Da qualche parte - Capitolo 1

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Mi guardai intorno ma non vidi nulla. Ero sicura di aver aperto gli occhi e di essere sveglia. Cercai di alzarmi e una luce accecante si accese obbligandomi di chiudere gli occhi. Me li strofinai più volte cercando di capire in che dimensione mi trovavo.
Dopo qualche minuto riuscì ad aprirlibed iniziai a guardarmi intorno.  Mi misi a sedere sul letto e cercai di tirarmi su per poi ricadere su esso per un giramento di testa.
Sentì qualcuno bussare alla porta della mia camera
-avanti- dissi. Una ragazza con suppergiù la mia età entrò nella mia camera. Era molto magra e molto alta. Aveva i capelli più neri che io avessi mai visto nella mia vita. La pelle era molto bianca e dal viso si potevano intravedere delle venature bluastre,i suoi occhi erano particolarmente grandi. L'iride nera prendeva quasi completamente l'occhio donandogli un'aspetto molto inquietante
-piacere,io sono Yasael,però tu puoi chiamarmi Yassy- mi disse cordialmente
-piacere Yassy,chi sei?o forse dovrei dire cosa sei- chiesi
-Io e il resto della comunità siamo la prima popolazione- mi disse -siamo la prima ad essere stata creata,siamo la più pura,un'errore a dire loro- indicò il cielo. La guardai in maniera strana,perché era quello che appariva a me,una tipa strana
-perdonami ma non capisco cosa io possa fare qua- le dissi
-diciamo non che non sei qua in quanto corpo,ma sei qua in quanto anima. Dopo che Jason ti ha ferita sei caduta in un coma molto profondo per colpa dell'eccessiva quantità di Stramonio contenuta nel pugnale- mi guardò -sei stata portata qua per sapere di più sul tuo mondo in modo da entrare in perfetto contatto con te stessa e con i tuoi poteri,questa è l'ultima tappa che farai prima di conoscere te stessa alla perfezione- mi disse guardandomi
-è diciamo un viaggio spirituale extradimensionale?- le chiesi
-si,diciamo- mi rispose -prenditi tempo,rilassati e riprenditi. Poi quando ti sentirai meglio potrai prepararti e raggiungermi nel parco giù- mi sorrise per poi uscire dalla mia stanza.

Lasciai che il mio corpo cadde sul letto. Mi ritrovai a fissare il tetto di una stanza sconosciuta a me,di una dimensione sconosciuta a me,di una popolazione sconosciuta a me. Molte volte vorrei semplicemente sparire,non per sempre,solamente il tempo necessario di azzerare le emozioni. Sospirai,purtroppo una cosa così era impossibile,anche per una creatura extradimensionale. Mi diressi verso il bagno e mi feci una doccia rilassante. Una volta aver finito mi avvolsi dentro l'accappatoio e mi diressi verso la stanza dove successivamente aprì l'armadio trovando una tuta completamente bianca appesa alla stampella.
La indossai e presi le scarpe anch'esse bianche. Qua era tutto bianco,persino la maniglia della porta.

Una volta pronta uscì dalla porta e andai alla ricerca del giardino principale. Camminai nei lunghi corridoi bianchi,così spenti e innaturali da mettere veramente molta ansia.
Mi ero decisamente persa così mi avvicinai ad una ragazza con lunghi capelli biondo platino
-ehi,scusami- le dissi picchiandole sulla spalla. Lei si girò mostrando i suoi grandi occhi talmente chiari da sembrare bianchi contornati da lunghe ciglia castane chiaro
-dimmi- disse tranquillamente
-sapresti dirmi dove si trova il giardino principale?- le chiesi
-certo,cammina sempre dritto e dopo aver passato tre corridoi gira a sinistra,troverai una grande porta di metallo,tirala e davanti a te troverai il giardino principale- mi spiegò
-grazie mille- le risposi

Continuai a camminare osservando attentamente tutto ciò che avevo intorno,il posto in se per se non mi donava sensazioni negative,anzi,aveva un'energia non così sconosciuta a me,però gli abitanti,erano così strani,sembravamo tante macchina programmate ad essere gentili e cordiali,come se da qualche parte avessero un pulsante rosso in grado di farli diventare soldati di metallo.
Arrivai davanti al grande portone e lo tirai a me sentendo l'aria attaccarsi al mio viso.
-Maeve- mi chiamò Yasael -ci hai messo meno del tempo che avevo previsto- aggiunse
-perché mi sembra tutto così strano- le chiesi
-perché non è il tuo mondo,è il nostro- mi rispose sorridendo
-in che pianeta ci troviamo?- le chiesi
-piano con le domande,a tempo debito saprai tutto,non temere- mi disse -seguimi,ti porto a scoprire la mia natura- mi disse sorridendo.

Different from the other witches "Lo scontro finale" [[LIBRO III]]Where stories live. Discover now