Mai più con te - anteprima

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Come promesso, di seguito troverete una piccola anteprima del sequel. Fatemi sapere cosa ne pensate!

G.💋

Capitolo 1

Clarissa

Fisso le pareti gialline della segreteria in attesa di essere ricevuta dal preside. L'aria condizionata è rotta ed il sudore mi appiccica addosso la canottiera fina. Siamo solo all'inizio di maggio, ma qui in Texas sembra già l'inferno in terra. Faccio scorrere lo sguardo ancora sui quadri appesi alle pareti che ormai conosco a memoria. Non sono mai finita così spesso in presidenza in tutta la mia carriera scolastica, come negli ultimi due mesi. Le uniche volte in cui venivo convocata dal preside erano per ricevere un encomio per meriti scolastici o sportivi, non certo per ricevere una punizione. Sbuffo sonoramente e volto il capo verso la causa di tutti i miei guai, nonché ragione di ogni mio sorriso e batticuore... Ethan è stravaccato sulla sedia accanto alla mia, le braccia incrociate ed il volto rivolto al soffitto. Mi perdo ad ammirare i suoi bellissimi tratti e le mie labbra si piegano spontaneamente in un sorriso. Ethan si volta a guardarmi, con quei suoi occhi neri come inchiostro in cui amo perdermi e ritrovarmi allo stesso tempo. «Come mai sorridi? La prima volta che siamo finiti qui stavi quasi per metterti a piangere, se ben ricordo...» mi prende in giro lui, piegando un angolo della bocca formando quel suo sorrisetto irresistibile. Alzo le spalle ostentando indifferenza. «Credo di averci fatto l'abitudine ormai. Mi hai trasformato in una cattiva ragazza, Ethan Jones», gli rispondo con un sorrisetto provocatorio. Lui mi fissa le labbra per un lungo secondo e, senza riuscire a trattenersi, si abbassa su di me posando la sua bocca sulla mia. Subito il mio cuore comincia a battere forte. Non credo riuscirò mai ad abituarmi ai baci di Ethan. Lui si scosta leggermente ed io ne approfitto per mordergli il labbro inferiore e passare la lingua sul piercing all'angolo della sua bocca. Lo sento gemere e subito mette una mano dietro la mia nuca avvicinando di più il mio viso al suo, approfondendo il bacio. Qualcuno nella stanza si schiarisce la voce, cercando di attirare la nostra attenzione. Ci stacchiamo con riluttanza, ricomponendoci, e spostiamo lo sguardo di fronte a noi, dove il preside Wilson ci scruta con un cipiglio scontroso. «Se non sbaglio... è proprio questo comportamento che continua a mettervi nei guai!», ci richiama lui con veemenza. In effetti, ha ragione. Finiamo spesso in punizione per essere arrivati tardi a lezione, o averle saltate del tutto, proprio perché passiamo il tempo a pomiciare nei bagni, nei corridoi, nel ripostiglio del bidello... Il fatto è che, da quanto io ed Ethan stiamo insieme, la mia media scolastica è scesa parecchio. I professori, preoccupati da questo mio calo evidente, hanno convocato i miei genitori per illustrare loro la situazione. Sicché, per riportare la mia media scolastica ai livelli iniziali, in accordo con i professori ho dovuto sobbarcarmi ricerche e compiti extra. Di conseguenza, il tempo a mia disposizione da passare con Ethan, tra lo studio in più e gli allenamenti di atletica, si è ridotto al week end ed un paio di pomeriggi a settimana. Così, quando siamo a scuola, ogni momento è buono per recuperare il tempo perduto... Sento Ethan accanto a me ridacchiare ed il preside lo fulmina con un'occhiataccia. «Signor Jones... due ore in aula detenzione per lei, oggi pomeriggio. Ora torni in classe» ordina il preside in tono autoritario. Ethan sbuffa, si alza, mi dà un bacio sulla testa e si incammina indolente verso l'uscita. «Ci vediamo dopo, piccola», mi saluta lanciandomi un'occhiata maliziosa da sopra la spalla. Io annuisco e gli sorrido estasiata. Sono così innamorata, accidenti a me! «Signorina Williams, si accomodi nel mio ufficio», la voce severa del preside mi riporta duramente alla realtà. Mi alzo controvoglia e lo precedo nella sua stanza, prendendo posto su una delle due sedie di fronte alla grande scrivania di mogano scuro. Il preside si accomoda sulla sua poltrona, si toglie gli occhiali e si stropiccia gli occhi. «Signorina Williams...» comincia lui in tono esasperato, per poi continuare «Abbiamo già affrontato questo argomento. Tuttavia mi sembra che non le sia ancora chiaro il concetto. La sua media scolastica è precipitata negli ultimi mesi. So che si sta impegnando con ricerche extra per riportare la sua media ai livelli a cui ci aveva abituati e che ha ricominciato a presentare con regolarità i compiti assegnati dai professori, tuttavia... dobbiamo considerare anche la sua condotta. Ed il fatto che venga a farmi visita così spesso non giova di certo al suo curriculum scolastico. È solo per il rispetto che nutro nei confronti di suo padre che finora non sono stati presi provvedimenti più seri. Questo è l'ultimo avvertimento che le do: smetta di saltare le lezioni o di arrivare in ritardo, porti a termini i lavori che le vengono assegnati... ed io non sarò costretto a convocare nuovamente i suoi genitori. Ci siamo capiti?». Mi fissa con occhi severi ed io deglutisco a fatica, annuendo appena. Si rimette gli occhiali e poi fissa di nuovo il suo sguardo nel mio. «Mi creda, sono stato giovane ed innamorato anch'io... ma non vale la pena buttare via tutto per questo. Non sono affari miei, lo so, ma... non credo che quel ragazzo faccia al caso suo. Pensi bene a ciò che sta facendo», conclude in tono grave. Stringo forte i pugni e cerco di mordermi la lingua, ma proprio non ci riesco a stare zitta. «Ha ragione, preside Wilson. Non sono affari suoi. Qual è la mia punizione stavolta?» replico io alzandomi dalla sedia e mettendo fine alla paternale. Lui scuote la testa contrariato e poi risponde «Un'ora in biblioteca a dare una mano alla signora Cooper». Annuisco ed esco a grandi passi dal suo ufficio. Sono così stanca di tutta questa gente che continua a dirmi che non dovrei stare con Ethan! Cosa ne sanno loro? Non conoscono né me né lui. Non sanno cosa è meglio per noi. Per me. Con Ethan sento di poter essere finalmente me stessa. Lui non mi tratta come una bambola di porcellana, sa quello che sono e con lui posso esserlo fino in fondo.

Solo io e teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora