CAPITOLO 2

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Mentre corriamo sento continuamente la presenza di uno sguardo su di me e dopo qualche giro la curiosità prende il sopravvento, mi volto, ma prima che possa guardare chi è il mio stalker, qualche simpaticone decide di farmi lo sgambetto e scivolo a terra rovinosamente prendendo una storta alla caviglia sinistra.

Un urlo di dolore fuoriesce dalla mia bocca senza che lo voglia, non sono una femminuccia, so gestire il dolore, ma cavolo ha fatto male!

Il prof fischia la fine della corsa e si avvicina alla sottoscritta accasciata sul pavimento.

Kate è furiosa, sta urlando contro la colpevole del mio incidente: Claudia.

Che bastarda ... cosa le avevo fatto di male? Che nervi! Non la sopporto già più! Potevo farmi veramente male dannazione! Possibile che si comporti ancora come una bambina dell'asilo?

Nel frattempo due braccia forti mi tirano su e Jorge mi aiuta a stare in piedi.

Gruber, il vecchio prof di ginnastica, rimprovera l'oca Claudia per il suo atteggiamento, anche se lei sostiene di non averlo fatto di proposito. Molto credibile dato il suo ghigno maligno dipinto in volto.

Bel sorriso vedendo la mia difficoltà nello stare in piedi mi prende in braccio e comunica al professore che mi porta a prendere del ghiaccio per la storta in infermieria.

Siamo decisamente troppo vicini, sento i suoi muscoli a contatto con il mio petto e il suo cuore battere a ritmo con il mio.

E' una strana sensazione, ma che mi fa stare bene, come se fossi nel posto giusto.

Arrivati in infermeria mi fa sedere sul lettino e dopo avermi tolto la scarpa appoggia delicatamente il ghiaccio sulla mia caviglia dolorante.

E' incredibile quanto sia dolce questo ragazzo, dalle mie parti, in Italia, sono tutti menefreghisti e pieni di se, lui no invece.

"Allora Alex, ho visto che sta mattina sei arrivata in moto, appassionata?"

"Moltissimo, sin da piccola non posso farne a meno, sono il mio unico amore" dico sorridendo nonostante il dolore.

Sono cresciuta in moto, la prima volta avevo quattro anni ed è stato amore a prima vista.

"Tu invece? Raccontami di te"

"Vediamo ... mi chiamo Jorge Prado e sono spagnolo, ma credo che tu questo lo abbia già capito" dice ridendo.

Oddio! Ora metto insieme tutti i pezzi! La moto che avevo visto in cortile, certo che era familiare! E' uguale a quella da competizione anche se non è quello il modello, il 61 sul cupolino ... Jorge mi sembrava un volto già noto infatti!

Lui è il nuovo grande talento della KTM nella MX2!

"Aspetta un attimo ... tu sei quel Jorge Prado!? Il pilota di MX2?"

"Oh ... ehm ... si, però ti prego non fare come tutti gli altri che mi stanno in torno solo per la fama, l' unica vera amica che ho è Kate" il suo sorriso si spegne pronunciando queste parole e mi dispiace molto, non deve essere facile per lui.

"Ehi tranquillo di me puoi fidarti" dico per poi sorridergli nel modo più sincero possibile.

"Amo le moto e stimo moltissimo tutti voi piloti per il vostro grande coraggio, e da quello che so tu sei anche un talento quindi hai tutta la mia stima e il mio rispetto".

"Grazie mille ... hai mai provato a correre a livello agonistico?"

" Oh si, fino all' anno scorso, però io su pista, mi manca ma purtroppo non ho potuto continuare" mi vengono le lacrime agli occhi e lui capisce che non è il caso di continuare.

Race your lifeWhere stories live. Discover now