Capitolo 10

70 3 0
                                    

- Eleonora! Aprimi subito! - la ragazza si alzò di malavoglia dal letto e, dopo aver girato la chiave, aprì la porta.
- Che cosa hai fatto a Leonardo? - disse guardandola male.
- Ma perché dovete sempre incolpare me?!? E se invece fosse stato lui? Ma dico, per una volta potete non accusarmi infondatamente? - continuò la mora.
- Che è successo?
- È entrato senza bussare e abbiamo litigato. Di nuovo.
- Tutto qui?
- Tutto qui.
La bionda sbuffò e si sedette accanto alla sorella sul letto.
- Che è successo tra te e Leonardo?
- Non so di cosa tu stia parlando...
- Eleonora non scherzare, se ne sono accorti anche i muri che c'è qualcosa che non va tra vuoi due.
- Non riesco a capire quale sia il problema...
- Oh Santissimo Signore! - disse la bionda esasperata.
- Ma, che...
- Eleonora si vede anche da Aquisgrana che voi due non siete più felici da quando avete iniziato a litigare.
- E allora? Sono cose che capitano...
- E perché da quando Caterina ti ha parlato avete iniziato a litigare?
- Senti, a me Caterina mi ha raccontato di un vecchio amore di suo marito e mi ha detto che vorrebbe che noi due stessimo assieme, tutto qui; ma credo che Carlo abbia detto tutta un'altra cosa a Leonardo.
- E allora? Parlane con lui!
- Ma perché?!?
- Perché magari anche lui ti ama ed è d'accordo con sua madre. - la bionda sbuffò - E magari..., dico magari, anche lui è innamorato di te. - la sorella sorrise eccitata al sol pensiero che il moro fosse innamorato di lei. Poi si intristì.
- Magari... - sospirò, se solo fosse vero...
- E allora chiediglielo!
- E ti sembra così semplice? Cos'è che dovrei fare? Andare da lui e dirgli: "Ti amo, mi vuoi sposare?" - disse esasperata.
- Va che non è così che si fa!
- Ma va!??
Sbuffò: - Vi conoscete un po' di più, parlate, condividete passioni, iniziate ad avvicinarvi e nel giro di una settimana vi mettete assieme.
- Sì, certo. Come se fosse così facile... - fece una pausa poi ricominciò - Ti ricordo che prima di tutto dobbiamo fare pace!
- Appunto! Fate pace e poi fate tutto quello che vi ho detto...
- Ma lo vuoi capire che non è così semplice? - sbraitò la mora.
La bionda sbuffò e uscì dalla camera dopo aver salutato la sorella.

Dopo una mezz'oretta Saul chiamò i due mori per dirgli che era pronto il pranzo. I due corsero e si tirarono gomitate e pugni per arrivare prima dell'altro a tavola.
- Sono arrivata prima io, Lentone! - lo prese in giro la ragazza facendogli la linguaccia.
- Sì, peccato che mi hai fatto lo sgambetto e mi hai anche tagliato la strada. - disse lui arrabbiato.
- Sai, prova a te a correre con un abito così. - disse indicando l'abito con la gonna bombata.
- Non ci tengo, ma a vedere la sotto molto volentieri... - continuò ghignando maliziosamente.
- Puttaniere!
- Puttana!
- Insulti più originali no?
- No, credo di aver preso da te, forse mi hai condizionato fin troppo... - disse sfottendola.
- Maleducato. - rispose offesa.
- Sempre gli stessi insulti, ogni tanto puoi anche ampliare quella razza di insieme di vocaboli che conosci...
- Simpatico...
- Grazie me lo dicono in molti.
La mora stava per ribattere quando la bionda disse: - Volete stare lì a urlarvi contro o volete mangiare?
I due si sedettero, ovviamente uno il più lontano possibile dall'altra, e mangiarono il cinghiale cacciato da Leonardo.
- Chi l'ha cucinato? È buonissimo! - chiese Leonardo.
- Io! - rispose la bionda un po' imbarazzata.
- Bravissima Bea. - disse la sorella battendo il cinque con la bionda.
- Il mio amore ha un futuro da cuoca! - continuò Saul baciando la sua fidanzata.
- Diabete! - disse Leonardo disgustato.
- Certo, e poi si diverte a baciare la prima che passa... - disse Eleonora a bassa voce.
- Va che ti ho sentita! - disse il moro arrabbiato.
- Era quello il mio obbiettivo. - Non gli diede il tempo di ribattere - Stai in silenzio e mangia. - riprese la ragazza e lui ricominciò a mangiare.

Dopo dieci minuti avevano finito tutti e i due mori stavano litigando perché nessuno dei due voleva lavare i piatti.
- Ma dico! Sono le donne che devono lavare, non noi uomini.
- In te di uomo forse c'è solo il corpo, perché del resto sei rimasto a cinque anni. E poi ogni tanto potresti fare un'opera di bene e lavare te i piatti.
- Ti ricordo che sono un tuo superiore e che volendo potrei rinchiuderti nelle segrete.
- Fallo pure, sicuramente si vive meglio lì sotto che qua sopra con te...
Il moro stava per tirare uno schiaffo ad Eleonora quando il biondo disse: - Tu laverai i piatti - disse guardando Leonardo - e tu li asciugherai. - disse indicando la ragazza.
Sbuffarono e iniziarono a fare quello detto dal biondino.

Un amore inaspettato || LeonoraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora