To be betrayed by your own family

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Magari avrebbe dovuto tenerli vicino a sé per, appunto, evitare che i due si mettessero le mani al collo non appena girato l'angolo e così perdere entrambi i caposcuola un'altra volta. La Mcgranitt picchiettò la penna d'oca contro il tavolo, stirando le labbra sottili nel tentativo di concentrarsi meglio.

Ci mise un paio di secondi – dove i due interessati la fissarono con ansia – per giungere alla conclusione che non fosse necessario: la Granger era ormai maggiorenne e conosceva a memoria ogni genere di incantesimo per difendersi e contrattaccare, avrebbe potuto rivoltare il biondo come un calzino se solo l'avesse voluto.

« ...Al piano dei Tassorosso »




Nascosti in uno sgabuzzino dismesso, i tre Serpeverde dell'ultimo anno – che teoricamente avrebbero dovuto rappresentare la parte matura degli studenti, ma che in pratica non facevano altro che dar vita ad ogni genere di problema – stavano discutendo sul folle piano di Theodore Nott.

« E' l'idea più idiota che abbia mai sentito » dichiarò Daphne.

« Lo so, facciamolo! » esclamò Theo entusiasta.

Senza nemmeno attendere ulteriori contestazioni da parte della bionda, né tanto meno il secondo parere di Blaise, si piegò per sollevare una delle zucche rubate.

« Non potevi proporre un piano peggiore » continuò Daphne « e ti ricordo che lo sto dicendo ad uno con il feticcio per le Tassorosso »

« Perlomeno io non devo ricorrere a filtri d'amore per riuscire a trombare » la rimbeccò indispettito Theo.

Daphne, punta sul vivo, afferrò un secchio bucato e lo scagliò contro il compagno di casa, che lo evitò appena in tempo.

« Ma sei pazza?! Potevi ferirmi! » le strillò contro oltraggiato.

« Allora è un vero peccato che ti abbia mancato » ringhiò di rimando Daphne.

Solo allora Zabini si decise ad intervenire.

« Fermatevi entrambi: tu lascia giù quella zucca, e tu non provare più ad avvicinarti a qualcosa che si possa trasformare in un'arma » disse ai due litiganti, prima di dare le spalle alla bionda e rivolgersi direttamente con Nott.

« Theo, senti, sai benissimo quanto possa divertirmi infastidire i Grifondoro, ma non credo sia la serata giusta » spiegò con cautela.

Daphne, accanto a Blaise, incrociò le braccia al petto e assunse l'espressione da: "io te l'avevo detto", molto comune da vedere sul viso della Granger.

« Ma perché? » protestò Theodore, come un bambino capriccioso « non facciamo nulla di male, nessuno saprà nemmeno che siamo stati noi »

« Santa pazienza » esalò la Greengrass con gli occhi al cielo, avvicinandosi con lunghe falcate per pararsi davanti l'amico.

Blaise l'afferrò per una spalla e la fece tornare al proprio posto.

« Lascia fare a me » mormorò.

« Sarebbe solo uno scherzo innocente » continuò Theo.

« Non puoi attirare fuori dei Grifondoro, stregare delle zucche affinché li attacchino, e pretendere di non creare il caos! Abbiamo Potter in questa scuola, sono già tutti in allarme, penseranno che qualcun altro stia cercando di fargli lo scalpo! » latrò Daphne esasperata.

« Daphne ha ragione, non è il momento adatto » concordò Blaise.

« Oh, ma che sarà mai successo in passato... » minimizzò Theo.

PoisonedWhere stories live. Discover now