CAPITOLO 7

3.7K 136 12
                                    


Sono le 4 di venerdì mattina e siamo in partenza: direzione Imola!

Si, ho convinto i miei genitori a lasciarmi andare, con l'aiuto della gentilissima signora Prado.

"Mi raccomando Alessia, non fare cavolate, stai sempre con i signori Prado e chiamami appena arrivate" dice mia mamma prima di abbracciarmi.

"Tranquilla ma, sai che sono responsabile" rispondo chiudendo la portiera dell' auto.

Sono emozionatissima e non riesco a stare ferma un secondo per la gioia di Jorge che invece vorrebbe solo dormire.

"Dai Alex, lasciami dormire, ho sonno!" mi rimprovera il mio ragazzo infilandosi le cuffiette nelle orecchie così da non sentirmi.

Che cattivo! Uff e io ora cosa faccio? La signora Prado sta dormendo, suo marito è alla guida e quindi non voglio disturbare e Cecilia, la sorella di Jorge, sta chattando con un ragazzo.

Cosa posso fare alle 4:30 del mattino in una macchina? Dormire o ascoltare la musica, nessun altra opzione.

Opto per fare entrambi, seguendo l'esempio dell' angioletto che sta dormendo alla mia sinistra, così dopo aver fatto partire 46 di Cesare Cremonini, mi appoggio al petto del piccolo Prado e chiudo gli occhi, per poi addormentarmi con il suo braccio muscoloso che mi stringe a se.

Le successive sei ore di viaggio volano fra un sogno e l'altro e quando ci svegliamo siamo alle porte della pista.

Raggiungiamo il motorhome dove dormiremo io e Jorge per le prossime 3 notti perché i signori Prado preferiscono andare in hotel e anche Cecilia, che mi ringrazia di essere venuta, così, per una volta, non dovrà sopportare lei suo fratello.

Quella ragazzina mi piace, è sveglia, molto intelligente e si vede quanto ama suo fratello.

La mia mente vola alla mia di sorella, che non sento da un po' e la nostalgia si impossessa del mio cuore per un attimo.

Scarichiamo tutti i bagagli e, dopo che gli altri se ne sono andati, entriamo nel motorhome per sistemare tutto.

Questo posto è grandissimo rispetto al buco che mi aspettavo e anche l'arredamento è sofisticato e moderno, posso solo dire: " Wow!".

Alla mia esclamazione Jorge ride di gusto, guadagnandosi così una gomitata sul petto, che ovviamente fa più male a me che a lui.

"Allora, chi abbiamo come vicini?" domando.

"Alla sua destra può ammirare il motorhome del grandissimo Tony Cairoli e alla sua sinistra quello del suo caro amico Pulas Jonass" dice Prado imitando una guida turistica, facendomi così scoppiare a ridere.

"La ringrazio" sogghigno imitandolo.

In risposta mi becco una cuscinata in faccia a cui, dopo l'attimo di shock iniziare, rispondo, finendo così come due sacchi di patate sul divanetto di pelle del salottino.

"Le cuscinate fra di noi devono sempre finire così?" domanda il mio ragazzo indicando la nostra posizione da panino e ripieno.

"Mhh... mi sa di si" sussurro prima di unire le nostre labbra.

E' la prima volta che abbiamo un po' di tempo da passare insieme, solo lui ed io e il fatto di poterlo fare proprio ora da un punto a favore in più a questo gran premio.

Ma ovviamente dura poco perché qualcuno decide di bussare alla nostra porta e di interrompere la nostra sessione di sbaciucchiamento.

Ci alziamo e il padrone di casa va ad aprire: appena metto a fuoco chi c'è li fuori non posso crederci!

Tony e Jill Cairoli! Oh mio Dio!

Realizzo solo ora dove sono veramente, prima sembrava quasi un gioco ma ora che mi trovo davanti il 9 volte campione del mondo capisco che è tutto reale.

"Ei Jorgi! Abbiamo visto che sei in buona compagnia così abbiamo deciso di venire a conoscere la povera malcapitata" scherza Tony dandogli una pacca sulla schiena.

"Venite!" esclama Jorge, spostandosi dalla porta e raggiungendomi.

Ho il cuore a tremila e credo che potrei svenire da un momento all'altro se il mio angioletto non fosse qui al mio fianco.

"Tu devi essere Alessia! Il piccoletto ci ha parlato di te, è un vero piacere conoscerti" dice Jill prima di stringermi in un caloroso abbraccio.

"Il piacere è tutto mio, è un sogno che si avvera" ammetto sorridendo.

Tony mi squadra dalla testa a piedi e questa cosa è alquanto imbarazzante o almeno lo è stata finche, dopo un lampo di genio esclama: "Ma tu sei italiana!".

La sua faccia è stata epica!

Siamo scoppiati tutti a ridere come dei matti.

"Si, sono italiana al 100 per 100, mi sono trasferita solo un mese e mezzo fa in Austria".

"Finalmente qualcuno con cui parlare italiano! Ma dimmi, magari sei pure siciliana?".

"Metà, ho sempre vissuto in Lombardia ma mio papà è di giù" sorrido.

Gli occhi del campione del mondo di MXGP si illuminano.

"Fatti abbracciare!" esclama "Bravo Jorgi, hai trovato quella giusta!" dice, per poi scoppiare a ridere seguito da tutti noi.

"Bene, ora che abbiamo conosciuto la tua ragazza togliamo il disturbo, ci vediamo dopo ragazzi!" ci saluta Jill, trascinando suo marito giù per le scalette del motorhome.

"Oh mio Dio! Ho appena conosciuto Tony e Jill Cairoli!" urlo mentre salto in spalla al mio ragazzo.

"Ehi non distruggermi!" si lamenta "Io dopo devo andare a girare ti ricordo" conclude per poi farmi scendere, non lo avevo mai sentito così serio e freddo nei miei confronti.

Lo ammetto, ci sono restata male, io e lui ridiamo sempre, come mai questo cambio d'umore?

Jorge mi squadra per un attimo prima di mettersi a ridere.

Ma è bipolare e non me l'aveva detto?

"Dio, dovevi vedere la tua faccia! Mi credevi serio?" quasi piange da quanto si diverte.

Sono basita: ridere per non piangere, ma sul serio.

Che scherzo di cattivo gusto!

Per protesta non gli rispondo, così impara!

"Non te la sei presa, vero?" domanda con gli occhi da cucciolo mentre mi avvicina a se.

"Che scherzi di merda fai! Mi hai fatto perdere 10 anni di vita cretino!" mi vengono le lacrime agli occhi, mi aveva fatto prendere un colpo immenso, anche se per poco.

"Ei, guardami, mi dispiace, non credevo reagissi così" ammette.

"Neppure io è solo che mi è venuta un po' di nostalgia prima quando guardavo te e Ceci, è da tanto che non sento mia sorella e vedere te così serio me lo ha fatto tornare in mente" dico.

Mi stringe forte a se, cullandomi fra le sue braccia e dopo qualche minuto è tutto passato.

Come farei senza di lui?

Ciao a tutti!

La storia continua ... cosa ne pensate?

Un bacio.

Race your lifeWaar verhalen tot leven komen. Ontdek het nu