Chapter I

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-Yuko Dragneel-

Erano passati 15 anni dal giorno del matrimonio di Natsu e Lucy, e sembrava andare tutto bene.

Yuko era divenuta una bellissima ragazza, dai tratti delicati e dolci, un forte carattere testardo ed una strana passione per l'avventura.

I capelli rosati, spesso legati in una piccola codina laterale, lasciando sciolto il resto,le ricadevano sulle spalle, gli occhi da cerbiatta erano grandi e magnetici, con una scintilla di coraggio che li rendeva unici.

Certo, non era formosa come la madre, forse un po' di meno, ma c'era chi invidiava le sue forme.

Era alta e snella, e praticava calcio, uno sport che sembrava piacerle molto.

Lucy, fino ai aveva sempre sostenuto che fosse una bambina abbastanza virile e particolare, ma poi, il primo giorno di prima media, si era ricreduta, vedendola indossare un paio di jeans a zampa ed una felpa bianca.

Semplice ma alla moda.

Una mattina, Yuko si stava preparando per andare a scuola, come ogni mattina.

La mamma quel giorno, sarebbe rimasta a casa, a causa di una forte febbre.

La salutò con un sorriso per poi uscire.

Sotto il cancello di casa sua, l'aspettava Haku, il suo migliore amico da 15 anni, figlio di Grey Fullbuster e Juvia Lockser.

«Hey sbruffone!» esclamò la ragazza.

Haku era un bellissimo ragazzo dalla carnagione pallida, gli occhi scuri e dei corti capelli blu scuro.

Era sempre stato un ragazzo forte, sia fisicamente che caratterialmente, e per questo Yuko lo ammirava.

Il ragazzo si voltò e sorrise alla migliore amica.

«Hey mostriciattolo!» ribatté.

Si sistemò lo zaino sulla spalla e la accompagnò in auto, aprendole la portiera come un vero gentiluomo.

«Che hai fatto? Ti vedo moscio.» notò Yuko, mentre l'auto sfrecciava verso la scuola.

«Meredith non mi fila.» sospirò affranto.

Meredith era la ragazza più popolare della scuola, ed anche la più desiderata.

Tutti volevano ricevere l'onore di entrare nelle sue grazie, ma non era certo permesso a tutti.

Haku e Yuko erano altrettanto affascinanti, e quando era stato proposto loro da Meredith di fare amicizia, la rosata aveva rifiutato per entrambi.

Invece, Haku aveva una cotta per lei e non aveva parlato per giorni a Yuko dopo quell'avvenimento.

«Haku...» mormorò la ragazza posando una mano sulla sua spalla.

Lui sorrise malinconicamente, ed accostò nel parcheggio dell'edificio scolastico.

Scese, la ragazza dietro di lui.

«Tanto non mi filerà mai. Insomma, noi siamo nullità. A nessuno importa niente di noi.» mormorò.

Yuko aggrottò le sopracciglia, contrariata e gli diede un pugno sulla spalla.

«Ahi!» esclamò Haku massaggiandosi la parte offesa.

Yuko, furiosa, gli puntò un dito contro.

«È vero. Hai ragione. Noi siamo nullità. Siamo all'ultimo posto. Siamo ai piedi degli altri. E allora?» chiese retorica.

Haku schiuse le labbra.

«Meredith sarà pure bella e popolare ma tu hai qualcosa che lei non ha. Gli amici veri.» disse.

«Di sicuro ci sarà qualcuno che accoglierà il tuo essere una nullità. Magari lo sarà anche lei, o lo diventerà.» disse facendo cadere Una lacrima dall'occhio sinistro.

Haku spalancò gli occhi e sorrise, asciugando con il pollice la lacrima della migliore amica.

«Sei veramente incredibile.» disse stupito.

«Haku! Yuko!» urlò la voce seria di James.

Yuko si voltò e sorrise al ragazzo, loro amici da tempo.

Al contrario di Haku, lui se ne fregava altamente del fatto di essere nullità.

«Oh! Ciao James!» lo salutò apertamente il blu.

Il rosso riservò loro uno dei suoi sorrisi migliori.

James non sorrideva mai, ma con loro spesso.

Insomma, i loro genitori erano amici fin dal liceo, era plausibile che fossero amici stretti.

Un ragazzo dai capelli azzurri e sbarazzini attirò la loro attenzione.

Era Rudy.

«Oh! Ru-san!» lo salutò caldamente Yuko.

Rudy era un ragazzo studioso, ma che amava il divertimento e cacciarsi nei guai.

Anche lui se me fregava di essere una nullità.

«Yuko-chan!»

Rudy era sempre molto affettuoso con Yuko, le voleva un bene dell'anima.

Si sorrisero ed entrarono nella scuola.

Si diressero in classe, parlando animatamente e lamentandosi dell'orario o dei professori giornalieri.

Meredith passò accanto a loro, scoccando nella loro direzione uno sguardo colmo di disprezzo e divertimento, per poi voltarsi e cominciare a ridere con la sua fidata amica.

James sospirò, e Yuko gli cinse la spalla con il braccio, accarezzandogli il braccio.

«Non pensarci.» gli disse regalandogli uno splendido sorriso.

James annuì, sorridendo lievemente in risposta.

Perchè le nullità erano quello: persone insignificanti per e rispetto ad altre.

Ma non loro. Loro non erano nullità, loro sarebbero diventate, anche senza saperlo, le persone piú popolari della scuola.

Spaziuuu meee
Eccomi qui con il primo capitolo del sequel.

Mi dispiace di non aver aggiornato prima e non prometto di poter aggiornare una volta al giorno, ma farò del mio meglio.

Cercherò di darvi comunque delle date precise, come una volta a settimana o cosi via.

L'idea sarebbe proprio la prima alternativa che vi ho posto, ossia postare una volta alla settimana.

Questa era una piccola introduzione della storia, spero che vi sia piaciuto.

Ci vediamo al prossimo capitolo,
Un bacione,
La tipa che ha scritto.

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