Capitolo 3

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La mattina seguente Eleonora si svegliò di colpo: un Incubo! Era sudata, ma sudava freddo. Aprì le finestre, si affacciò per qualche minuto pensierosa, poi scostò le tendine e fece entrare la luce del sole nella sua stanza.
Quelle due persone avevano un'aria familiare, come se li concesse da sempre...
Scacciò quei pensieri e andò a lavarsi e vestirsi, poi scese a far colazione con la sua famiglia e il resto del personale.
- Allora Bea, com'è Saul, è simpatico? - disse Eleonora interrompendo il silenzio formatosi in stanza.
- Non lo so ancora, lui arriva oggi al castello e devo andare a preparargli la camera. - rispose Beatrice - Ma parlando di te, com'è Leonardo? Ho visto che è entrato con te nella tua camera ieri sera. - continuò la bionda con un ghigno perverso e facendosi chissà quanti filmini mentali.
- E' molto simpatico e gentile, tutto qui. Ieri ci siamo solamente conosciuti meglio. Non farti troppi viaggi mentali. - disse la mora lanciando uno sguardo contrario alla sorella.
- Va bene, la smetto. Ora ti saluto, tra poco arriva Saul e devo ancora preparargli la camera. Con permesso. - disse e Eleonora la salutò.
Dopo pochi minuti la ragazza finì di bere la sua tazza di latte appena munto, mise la ciotola e il cucchiaio a lavare e andò in camera di Leonardo per pulire la stanza.

Appena entrata tirò le tendine delle finestre per pulire i vetri, quando sentì dietro di sé mugugnare. Sapendo che era Leonardo gli disse: - Leo, svegliati. Sono le 9.00. - disse con tono dolce Eleonora, sedendosi poi sul suo letto.
- Ma sei matta? Io mi sveglio alle 9.30 minimo, non prima. - disse il moro quasi come se la ragazza fosse matta.
- Si vede, stai ancora dormendo. - disse lei con un tono di sarcasmo.
- Appunto, notte. - disse lui sfottendola.
- Mai sentito parlare di sarcasmo? - controbatte' Eleonora.
- No, - disse il moro - buonanotte.
- Leonardo alzati. Oggi arriva tuo cugino e tuo padre ha detto che devi essere impeccabile. - continuò Eleonora fregandosene del sonno di Leonardo ed andando a pulire un mobile.
Passarono alcuni minuti di silenzio e poi il ragazzo stupito disse: - Che cosa stai facendo?
- Sto pulendo, non vedi? - disse la ragazza senza girarsi a guardarlo.
- No, no, no e ancora no! Tu non puoi pulire! Ti rovineresti! - disse Leonardo alzando il tono di voce e dirigendosi verso di lei - Sarebbe un peccato sprecare tutta questa bellezza racchiusa in un'unica e bellissima ragazza, dal corpo perfetto e dalla voce soave. - continuò cingendole i fianchi e sussurrandole l'ultima frase all'orecchio.
A quel tocco Eleonora tremò e Leonardo aggiunse: - Mi piace l'effetto che ti provoco. - Eleonora arrossi'. - Ma mi piaci di più quando arrossisci. - In quell'istante Leonardo stava per darle un bacio sulla guancia, ma Eleonora si girò e le sue labbra finirono su quelle del ragazzo. Entrambi sentirono una scossa attraversargli la spina dorsale e chiusero gli occhi. Quel bacio era voluto ma inaspettato. Nessuno dei due aveva avuto l'impulso per compiere quell'azione, ma entrambi ricambiavano perché erano innamorati l'uno dell'altra e, come diceva Beatrice: "L'amore non si comanda perché è imprevedibile; è una questione di cuore, non di cervello."
Fu un incrocio di lingue unico e inimitabile, ma che forse durò troppo poco.
Appena Eleonora capì ciò che stava succedendo, si staccò e se ne andò dalla camera di Leonardo, lasciandolo di stucco a pensare a quel bacio così perfetto che non se lo sarebbe distolto dalla mente così facilmente.

Spazio autrice:
Buon Natale! Auguri a tutti!
Ringrazio tutti per le stelline e le visualizzazioni.
Scusatemi per eventuali errori.
Buone feste.

Andrew

Un amore inaspettato || LeonoraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora