23º Waterfall

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Tutto continua a girare per circa un minuto, poi finalmente smette. Però tu non ti senti ancora le gambe e sei costretta ad aggrapparti completamente con le braccia a Fell!Palette.
Lui ridacchia divertito.

«Ah, giusto, me n'ero quasi scordato di quanto voi umani foste sensibili al teletrasporto. Scusami carina, la prossima volta starò più attento»

Lo guardi male mentre ti tappi la bocca per non vomitare. Quello ti fa ritornare in mente tutte le volte che ti sei teletrasportata con Palette e le innumerevoli volte in cui sei stata male. Questo ricordo ti fa sorridere appena e senti il vomito lentamente svanire.

Quando finalmente ti sei ripresa molli Fell!Palette e ti guardi attorno incuriosita. Eri già venuta in questo posto.

«Allora? Hai capito dove siamo?»

Scuoti la testa mentre passi il tuo sguardo da una parte all'altra del salotto, scrutando le pareti bianche e nere.

«Siamo a casa di Goth, ragazzina.»

Di colpo senti come un flash di ricordi prenderti la mente. Ti ricordi di quando eri venuta lì per chiamarla di venire alla festa o durante quel piccolo inconveniente, ma sul momento non ti eri accorta che era casa sua. Il pensiero di Geno e Reaper ti attraversa la mente.
Senti una goccia di rabbia nascerti nel cuore, ma cerchi di sopprimerla e di non saltare subito alle conclusioni.

Guardi Fell!Palette e annuisci.

«Ok, ora ricordo, ma perché siamo qui?»

Lui ti guarda di risposta.

«Ho bisogno di parlargli e in ogni caso ultimamente si vedono spesso qui.»

Annuisci nuovamente e insieme salite le scale, arrivando al primo piano.

Guardi Fell!Palette alla ricerca di una risposta su dove andare e lui sembra procedere spedito verso una precisa stanza.

«Seguimi.»

Fai come ti è stato detto e subito arrivate alla terza porta nel corridoio.
Ti guarda stranamente serio, fermandosi davanti ad essa e sussurrandoti.

«È qui che stanno. Tu reggi il gioco, capito? Ho già un piano.»

Lo guardi confusa senza capire bene, ma annuisci acconsentendo comunque.

«Va bene.»

Lui guarda la porta e lentamente bussa su di essa, aspettando una risposta dall'interno senza fiatare.

???: «Chi è?»

Riconosci la voce di Goth.
Senti anche dei rumori, ma non capisci perfettamente cosa li provochino, anche se ti ricordano i rumori del letto quando uno si alza da esso.

«Fell!Palette.»

Di colpo ti senti presa da lui per una spalla e tirata indietro, in modo che tu possa essere nascosta dietro di lui. Subito apri la bocca per protestare, ma lui ti fa segno con un dito di tacere e tu, sospirando piano, taci.

La porta si apre leggermente mostrando il viso di Goth corrucciato.

Goth: «Che vuoi?»

_Simpatica la stronza, eh._ pensi.

«Solo parlare. C'è Palette?»

La porta si apre di più, mentre Goth appoggia una mano ad essa. Non riesci a vedere l'interno della stanza e comunque non ti sporgi troppo per paura di essere scoperta.

Goth: «E anche se fosse? In ogni caso non sei il benvenuto in questa casa, vattene.»

Vedi la porta richiudersi velocemente, ma Fell!Palette la afferra con una mano, impedendoglielo.

•Una storia dipinta da diversi colori•           (ℙ𝕒𝕝𝕖𝕥𝕥𝕖 𝕩 ℝ𝕖𝕒𝕕𝕖𝕣)Where stories live. Discover now