Square Garden tra dieci giorni, e tra due giorni se non sbaglio è il tuo compleanno giusto?'.Cosa?. L'aveva detto a lui e non a me?. Perchè?. Guardai a terra mentre Chaz aspettava una mia risposta.

'Eggià è il suo compleanno, abbiamo comprato i biglietti andiamo a vederlo...'. Disse Jessie rispondendo al mio posto.

'Ne sarà felice, credimi. So che ti è mancato, l'ho capito dal tuo sguardo non appena ti ho chiesto di lui, si è stato uno stupido a non farsi sentire in questi ultimi anni ma aveva da fare..'. Disse lui cercando di farmi capire.

'Normale che ha da fare, lui è una star mondiale, come può pensare alla sua migliore amica?'. Dissi iniziando a mordermi il labbro inferiore per il nervosismo.

'Vi andrebbe di entrare in quel neozio di tatuaggi?.Vorrei farmene un altro'. Dissi evitando di continuare il discorso.

Ero pronta per il prossimo tatuaggio, un segno dell'infinito sul polso con scritto Believe, sarà anche monotono ma lo desidero da tempo.

Entrammo nel negozio, e dopo cinque minuti ero su una poltrona con un signore che mi stava facendo sanguinare il polso, faceva abbastanza male, ma non lo facevo notare.

Non appena il signore ebbe finito me lo disinfettò e mi mise una fascia protettiva che dovevo togliere tra qualche giorno, pagai e uscimmo. Era davvero bellissimo.

Dopo un po' di shopping, decidemmo di tornare in hotel per pranzare.

Avevo passato una bellissima giornata con Chaz e Jessie.

Justin Bieber, il mio migliore amico...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora