Se succederà quello che penso e spero, mi sa proprio che non seguirà tanto la regola di arrivare casto e puro al matrimonio. D'altronde, quella regola l'abbiamo già infranta entrambi.

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Riesco ad entrare i cancelli di Vinovo senza nemmeno cadere a terra come un salame sui tacchi e di questo vado molto fiera, sto facendo progressi.

Mi accoglie Claudio Albanese, l'uomo che mi ha contattato qualche giorno fa per darmi la notizia più bella che potessi aspettare.

"Buongiorno, signorina Diviani, Claudio Albanese, piacere di conoscerla di persona, finalmente." Mi porge la mano e la stringo con sicurezza. Se c'è una cosa che ho imparato a scuola è di mostrarsi sicuri di se' stessi e una stretta di mano vigorosa fa sempre ben sperare.

"Il piacere è tutto mio e, la prego, mi chiami Olivia" rispondo prontamente. Non mi piacciono le formalità.

"Olivia, va bene. Monica ti farà fare il giro della struttura e ti spiegherà nel dettaglio quello che farai per il tempo del tuo stage. Per qualsiasi cosa puoi rivolgerti a lei" aggiunge e dopo avermi salutato, si allontana verso il parcheggio e sparisce sul suo SUV.

"Non farci caso, è sempre così formale" Monica alza gli occhi al cielo sfoggiando un ampio sorriso, che rilassa l'atmosfera tra di noi. "Sono Monica comunque, finalmente una ragazza dentro a queste quattro mura!" Esclama, per poi farmi strada all'interno del centro allenamenti juventino.

"Io sono Olivia, anche a me fa piacere che ci sia un'altra ragazza oltre a me" rispondo sincera. "Lavori qui da molto?"

"Sono tre anni ormai e devo dire che mi piace talmente tanto che non mi sembra nemmeno di lavorare" risponde rilassata.

"Wow, anche a me piacerebbe lavorare qui, è tipo il mio più grande sogno" penso di avere gli occhi lucidi dall'emozione mentre vedo i campi di allenamento e alcuni dei ragazzi fare riscaldamento.

"Juventina dalla nascita?" Mi domanda, alzando le sopracciglia.

"Non poteva essere altrimenti."

"Siamo in due, sorella" ci battiamo il cinque liberandoci in una risata.

Mi piace Monica, oltre ad essere una bellissima ragazza con un corpo perfetto e un viso che potrebbe fare invidia a molte modelle, è davvero una persona simpatica, ci sa fare con la gente e nonostante la conosca da pochi minuti ho capito che andremo molto d'accordo.

"Allora, passando alle cose formali, tu sarai la mia ombra, diciamo che io sono la tua responsabile e per il primo periodo rivolgiti a me per ogni cosa. Anche per sapere dov'è il bagno, non farti scrupoli" entriamo in una stanza a tema bianco e nero, ovviamente, e capisco subito che è il suo ufficio.

Vedo molte cornici con foto di lei e quella che presumo sia la sua famiglia, alcune in posti esotici e altre allo stadio con la sciarpa e la maglia bianconera. 

"Tu puoi sistemarti lì, puoi riempire la tua scrivania con tutto ciò che vuoi, per personalizzarla" aggiunge, mostrandomi il mio spazio, di fronte a lei.

"Mi piace un sacco" rispondo sinceramente, poggiando la borsa sulla scrivania.

Monica mi da alcune mansioni da sbrigare, per il momento soltanto documenti da controllare e una montagna di scartoffie dei giocatori da impilare e mettere in ordine alfabetico.

"Posso farti una domanda personale?" La sua voce mi fa tornare alla realtà, concentrata com'ero nel svolgere al meglio il mio lavoro.

"Certo, dimmi."

Fino alla fine || Federico Bernardeschi || [IN REVISIONE 👩🏼‍💻]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora