하나

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«Non può fare così. Non può.»

A sbattere malamente la porta, facendo prendere uno spavento ad Hoseok seduto in cucina, è Yoongi.

«Hyung, ti hanno per caso licenziato?»

Il maggiore lascia cadere la borsa a terra, mollandola all'entrata poco più avanti delle proprie scarpe.

«Ma che licenziato, è uno dei nuovi coinquilini di Jin-Hyung e Jungkookie.»

«Oh Santo Cielo, sono arrivati ieri cosa mai potranno aver fatto?»

«Uno dei due assolutamente nulla, l'altro sta portando scatoloni su per le scale.»

«E questo dovrebbe darti fastidio perché?»

«Perché è fottutamente a torso nudo.»

«A torso nudo? Oh mio Dio, scandaloso.»

«Vuoi smetterla di prendermi per il culo? Cazzo, tu non hai visto quegli addominali e i muscoli della schiena, Hobi, i muscoli della schiena.»

«Tu mi staidicendo che c'è un fottutissimo Bronzo di Riace che sta facendo avanti ed indietro sulle scale del nostro condominio ed io non l'ho ancora visto?»

Un nano secondo dopo entrambi i ragazzi si stanno precipitando fuori dalla porta di casa, correndo come se ne dipendesse la loro vita.

Ed è lì che fanno la loro plateale brutta figura, spintonandosi l'un l'altro fino a che Yoongi non ruzzola proprio ai piedi del suddetto Bronzo di Riace.

«Oddio, stai bene?»

Il ragazzo molla giù lo scatolone per porgere tutta la sua attenzione all'uomo davanti a lui.

Gli allunga la mano sfoggiando un sorriso candido, ed in quel momento anche Hoseok, ancora fermo sull'uscio, può sentire tutta la saliva che Yoongi ingoia in un sol colpo.

Sembra quasi una scena da film, di quelle che girano a rallentatore per far capire agli spettatori che quello è il momento in cui la fine ha inizio.

Yoongi afferra la mano del giovane, massaggiandosi con l'altra la testa dolorante.

«G-Grazie.» Balbetta poi.

Ed Hoseok starebbe ore a guardare il suo migliore amico arrossire furiosamente di fronte al ragazzo dalla muscolatura stupenda, ma si rende anche conto che deve correre a salvare la situazione o quei due rimarranno fermi immobili a stringersi la mano ed a fissarsi negli occhi per chissà quanto tempo.

«Hei, io sono Hoseok, e lui è Yoongi. Siamo i vostri vicini. Jin-Hyung e Kookie ci avevano avvisati che sareste arrivati. Vi-Vi serve una mano con quelli?» Inventa sul momento, dato che non può permettersi di dirgli qualcosa tipo "non è che ci mostreresti i tuoi addominali? Sai io e Yoongi siamo due pervertiti arrapati."

Al parlare di Hoseok i due sembrano uscire da una qualche specie di catalessi, staccano velocemente il contatto delle loro mani e portano entrambi lo sguardo sorpreso al castano.

«Park Jimin, ci aiutereste davvero?»

«Certo, nessun problema.»

«Vi ringrazio davvero, questi scatoloni sono così pesanti. Uno di voi due potrebbe aiutare Taehyungie magari? È dentro ad aprire le scatole.»

«Allora lasciaci mettere le scarpe ed arriviamo subito.»

Guardano Jimin entrare in casa propria e loro fanno lo stesso.



«Dai Hyung, io ti lasciato provarci con il commesso del minimarket la settimana scorsa.»

Trecentonove {Yoonmin}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora