CAPITOLO 11

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COOSAA!? Non possono dirmi una cosa così importante in questo modo! Tornare a casa!? NO!

Non voglio andarmene! Mi hanno già scombussolata venendo qui!

"Oh no mamma, tu ti trasferisci! Io resto qui con i miei amici, non potete farmi questo un'altra volta e a distanza di due mesi!" urlo correndo in camera mia.

Chiudo la porta e mi lascio scivolare a terra. Non voglio crederci, non può obbligarmi a tornare a Mandello, per quanto mi manchino i miei amici e mia sorella io sto bene qui con Kate e Pauls.

Bussano alla porta ma non ho intenzione di aprire.

"Tesoro apri per favore, voglio spiegarti meglio" urla mia mamma per farsi sentire.

Ma si, sentiamo cos'ha da dire ancora, tanto peggio di così non si può!

Apro la porta e la invito a sedersi sul letto con me.

"Non volevo essere così brutale prima" inizia "Sai che fra me e tuo padre le cose non vanno più da molto tempo ma ora sono peggiorate e non ci sembra più il caso di essere marito e moglie" conclude.

"Lo so mamma ma non è questo il problema" ammetto "Io non me la sento di tornare a casa" dico.

"Facciamo così amore, ti do qualche giorno per pensarci, giovedì mi dirai, va bene? Io nel frattempo starò a casa di una collega, anche lei divorziata e quando avrai deciso vedremo il da farsi" dice per poi darmi un bacio e andarsene.

Ho 5 giorni per decidere, solo 5 giorni, bene!

Invio un messaggio a Kate per raccontarle l'accaduto e poi mi metto a fare i compiti, almeno così non penserò a nulla.

Credo di non essermi nemmeno resa conto di essere crollata sui libri fin quando la sveglia non suona e io prendo un infarto.

Facendo due più due capisco che è ora di accendere la tv e guardarmi le gare delle moto.

Mia unica gioia! Cosa farei senza MotoGP?

Alle 4.05 finalmente i semafori rossi si spengono, dando il via a un emozionante gare in perfetto stile moto3 nella quale, alla fine, la spunta il solito Jorge Martin.

Jorge oh no! Perché tutto mi doveva ricordare lui!?

Ma non è finita qui: anche i vincitori di moto2 e MotoGP si chiamano Jorge!

L'hanno fatto apposta vero? No perché sto iniziando ad innervosirmi e sono solo le 8 di mattina!

Ho capito che per non pensare e per non avere a che fare con la mia maledizione posso solo studiare, che vita triste!

Non faccio colazione e non esco dalla mia camera per ore, l'idea di incontrare mio papà non mi entusiasma affatto e visto che di problemi ne ho già abbastanza non mi sembra il caso di aggiungerne un altro.

All'ora di pranzo però ho bisogno di staccare dai libri di scuola, quindi apro Wattpad alla ricerca di qualche nuova storia interessante in qui perdermi e dopo aver scorso un po' nelle "storie che potrebbero piacerti" clicco su una a caso.

Appena leggo il nome del protagonista lancio il telefono sul letto e urlo: "JORGE! MA CERTO, UN ALTRO, SEMPRE E SOLO JORGE!" per poi prendermi la testa fra le mani.

"Non credevo di avere un nome così comune" dice una voce alle mie spalle, facendomi prendere l'ennesimo infarto della giornata.

Cosa diavolo ci fa lui qui!? E chi cavolo lo ha fatto entrare??

"Tesoro, ho pensato che dopo la discussione di ieri ti avrebbe fatto piacere vedere Jorge" dice mio papà con un sorriso ingenuo "Io vado di sotto, per qualunque cosa chiamate" urla dalle scale.

"Vattene subito da casa mia" dico al mio ospite indesiderato senza nemmeno guardarlo.

"No che non me ne vado, tuo papà mi ha chiamato in preda a una crisi dicendomi che fra qualche giorno tornerai in Italia" dice con voce tremante.

"Non me lo avresti mai detto vero? Semplicemente un giorno non ti avrei più vista a scuola, senza l'opportunità di salutarti" continua, ma io da lui non voglio più sentire nemmeno una parola!

"Vattene. Nella mia vita le decisioni le prendo io e se prima volevo restare qui a Hinterstoder ora voglio solo tornare a casa" ammetto.

La faccia di Prado si contrae in una smorfia di disapprovazione e tristezza, non mi importa. Vederlo mi ha solo fatto pensare alla quantità spropositata di punti a sfavore nel rimanere.

Il silenzio cala nella mia stanza e Jorge se ne va. Esce dalla porta di camera mia ma non solo, esce dal mio cuore e dalla mia vita, la decisione è presa: si torna a Mandello.

Qualche minuto più tardi papà fa la sua comparsa in camera con una vaschetta di gelato latte e menta, il mio preferito.

"Alex, non sai quanto sono dispiaciuto per tutto quello che è successo, non avrei mai voluto farti stare male ma io non amo più tua mamma e lei non ama più me, già da molto tempo" sospira "Ma ti prego, non prendere decisioni affrettate, pensaci ancora un po', fallo per me".

"Mi dispiace papi ma, per quanto ami questo posto e voglia bene a te, il mio posto è in Italia con la mamma e mia sorella" dico trattenendo le lacrime.

Vedo la tristezza sul volto dell'uomo che mi ha cresciuta e fa ancora più male, in cuor mio so di stare facendo la cosa giusta e questo mi spinge a proseguire.

"Chiama tua madre allora, io sarò con te anche da lontano e quando vorrai venire qui a trovare Kate o Pauls sarai sempre la benvenuta bambina mia" conclude papà prima di andarsene.

Qualche ora più tardi sto già preparando le mie cose: la partenza è fissata per martedì sera, così da avere il tempo di salutare tutti con calma.

Quando ho dato la notizia del mio ritorno ai miei vecchi amici sono stati tutti molto felici: punto a favore in più al rientro!

Ora la parte difficile è dirlo a Kate e Pauls...il modo migliore per dire una cosa del genere è davanti a un buon piatto di carbonara, o almeno così diceva la nonna.

Vista l'ora decido di togliermi subito il pensiero invitandoli a cena con un messaggio e una volta ricevute le risposte per fortuna positive, mi metto ai fornelli.

Ecco il secondo capitolo.

Spero che vi piaccia, se è così commentate e mettete una stellina!

Baci!

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