"Potrei baciarti tutte le volte che voglio" continua lui, avvicinando le sue labbra alla mia guancia. Allungo le mie braccia attorno al suo collo accarezzandogli dolcemente i capelli con le dita.

"E allora fallo" sussurro al suo orecchio, in punta di piedi.

Mi prende per i fianchi e mi solleva sul davanzale, come se fossi una piuma. Si posiziona tra le mie gambe, che allaccio alla sua vita, mi prende il viso tra le mani e si avventa sulle mie labbra.

Sto provando un milione di sentimenti in questo momento, non riesco a pensare lucidamente. D'altronde, Federico è il mio punto debole.

Continuiamo a baciarci per un tempo indefinito finchè entrambi dobbiamo staccarci per prendere fiato. Il nostro respiro è affannato, la nostre fronti sono una contro l'altra e i nostri occhi si stanno squadrando a vicenda.

"Ma che occhi hai..." sussurro mordendomi il labbro gonfio, sentendo ancora il suo sapore.

"Sono quasi certo di averne due" ridacchia mordendomi il naso.

"Scemo, mi fanno impazzire" arrossisco nel dire quelle parole perchè i suoi occhi sembrano leggermi dentro.

"Anche i tuoi sono belli" replica lui, dandomi un bacio a stampo.

"Nah, sono marroni e non sono niente di speciale" alzo le spalle. Non mi sono mai piaciuti i miei occhi. Sono normali, non sono ne' azzurri, ne' verdi. Quelli verdi sono i miei preferiti, avrei voluto ereditarli da mio padre ma purtroppo sono un carattere recessivo e quindi li ho marroni come il 90% delle persone. Grazie mamma per avermi trasmesso gli occhi marroni.

"A me piacciono quindi zitta" mi fa la linguaccia. Non fa in tempo a ritirare la lingua dentro alla sua bocca che la unisco alla mia, baciandolo con passione come per non farlo staccare mai da me.

Le sue mani si spostano sui miei fianchi e sotto alla mia maglietta. Di scatto lo allontano da me e mi copro la pancia con le braccia.

"Olivia, che ti prende?" mi guarda preoccupato a causa della mia reazione.

Scuoto la testa e abbasso lo sguardo, non ho il coraggio di guardarlo in faccia. Sicuramente pensa che sia pazza. E non avrebbe tutti i torti.

"Ho fatto qualcosa di sbagliato? Scusami, non volevo." Continua a parlare, ma io non riesco a dire una parola.

"Ti prego, di' qualcosa, guardami..." Si sta avvicinando lentamente a me.

"Non ti avvicinare, ti prego" ho riacquistato il dono della parola. "Non hai fatto niente di sbagliato, sono io che sono sbagliata, okay? Non... Non mi sento a mio agio con il mio corpo e..."

"E... cosa?" Federico è in ginocchio per terra davanti a me. In questa posizione può vedere il mio viso, guardandomi dal basso verso l'alto, dato che non ho la minima intenzione di alzare lo sguardo dal pavimento.

"E mi vergogno. Mi vergogno, okay? Non sono una modella, non ho il corpo perfetto che piace ai ragazzi, specialmente a voi calciatori poi, che se non sono alte magre fighe e un po' zoccole non le cagate di striscio" le mie parole sono confuse e non riesco a controllarle. "Non so neanche cosa ci faccio qui! Perchè sono qui? E' una stupida scommessa? Dimmelo! Il fatto è che non riesco a pensare quando ci sei tu, non capisco più niente. Guarda oggi: sono venuta a Vinovo perchè volevo parlare del nostro bacio, perchè ho paura, non sono la tipica ragazza da copertina, anzi sono l'opposto! E invece che chiarire la situazione e fare ordine nella mia testa la cosa è peggiorata fino a questo punto. Sono a casa tua, tu sei bello da morire e io so che non sarò mai all'altezza. Sentire la tua mano contro la mia pelle è la sensazione più bella del mondo, credimi, ma io non sono quello che vuoi."

Fino alla fine || Federico Bernardeschi || [IN REVISIONE 👩🏼‍💻]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora