capitolo 8

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Ally's pov
18 gennaio
Il tempo scorre e tu mi manchi ogni giorno di più.
Vorrei tornare da te e dirti che ti amo,non lasciarti più ma poi mi ricordo ciò che mi hai fatto, del dolore che mi stai facendo provare.

Ogni giorno è uguale per me,cerco di non pensarti per questo motivo mi sono distaccata dal gruppo per vederti meno tempo possibile.
Ci sono stati momenti in cui mi sono svegliata in piena notte e la stanza sembrava essersi rimpicciolita,mi mancava il respiro e mentre cercavo di urlare,non usciva la voce.
Mentalmente pensavo che non potevo stare così male per un ragazzo,non dovevo ma era come se per me fosse impossibile stargli lontano.

Per fortuna a consolarmi c'è la mia famiglia e spesso Philip che viene a casa a trovarmi,passiamo il pomeriggio a studiare,guardare qualche serie tv e in qualche modo mi sta stare meglio e so che posso avere una spalla su cui sfogarmi.

Ora sto camminando per i corridoi affollati della mia scuola,quando arrivo davanti l'atrio  vedo da lontano i miei amici che ridono spensierati ma quando passo io smettono di ridere.

"Ally aspetta"urla Sarah con sguardo dispiaciuto
"Che c'è?"chiedo scocciata
"Perché ci eviti?"domanda triste Marley
"Io non voglio evitarvi ma devo dimenticar-rmi dd-di"non riesco a finire di parlare che scoppio in un pianto isterico,sto così male e prima o poi è normale scoppiare.

Corro in bagno e mi rannicchio a terra con le gambe piegate e la testa tra esse,improvvisamente una mano calda si posa sulla mia spalla.

"Tutto bene?"alzo lo sguardo, è una ragazza molto carina con gli occhiali neri spessi,un maglione arcobaleni e dei jeans larghi.

"So che ti sei lasciata con Nick quello svitato che gioca a football...non ci devi stare male e se vuoi sfogarti puoi farlo con me"dice sedendosi accanto a me. Non sapevo che la gente sapesse così tante cose di quello che mi succede.
Decido di fidarmi di lei e le racconto tutto quello che mi passa per la testa senza tralasciare nessun particolare e lei mi ascolta senza mai fermarmi.

"Vedrai che tutto si sistemerà"dice abbracciandomi,è come se lei mi avesse aiutato a stare un po' meglio.

"Wow molto emozionante,le sfigatelle che si consolano in bagno"commenta Meghan entrando in bagno come se stesse sul red carpet,la osservo mentre spalma dei rossetto rosa fluo sulle sue labbra.

"Mai emozionante come il tuo rossetto che cade a terra"rispondo secca,lei mi guarda confusa. Le prendo il rossetto dalle mani e lo butto a terra facendole lanciare un urlo isterico. Vittoriosa esco dal bagno con Nicole:
"Wow non sai quante persone avrebbero voluto sfidare Meghan ma non l'hanno fatto,sei fantastica"ridacchia lei sistemando i suoi occhiali.
"Ho fatto ciò che mi sentivo di fare"rispondo vittoriosa mentre cerco l'aula della mia lezione.

Ore 13:00
Pausa pranzo.
Mi siedo con Nicole ad un tavolo e Philip si unisce a noi.

"Cucciola come va?"chiede sorridendomi
"Diciamo bene"dico mangiando la mia zuppa di legumi che sembra altro.
"Ah ciao piacere io sono Philip"dice lui notando la ragazza
"Piacere Nicole...ehm vi lascio soli"risponde lei titubante.

"Allora oggi usciamo?"chiede anche se sembra un'affermazione e io annuisco,"Dove andiamo?"domanda,
"Non saprei...poi decidiamo"rispondo,
"Sai oggi sei bellissima"dice sorridendomi.
"Grazie Phil"sorrido.

Improvvisamente lui si avvicina a me e mi guarda le labbra,non mi da il tempo di realizzare che mi bacia.
Il suo ritmo è dolce e lento,non provo nulla ma è piacevole.

"Vedo che ti sei già scordata di Nick"ride istericamente Isabel
"Sai bene che non è così,è solo colpa tua"dico incavolata
"Evidentemente lui ha preferito me"commenta con voce provocatoria.

Vado verso di lei per continuare meglio il discorso ma lei comincia a tirarmi i capelli.Un corpo muscoloso ci separa.Nick.
I nostri occhi si incontrano dopo tanto tempo che non si vedevano

"Povera stupida,sono stata io a baciarlo e tu hai abboccato come un pesce,lui non mi voleva baciare"butta fuori Isabel.
"Sei stata accecata dalla rabbia inutilmente senza sapere la verità delle cose,mi dispiace Allison questa volta ci perdi tu"mi dice Nick con uno sguardo privo di emozioni.
Se ne va.
Mi lasciano sola ad un angolo a piangere.

Philip mi viene a consolare ma io lo scanso,non voglio sentire nessuno.

Dopo un po' di riflessione,mi torna in mente l'idea che avevo nella testa da un po' di giorni.
Me ne ritorno a San Diego e starò dai miei nonni.

Maledetta adolescenzaWhere stories live. Discover now