Chapter Sixteen

17 3 0
                                    

Cris ed Alysea restarono insieme per una manciata d'ore. Nonostante lei gli avesse fatto una domanda molto specifica, Cristopher era riuscito a tergiversare e parlare di altro.
Non era ancora del tutto pronto a raccontarle di loro.
"Perché sei diventato un omega?" Gli Chiese la ragazza, si erano ripromessi di raccontarsi così che riuscissero a conoscersi.
"Una storia lunga"
"Ah-ah stavolta non mi scapperai, sono tutt'orecchie" lo guardò seria.
"Okay beh... tanti anni fa rinunciai a voler diventare un l'alpha perché non mi sentivo pronto per esserlo. La causa era che fui responsabile della morte dei miei genitori e non volevo che qualcuno mi seguisse e mi considerasse un punto di riferimento visto quanto avessi fatto. Però quando noi lupi siamo destinati a diventare qualcosa, in un modo o in un altro lo diventiamo. E così l'alpha che c'era in me ha nuovamente preso il possesso e stavolta non l'ho allontanato; ho accettato la mia natura, e questo al mio alpha non è andato a genio." Naturalmente tralasciò la parte in cui litigò con Tayler a causa sua, ma fondamentalmente la vera ragione era questa, che due alpha in un branco non potevano stare.
"Capisco, mi dispiace, ma se può servire credo che sia giusto che tu abbia un branco tutto tuo, sopratutto ora che ti senti di poter essere un punto di riferimento per qualcuno" gli rispose la ragazza.
"È proprio questo il punto, non sono sicuro di ciò che voglio, mi tornano ancora in mente i ricordi dei miei genitori che... che muoiono a causa mia" confessò Cris abbassando lo sguardo. Non ne aveva mai parlato con nessuno e per la prima volta stava riuscendo a raccontarsi, stava riuscendo ad aprire il suo cuore e mostrare le sue insicurezze e paure.
"Posso chiedere cosa sia successo?" Disse Alysea.
"Entrambi i miei genitori erano dei lupi, mia madre fu morsa da mio padre quando s'innamorarono all'età di sedici anni. Quando mi ebbero io avevo sviluppato qualche abilità ma non ero ancora un lupo così fui morso da mia madre all'età di otto anni.
Qualche settimana dopo, a causa del fatto che fossi ribelle sin da piccolo, mi ritrovai in mezzo al bosco solo con l'intento di portare a casa qualche cervo e rendere felice mio padre. Ero solo un bambino allora che cercava la stima di un genitore... ma la realtà fu ben diversa perché un cacciatore mi colpì con una freccia dritto nel ventre..." A tal proposito Cris mostrò la cicatrice che si portava da tanti anni per ricordargli di quel spiacevole giorno.
"I miei genitori vennero in mio soccorso appena sentirono il mio ululato, e fu la scelta più sbagliata perché mia madre fu colpita dritta al cuore e uccisa all'instante. Mio padre riuscì ad uccidere la cacciatrice ma prima che questo accadde lei le aveva iniettato del veleno che in pochi minuti lo resero più debole fino a che non morì. Prima di morire riuscì a sussurrarmi delle parole che ancora oggi mi accompagnano nella vita, mi disse -figliolo, abbi cura di te e non smettere di amare-. Quelle parole non le compresi fino in fondo, per noi l'amore sin da sempre è stata l'arma più letale, è stata l'arma che ha ucciso i miei genitori perché mi amavano; così rinunciai alla mia umanità ma questo non fece altro che portarmi più in fondo. Ma forse è proprio quando si tocca il fondo del nostro interiore che riusciamo a rinsanire." Disse Cristopher mentre la guardava negli occhi.
Sì perché la sua àncora fu proprio Alysea, che in poco tempo era riuscita a farlo risalire dall'abisso in cui Cris abitava.
"Mi dispiace, so perfettamente come ti senti" disse lei abbassando lo sguardo.
"Ti va di raccontarmi?" Le Chiese il ragazzo.
"Ero una cacciatrice" iniziò a dire la ragazza.
"E covavo dentro di me un forte rancore...la tua specie aveva ucciso i miei genitori ed io ero rimasta sola all'età di cinque anni. Ero una persona diversa, piena di rabbia e odio e il fondatore della mia Accademia mi aveva dato una missione... quella di uccidere un beta appartenente ad uno dei tre clan, quello degli invincibili, così che poi avrei ucciso l'alpha del branco che aveva sterminato i miei genitori..." Cris per la prima volta stava ascoltando la storia di Alysea, quella che non ebbe mai il coraggio di ascoltare perché la sera in cui scoprì la verità scappò via. Ma ora era pronto a prestare attenzione a quelle parole, perché alla fine lei era stata solo la pedina di uno sporco gioco iniziato da Clifford.
"Non ricordo molto di quel periodo, chi era il beta che dovevo uccidere o come sia finita la storia con quel branco a parte che l'alpha , Tayler, mi odia, dopo la mia morte e dopo che sono risorta è come se manchino alcuni tasselli...il punto è che fui ingannata dal fondatore che in realtà voleva solo far risvegliare ciò che vive dentro di me, il mio potere, attraverso la rabbia e la vendetta, perché questa era l'unica cosa che mi restava.
Quindi Cristopher, so cosa vuol dire crescere senza l'amore dei genitori e con tanta rabbia dentro. E so anche cosa vuol dire vivere circondata dalla bugia..."
Quello che gli aveva raccontato non giustificava certamente il fatto che Alysea, all'inizio della loro conoscenza, volesse avvicinarsi a lui e al branco solo per ucciderlo... però era tutto più chiaro, ne i cacciatori ne i lupi erano buoni... all'interno di esse vi erano chi si distingueva, come Abigail, Alysea, i suoi genitori... e nei lupi c'erano i guaritori ed gli invincibili che erano solo incattiviti della vita che gli hanno fatto vivere, ma erano buoni nonostante la loro umanità che a volte li privava di alcuni principi morali.
Alla fine della loro conversazione, Alysea conosceva quel lato di Cristopher che non conosceva nessuno: la sua storia, d'altra parte vi era Cris che aveva finalmente perdonato quanto gli aveva fatto la ragazza perché finalmente aveva ascoltato ciò che fino ad ora non conosceva.
Si salutarono e si promisero, anche se non chiaramente e ufficialmente, di rivedersi.

Completa- You Are My Eternal LoveWhere stories live. Discover now