Prologo.

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Prologo.

"Io morirò, il futuro è stato deciso

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"Io morirò, il futuro è stato deciso." Jasper piangeva. "No,no! Non succederà, ti proteggerò fino alla morte." Alice li accarezzò il viso, poi i capelli, le labbra asciugandogli le lacrime.

Lo baciò. "Jasper... ti amo."

"Il futuro può cambiare!" Alice sospirò. "Non credo che questo cambierà."


Edera successo, Alice era davvero morta. Era stata assassinata da uno dei vampiri neonati, aveva sbagliato la mossa, pensava di avercela fatta a cambiare il futuro.

Ma una sola mossa sbagliata e Alice si era ritrovata senza testa e con il corpo bruciato, il dolore di Jasper era insopportabile, non riusciva più nemmeno a stare vicino alla sua famiglia.

I Cullen.

Il dolore di ogni componente della famiglia faceva male, ma per Jasper... Era decisamente da suicidio, voleva morire.

Erano mesi che girava per tutta l'America, cercando di stare lontano il più possibile da quella casa e da quei occhi, tutto le ricordava lei.

A volte crediamo che l'immortalità possa spegnere i sentimenti, in realtà li amplifica e quindi tutto diventa molto più difficile da superare, Jasper aveva ripreso a nutrirsi di umani, la rabbia e il dolore lo portavano a fare cose che aveva smesso di fare.

Si sentiva perso senza Alice, la speranza che aveva trovato era andata in fumo.




Quasi un anno dalla morte di Alice, quasi un anno lontano dalla sua famiglia, lontano da quella città.

Jasper ora si trovava a New York, aveva dovuto smettere di nutrirsi degli umani o i Volturi lo avrebbero trovato, anche se sperava di essere ucciso.

Ma prima di quello avrebbe voluto dire addio alla sua famiglia, ma non aveva il coraggio di morire, nel profondo, sapeva che avrebbe trovato qualcuno altro da amare, ma chissà quanti anni sarebbero dovuti passare prima di trovare qualcuno come Alice.

O forse no?

Forse sarebbero passati ancora pochi mesi, o poche settimane.

Entrò in un locale con la musica a palla dove la gente ballava, beveva,fumava e si strusciava.

Sentiva l'odore del sangue ovunque, sentivo ogni battito, respiro, movimento degli umani e questo lo faceva impazzire.

"Cosa ti porto?" Jasper alzò lo sguardo e vide un ragazzo dagli occhi azzurri e stufo di quella situazione, il lavoro da barista notturno a quanto pare non era una passeggiata.

Jasper guardò il collo nudo del barista e vide le vene pulsare, deglutì trattenendosi dall'attaccarlo.

"Niente,non voglio niente." il barista alzò le sopracciglia e se ne andò facendo spallucce, si guardò attorno e vide una bionda che lo guardava, come se volesse mangiarselo e invece era il contrario, era lui quello che la voleva.

United Hearts|| Jasper Hale.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora