Chapter 6: Michael Schumacher

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Shanghai, 2019

"Sono quasi tentata di implorarlo a mani giunte di non fare la testa di cazzo, ma so che tanto non mi ascolterebbe".

Toto Wolff, poco distante da me, incrocia le braccia con la sua solita aria severa, il suo sguardo fisso sui vari schermi, la sua concentrazione tutta su Ashton che è davvero vicino a Charles e che sta facendo di tutto per superarlo.

Ma il pilota monegasco non solo è furbo, è anche più calcolatore, e sta rendendo la vita un inferno per Ashton che lo insegue come se stessero giocando al gatto e al topo.

Dopo le qualifiche di ieri, durante le quali Charles ha fatto pole per la felicità di Teresa Houltman, Ashton è determinato a vincere, a qualsiasi costo.

E il costo è non darmi retta.

"Conserva le gomme, sciagurato! Sono in uno stato pietoso, se continui così sarai costretto a fare un pit stop!" Strillo per l'ennesima volta alla sua radio, attirando gli sguardi dei meccanici che mi guardano come se fossi esaurita, e in effetti temo di diventarlo se continuo a lavorare con Ashton.

Questo ragazzo esaurisce tutte le mie forze, psicologicamente e fisicamente parlando.

Fisicamente perchè, ovviamente, lui non sa arrivare in orario e mi fa rimanere nel box fino a tarda notte, compromettendo così il mio sonno.

Adesso ho delle pessime abitudini notturne.

'So quello che faccio' è la sua risposta gracchiante, la sua voce impertinente come al solito, e in preda al nervosismo porto una mano sulla fronte, guardando quanti giri mancano.

Dieci, perfetto.

Se non gli scoppia una gomma giuro che butto giù uno shottino, ne avrei davvero bisogno.

"Stai più verso l'interno, Ashton, sii ragionevole. Meglio arrivare secondo che andare a muro" cerco di farlo ragionare, ma parlare con lui è come parlare a un pupazzo.

Inutile.

Alla fine, arriva -per miracolo, sia chiaro- secondo, uscendo dalla macchina con una faccia arrabbiata che non gli ho mai visto addosso e, sinceramente, mi spaventa, ma la prima cosa che fa è andare verso Charles con aria minacciosa.

"Tu!" Tuona, facendo sobbalzare persino me che sono ben distante, in una zona sicura, ma Charles non si scompone, sorridendogli.

"Bella gara" dice invece, ed io vorrei sbattermi una mano in fronte perchè ovviamente Charles tira fuori la sua bontà d'animo e il suo carattere solare anche con Ashton.

Non credo sia in grado di portare rancore a qualcuno.

Ashton gli dice qualcosa a bassa voce, la sua aria sempre più minacciosa, ma Charles rimane con il suo solito atteggiamento aperto, rispondendogli con un sorriso, e quando Ashton, più arrabbiato di prima, si allontana, l'addetto stampa si ritrova a seguirlo come un cagnolino impaurito solo per essere poi mandato al diavolo dal pilota incazzato nero.

Sospiro, perchè ho come la netta sensazione di sapere il motivo per cui Toto mi sta raggiungendo, la sua aria tutt'altro che felice.

"Cecilia, è ingestibile" annuncia come se fosse una novità, ed io annuisco, perchè che senso avrebbe negare l'evidenza?

"Dimmi qualcosa che non so".

"Te ne devi occupare tu".

"Eh?!" Domando, presa non così tanto alla sprovvista perchè in fondo me lo aspettavo dato che, a quanto pare, sono davvero la tuttofare della Mercedes.

Undercut || 5SoS & F1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora