ora ti raggiungo, Ranpuko

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E ovviamente Satoshi lo sapeva. Come avrebbe potuto non saperlo in fondo? D'altronde anche i bambini ormai sapevano come funzionava (ad eccezione forse di un certo White Rabbit di loro conoscenza, ma lui era un caso disperato).

Eppure, nonostante ormai fosse fidanzato con Hajime da più di un mese, nonostante ormai si fossero baciati e dichiarati l'un l'altro innumerevoli volte, nonostante alla fine dei conti anche lui volesse farlo tanto quanto lo voleva l'altro, era comunque in imbarazzo.
Terribilmente in imbarazzo.
Imbarazzato come mai era stato in tutta la sua vita.
Ma così in imbarazzo che probabilmente da quel giorno in poi la gente avrebbe fatto meglio a dire "sono proprio Satoshi", anziché "sono proprio in imbarazzo".
E tutto per colpa del suo orgoglio, quel suo stupido stramaledetto orgoglio.

- Perché non rispondi? - Chiese Hajime continuando a sorridere. - Il gatto ti ha mangiato la lingua per caso? -

E prima che Satoshi potesse ribattere in alcun modo, magari rimproverandolo per l'ennesima volta per il suo vizio di usare in continuazione quella battuta, l'altro si chinò su di lui, baciandolo con passione in un intreccio di lingue e gemiti soffocati.

Il Cheshire Cat si separò da lui solo diversi secondi dopo, quando ormai erano entrambi senza fiato. E la vista di quegli occhi languidi, unita alla sensazione che gli provocava il sentirsi sulla pelle il suo respiro tiepido e irregolare, in qualche modo fece prendere al biondo una vera e propria scossa.

- Sei così caldo... - Mormorò Hajime prima di riprendere il contatto con le labbra del fidanzato.

E Satoshi lo credette bene, in fondo era così pieno di frustrazione e imbarazzo in quel momento, che sarebbe stato strano il contrario.

- E-Ehi! Che fai!? - Esclamò pochi istanti dopo, allontanando con uno scatto il viso da quello dell'altro.

- Lo sai cosa sto facendo. - Ribatté Hajime ridendo leggermente.

Quindi riprese a stuzzicare con la mano il membro dell'altro, mentre Satoshi si portava un pugno alla bocca nel tentativo di soffocare un gemito, il viso completamente rosso dall'imbarazzo e al tempo stesso dal piacere.

- Quanto sei carino. - Sorrise Hajime quando qualche minuto dopo tirò fuori la mano dai boxer del ragazzo. - Vuoi assaggiare? -

E nel sentirsi porgere una domanda del genere il biondo arrossì, sempre se una cosa del genere fosse possibile, ancora più di prima, chiedendosi se l'altro si aspettasse davvero una risposta o se invece lo stesse solo prendendo in giro per l'ennesima volta.

- Scherzo. - Rise il Cheshire Cat di fronte alla sua espressione allibita, prima di portare le dita alle labbra e leccare da sé lo sperma di cui erano state imbrattate.

- C-Come fai ad essere così tranquillo!? - Esclamò allora Satoshi osservandolo a dir poco esterrefatto. - Non dicevi che questa era la prima volta anche per te? -

- Sì, infatti lo è. - Rispose Hajime con un'alzata di spalle. - Ma al contrario di te io mi sono documentato. Sai, Akane ha una collezione di manga yaoi davvero niente male. -

- Hai parlato con Akane di queste cose!? - Esclamò l'altro.

- Certo, è uno dei vantaggi di avere un'amica fujoshi. Non vedeva l'ora di parlare insieme di queste cose. - Ribatté Hajime con un'alzata di spalle, per poi afferrare l'orlo della maglietta del ragazzo.

- Non importa se le piace lo yaoi, non avresti dovuto parlarle di... Ehi! Che fai? -

- Devo per caso farti la telecronaca di ogni cosa che faccio? - Ribatté Hajime mentre gettava la maglietta dell'altro ai piedi del letto. - Sono convinto che se ti ci impegni un po' puoi arrivarci anche da solo. -

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