Chapter 6- Nessuno è in realta come pensiamo

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- Oh ma che diamine bollino rosso, proprio la mia maglietta preferita dovevi rovinarmi?- di nuovo lui..e poi che razza di soprannome è "bollino rosso"?!

-Oh ma che bello rivederti ragazzo-vado-a-rompere-telefoni-in-giro-perché-sono-troppo-offuscato-dalla-mia-spavalderia-da-non-vedere-dove-cammino- rispondo acida

-Uhhh, ancora in quel periodo bellezza?-chiede in tono divertito

- non ho le mie cose, idiota che non sei altro- questo tipo mi sta facendo perdere la pazienza e non lo conosco neanche

-Cioè.. ecco..mi vuoi dire che tu non..insomma...sei un alieno per caso?!-

Ma cosa ha capito?!

Inizio a sbellicarmi dalle risate e notandolo gli si forma un cipiglio sul viso, probabilmente pensa che io sia pazza o che abbia qualche disturbo, nel peggiore dei casi.

-Si in effetti..sono qui solo di passaggio. La mia navicella spaziale è parcheggiata proprio qui dietro. Non l'hai notata?! Beh è un peccato doverti lasciare, ma devo andare a combattere gli umani che cercano di distruggere la mia specie. Attento gli alieni stanno per atterrare sulla terra-vado via imitando i protagonisti di star wars e lasciandolo lì impalato a riflettere sulla stupidaggine appena detta.

In lontananza scorgo Izzy e Bella che parlano animatamente tra loro di non so cosa.

-Hola amiga pensavamo di averti persa o che ti avessero rapito gli alieni-mi urla Iz per sovrastare la musica. Ma che cavolo volete fracassarci i timpani?!

-sono andata a prendere un mojito-

-Uh e dov'è adesso di preciso?-mi domanda Bella

-sulla maglia di quel tipo laggiù- rispondo indicando Jace divertita

-hai buttato un mojito intero sulla maglia di quel figo pazzesco?!-risponde Bella

-Oh andiamo, non si spreca in questo modo l'alcool-questa è invece Isabelle facendoci ridere.

Questo fa capire quanto in realtà siamo diverse tra noi.Io e Iz siamo molto simili ma Bella è l'opposto.Lei il giorno, noi la notte. Lei,studio,testa sulle spalle e carriera, noi feste,divertimento e ancora divertimento. Ma ci completiamo. Insieme a Bryan e ai miei genitori sono la mia vita.

Continuiamo a parlare fin quando parte la famosa Lose Yourself di Eminem e tutti compresi, Alex, i gemelli e Bryan ci buttiamo nella marmaglia creatasi sotto la postazione del dj muovendo le mani a tempo e cantando a squarciagola. So tutte le parole, potete giurarci..Ovviamente sono ironica, so solo il ritornello

FOTOGRAFIA,è quello che ci vorrebbe in questo momento. Uno scatto rapido da conservare nel cuore. I sorrisi sui nostri visi, la complicità tra noi, la voglia di vivere. È un capolavoro.

Subito dopo parte Can't Stop The Feeling e ci ritroviamo tutti a saltare con le mani in aria, felici.
Ci stringiamo tutti in un grande abbraccio e i miei amici si dirigono intorno al falò per giocare ad un qualche stupido gioco dove tutti i segreti più profondi vengono urlati al mondo solo perchè si ha in corpo più alcool che acqua in quel momento, e io non posso permettermelo quindi decido di allontanarmi un pò dalla villa.
-sicura di non volere che venga con te?- mi chiede Bryan ormai da 5 minuti
- sta tranquillo, và a divertirti io torno tra poco- così mi allontano.
Mi tolgo le scarpe potendo toccare l'acqua con i piedi e faccio una passeggiata per schiarire le idee. Un pò lontano dalla grande festa mi fermo e mi stendo sulla sabbia. Mi è sempre piaciuto guardare le stelle, piccole ma capaci di illuminare una distesa immensa di blu notte. A volte mi rendo conto di essere piccola come loro ma allo stesso tempo non so se riuscirei a splendere così tanto.
-disturbo?- Jace..certo che deve disturbare anche i miei pensieri filosofici
-forse- mugugno ma lui si siede lo stesso accanto a me. Ha una sigaretta tra le labbra e lo sguardo pensieroso
-Hai finito il sarcasmo per stasera?-
- sono solo soprappensiero ma quello non finisce mai, puoi starne certo - mi volto a guardarlo. Capelli perfettamente tirati indietro, mascella serrata e i suoi occhi puntati nei miei. Ora è disteso anche lui.
-a cosa pensavi?-
- a quanto mi senta piccola certe volte contro la grandezza di questo mondo. A quanto le stelle siano belle viste da qui. Sembra quasi che stiano illuminando noi.- rispondo senza nemmeno pensarci - è una cosa stupida ..- mi correggo
- non è stupida. Sai, a volte ho l'impressione di essere schiacciato da tutto quello che mi circonda. Ho la costante paura di non essere abbastanza per gli altri. Ho paura di non poter colmare il vuoto che porto dentro di me- è triste, lo vedo dai suoi occhi. Porta rancore dentro di sè.
- non ti facevo un filosofo, sai- sussurro per alleggerire la tensione
- in fondo non si giudica mai un libro dalla copertina. L'ho capito sin dal primo momento che ti ho vista, oggi. Pensi che io sia troppo stupido e che sia un viziato. Beh, ti svelo un segreto...senza conoscermi non lo scoprirai mai- l'ultima frase la dice avvicinandosi sempre più a me per poi riallontanarsi. - e poi vorresti svelarmi il tuo nome? Vorrei almeno sapere come si chiama la ragazza che ha fatto uscire il mio lato poetico, ne ho pieni diritti non credi?!- dice ridendo e contagiando anche me
- sono Maya, Maya Thompson- gli rivelo porgendogli la mano che viene stretta da lui un secondo dopo
- bene, Maya Thompson ti serve un passaggio?-
Ed io non avrei mai pensato di dirlo
Oh andiamo, dillo.
- volentieri- sorrido. Forse non è così male. Forse.

Ritorniamo alla villa di Harry ma non vedo nessuno dei miei amici cosi decido che avrei mandato un messaggio a Bryan appena tornata a casa. Usciamo dalla parte della strada e il ragazzo davanti a me si ferma accanto a una ducati rossa porgendomi un casco.
- O MIO DIO! È stupenda- rimango a bocca aperta. Ho sempre adorato le moto e la velocità. Quando ero piccola, ogni domenica, mio padre mi portava con sè sulla sua moto, ma non ci salgo da qualche anno.
Lui deve aver notato la mia esitazione perchè mi sorride incoraggiandomi a salire e in un attimo sfrecciamo verso casa.
Arrivati scendo dalla moto con il cuore a mille e gli occhi che brillano.
- sembri una bambina davanti al suo cartone animato preferito- mi fa notare il biondo
- devo ammettere che.. tihogiudicatomale- dico tutto d'un fiato
- come scusa? Non ho capito- ridacchia
- ah per la miseria, ti-ho-giudicato-male ed ho sbagliato scusami, ma pensavo che fossi uno stupido e arrogante . rispondo sincera.
- non fa niente- ma qualcosa è cambiato in lui, oltre che nella voce forse negli occhi. Non riesco più a capire di che colore sono... sembrano grigi come il cielo dopo un temporale.
- devo andare- dice freddo
- ma, ci rivedremo?-
- dormi bene Maya- e cosi sfreccia via lasciandomi sola con un paio di chiavi in mano. Stupida.

UHUHUHUHUHUH THE END OF THIS CHAPTER BABESS!!

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lui è JONATHAN SANTIAGO .

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