Capitolo 1

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Vivere in una casa abitata da sette persone non è esattamente una delle cose più facili e desiderabili di questo mondo , in particolare se quattro di quelle persone sono i tuoi petulanti fratelli minori e tu sei una quattordicenne in cerca di silenzio . Ma sfortunatamente Kalani aveva quattordici anni, quattro fratelli da sopportare e tanto, tanto bisogno di calma.

E l'aveva anche trovata, la calma, quella mattina di settembre  mentre tutti ancora dormivano.

Sfogliava avidamente le pagine di un libro, intenzionata a finirlo di leggere.

Tutto ad un tratto, proprio mentre la trama si faceva interessante, la voce squillante di Taylor Swift riempì la stanza. Rebecca, la sorella con cui condivideva la stanza, rotolò giù dal letto e spense la sveglia.

Kalani chiuse con un colpo secco il libro e sgusciò fuori dal letto senza pensarci due volte.

Corse fuori dalla cameretta all'ultimo piano: la prima battaglia da affrontare la mattina era iniziata.

Kalani svoltò nel corridoio ancora deserto e si fiondò dentro il bagno, chiudendosi la porta alle spalle.

La "corsa al bagno" era stata vinta da lei per la prima volta dopo tanto tempo.

Dopo venti minuti passati dentro il bagno, di cui dieci erano stati impiegati a pettinarsi i ricci castani, uscì dalla stanza lasciando quattro bambini dai 3 ai 12 anni ad accapigliarsi per l'accesso all'ambitissimo bagno, l'unico in tutta la casa.

Mentre tornava in camera sua per vestirsi, pensava.

Com'era possibile che quel giorno avrebbe  affrontato il suo primo giorno di scuola superiore? Sembrava ieri che aveva lasciato Honolulu ed era  arrivata in quella grande casa. Aveva convinto papà a dipingere le pareti della sua camera di turchese ed erano ancora così, o almeno, la sua metà della stanza lo era .

Rimpiangeva un po' quei tempi, quando c'erano solo lei e Malie, la sua sorella maggiore, e i suoi genitori erano tutti per loro. Ma la festa era durata ben poco: circa tre mesi dopo era arrivata Rebecca, e da allora erano cambiate tante cose, compreso il colore dei muri della sua stanza, che ora erano per metà rosa.

La nascita  di Becky aveva distrutto il piccolo mondo di arcobaleni che si era creato attorno a lei e la responsabilità di essere la sorella maggiore era cresciuta fratello dopo fratello, in particolare da quando Malie aveva deciso di andare via di casa. La primogenita si era trasferita in un appartamento dall'altra parte della città per non pesare ulteriormente ai genitori, aveva trovato un lavoro fisso e frequentava l'università.

A Kalani mancava la presenza della sorella, anche se non l'avrebbe mai ammesso.

Intanto, il caos infuriava fuori dalla sua camera. Non ci fece caso: sicuramente erano solo Daniel e Chris che litigavano. Era tutto talmente rumoroso in casa sua che a volte si chiedeva se tutti quanti usassero dei megafoni invisibili per comunicare.

Rebecca entrò nella stanza sbattendosi la porta alle spalle e rivolgendo alla sorella solo un grugnito.

- Qual'è il problema stavolta ?- chiese la più grande, pur conoscendo già la risposta

-Qual'è il problema? Il problema è che sono tutti pazzi qua dentro, è inutile provare ad ignorarlo o dire che siamo una famiglia "speciale"- fece mimando delle virgolette in aria

-Sono-tutti-pazzi -Rebecca sottolineò ogni parola battendo sulla scrivania, già traballante sotto il peso dei libri scolastici delle due. In quel momento la porta si riaprì lasciando entrare una  bambina, che indossava una rigorosa divisa scolastica e un grande fiocco rosa a tenere fermi i capelli scuri.

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