Chapter 4: Nico Rosberg

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Sakhir, 2019

Inizio a pensare che la Mercedes scelga i suoi piloti in base all'aspetto fisico, perchè altrimenti non si spiega la sfilza di bei ragazzi che hanno guidato per questa scuderia, e Ashton Irwin e Calum Hood sono solo gli ultimi di questi.

Perchè c'è stato Luke Hemmings, e tante cose è Luke Hemmings tranne che brutto, e prima di lui c'era stato Lewis Hamilton che, a suo tempo, aveva fatto girare la testa persino a mia madre, per sommo disappunto di mio nonno.

E infine c'è Nico Rosberg, in questo momento impegnato a parlare con Toto, che da vicino è di una bellezza che mi spinge a chiedermi se non sia in realtà un robot.

Pare che l'unica caduta di stile sia stata Valtteri Bottas, che purtroppo non regge proprio il confronto con gli altri piloti Mercedes.

In bellezza, almeno, perché sulla pista era in grado di dare moltissimo filo da torcere ai suoi avversari.

"Ti sei incantata?".

Una voce fastidiosa e purtroppo divertita mi riprende dai miei pensieri tutt'altro che professionali, e mi basta girarmi per vedere Ashton che mi sorride sornione.

È chiaro che si è svegliato tardi ed è appena uscito dalla doccia, a provarlo i suoi capelli, mossi e umidi, ma ha trovato comunque il tempo per rasarsi.

Non che avrei mai dubitato che un vanesio del genere si permettesse di essere disordinato.

"No" rispondo, secca, "ti stavo aspettando. Da venti minuti".

A quelle parole il Top Driver alza gli occhi al cielo: "e lasciami fare un po' la diva".

"Un po'? Ashton, è l'eufemismo dell'anno. Tu sei in tutto e per tutto una diva. Ma non mi pagano per starti ad aspettare, bensì per seguire la tua macchina" gli ricordo, usando un tono leggermente troppo seccato, ma in mia difesa posso dire che se l'è meritato.

"E me. Ti ricordo che sei il mio ingegnere meccanico" ci tiene a sottolineare Ashton con un sorrisetto beffardo, facendomi letteralmente esplodere.

"E basta con questa storia! Non sono il tuo niente e tu non sei il mio niente! Smettiamola di usare gli aggettivi possessivi in questa maniera così sconsiderata!".

Quelle parole fanno girare verso di noi mezzo box, compreso Nico Rosberg che sembra piuttosto divertito dalla scenetta, tanto che nasconde a stento una risata.

Sbuffo, cercando di tornare in me, facendo per riprendere i controlli alla macchina, ma Ashton non sembra volerne sapere di lasciarmi in pace, e infatti mi segue come un cagnolino.

"Vedo che non hai seguito il mio consiglio" commenta dopo qualche secondo, fingendo un'innocenza che sono sicura al cento per cento non abbia, ed io non mi premuro di girarmi, una risposta basta e avanza.

"I tuoi consigli fanno pena".

In realtà, questa non è tutta la verità, ma di sicuro non vado a confessare a uno come Ashton Irwin che non ho seguito il suo consiglio perchè nessuna persona è in grado di prendermi.

Le mie esperienze sentimentali si limitano a una relazione durata meno di un mese con un ragazzo l'ultimo anno di liceo, Alessio, e una mezza storia con un ingegnere aerospaziale al secondo anno iniziata e finita nella stessa settimana.

A quanto pare gli ingegneri meccanici, specialmente se dotati di apparato riproduttivo femminile, sono estremamente sottovalutati.

Ma il brutto non è tanto il fatto che non sappia tenermi un uomo, quanto la consapevolezza che nessuno dei due mi ha mai fatto davvero battere il cuore.

Undercut || 5SoS & F1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora