⭐️ la carrera

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Pov's Luna

Luna: quando mi hai detto che saremmo andati a fare una passeggiata non mi aspettavo di ritrovarmi nel parco, vicino casa mia...
Michel: preferivi un altro posto?
Luna: no, scusami... non volevo sembrare antipatica, ma sono i vari pensieri che mi rendono così e sopratutto non riesco ad essere di compagnia con questo umore...
Michel: che pensieri?
Luna: lascia stare, è troppo difficile...
Michel: ci conosciamo da poco ma puoi fidarti di me...
Sussurra, vicinissimo al mio orecchio.
Arrossisco un po' mentre dei brividi mi percorrono la schiena.
Giocherello con il fiore che mi ha regalato.
Luna: questo periodo non è dei migliori...
Michel: mh, come mai?
Luna: perché...beh la mia vita è complicata e in più la mia famiglia ha ben pensato di adottare un altra bambina, che è adorabile questo si, ma al momento non credo sia il caso di fare un passo così grande...
Dico, tutto d'un fiato.
Luna: non vado d'accordo con mia cugina, è una continua lotta tra di noi...ora sta con il mio migliore amico e io ho chiuso i ponti con lui, in più domani dovremmo registrare un video per rilanciare la nostra squadra e non ricordo mezzo passo...
Michel: ok, ora vedi tutto nero
Luna: perché è tutto nero...
Si mette di fronte a me e mi prende le mani.
Michel: non è vero... tutto si aggiusta e se me lo permetti, potrei...
Mi osserva con quei suoi occhi scuri e non posso fare a meno di distogliere lo sguardo dal suo, troppo intenso.
Luna: potresti...?
Michel: aiutarti
Luna: come?
Michel: guardami...
Mi volto verso lentamente.
La mia attenzione cade sulle sue labbra, non so neanche il perché ma vorrei sfiorarle.
Michel: dopo la tempesta c'è sempre il sole...
La sua frase mi fa ricordare quella di un mio vecchio sogno.
Luna: il sole sempre sorgerà...
Sussurro.
Michel: questo è lo spirito giusto
Mi fa un occhiolino ma ormai sono completamente persa e non riesco a smettere di fissare la sua bocca, chissà se è come quella di Matteo.
No! Matteo è il passato, Michel è qui, mi sta aiutando ed è adorabile... in più potrei imparare a essere meno riflessiva quando si tratta di agire.
Michel: che c'è?
Luna: vorrei...
Michel: mh?
Luna: baciarti...
Dico, meravigliandomi di me stessa.
Lui sbarra gli occhi, ma poi mi fa un sorriso raggiante e senza che me ne accorga afferra la mia vita avvicinandomi al suo corpo.
Michel: anche io...
Cerco di liberare la mente, ora mi va di fare questa cosa... poi si vedrà.
Annuisco senza un motivo preciso, i nostri visi sono a pochissima distanza, il cuore inizia a battermi forte dopodiché faccio io il passo più grande e avanzo fondandomi su di lui.
Chiudo gli occhi, elimino il mio ex dalla mente e penso solo al ragazzo che ho di fronte. Mette le mani sui miei fianchi mentre io accarezzo i suoi capelli, menomale che stasera non indossa nessun cappello.
Quando ci stacchiamo i suoi occhi si illuminano.
Michel: sai di vaniglia... e aspettavo questo momento da quando ti ho urtata in corridoio, al Blake
Luna: anche tu sai di vaniglia...
Michel: forse perché siamo molto simili
Luna: veramente volevi farlo dal primo momento che ci siamo incontrati?
Annuisce.
Michel: sei bellissima Luna...
Lo abbraccio poggiando la testa nell'incavo del suo collo e senza farglielo notare inspiro un po' del suo bel profumo.

Pov's Ambar

Mi sveglio e sento l'adrenalina scorrermi nelle vene, sono un mix di ansia ed eccitazione.
Guardo la sveglia e come ogni volta che devo fare qualcosa di importante, mi sono alzata prima che suonasse.
Infilo le pantofole e scendo di sotto.
Quando arrivo in cucina trovo solo Monica.
Monica: buongiorno Ambar
Ambar: buongiorno
Scosto la sedia e prendo posto.
Monica: come ti senti?
Ambar: beh... preoccupata
Monica: andrete bene
Ambar: lo spero...
Monica: sicura che non vuoi che veniamo?
Annuisco.
Lei si avvicina e mi porge un bicchiere di succo d'arancia.
Ambar: grazie
Sorride.
Monica: preferisci muffin o pancake?
Ci penso su.
Ambar: muffin, con...
Monica: cioccolato fondente e zucchero a velo
Finisce la mia frase e mi lascia di stucco.
Ambar: non pensavo sapessi così bene i miei gusti
Monica: ormai ti conosco
Mi porge il dolcetto e senza preavviso prende una mia mano.
Monica: mi piace Simon
Credo di essere arrossita.
Ambar: S-Simon...?
Chiedo abbassando lo sguardo e facendo finta di girare l'aranciata con un cucchiaino.
Monica: non ti imbarazzare, sono contenta che ti stia vicino è un bravissimo ragazzo, per noi come un secondo figlio
Annuisco in silenzio.
Monica: Ambar...
Mi alza il mento costringendomi a guardarla.
Monica: spero che ti renda felice
Lo dice con sincerità e questo gesto mi rende stranamente contenta.
Ambar: g-grazie...
Sussurro abbozzando un sorriso, un po' più vero rispetto alle altre volte.
Alfredo: buongiorno, buongiorno!
Esclama mio nonno entrando dalla porta principale.
Monica: Alfredo
Gli da un bacio sulla guancia per salutarlo e lui ricambia.
Alfredo: come sta la mia nipotina?
Sospiro.
Ambar: abbastanza bene
Alfredo: in ansia?
Ambar: si...
Alfredo: andrà alla grande, sicura che non posso veni...
Alzo una mano.
Ambar: sicura
In realtà non sono abituata a tutte queste attenzioni, in passato avrei voluto che mia zia fosse stata nel pubblico per vedermi, ma lei aveva sempre degli impegni. Una volta mentre cantavo ad un open ebbi quasi l'impressione di notarla tra la gente ma sicuramente fu un abbaglio.
Ambar: vado a prepararmi...
Mi alzo e salgo in camera mia.
Piego il vestito della gara e lo infilo nel borsone, faccio lo stesso con la trousse e i pattini neri.
Chiudo tutto e corro a lavarmi.
Mentre mi vesto il telefono si illumina e sorrido quando leggo il nome di Simon.

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