Capitolo 7

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Non me ne frega niente.
Non me ne frega niente.
L'unica cosa che mi infastidisce leggermente è il fatto che appena me ne sono andata di casa sia andato a scoparsi una.
Resisto alla tentazione di andare sul suo profilo, e spengo il cellulare.
Non me ne frega niente.
Niente.
Può fare cosa e farsi chi vuole. La faccenda non mi tocca minimamente.
Non me ne frega niente.

La settimana scorre velocemente e riesco ad evitare Alessandro in tutti i modi.
Mi sento terribilmente in colpa per lo schiaffo anche se, dentro di me, so che un po' se lo è meritato.

Venerdí arriva presto e, in mattinata, mi sorge un dubbio: come mi devo vestire?
Di solito agli aperitivi mi vesto carina ma non troppo, ma questa occasione è diversa: ci sarà gente più grande, già nel mondo del lavoro.
Immediatamente, nell'intervallo, rimanendo in classe, scrivo a Mattia.
Ei ma come mi devo vestire stasera?
Velocemente ottengo una risposta.
Ciao, vestiti pure come vuoi. Basta che non vieni in tuta ahah
Ok, perfetto, a dopo😚
A dopo😘
Perfetto proprio un cazzo, non ha diminuito minimamente i miei dubbi.
Edoardo mi ha detto che si metterà dei jeans neri e una camicia bianca a maniche corte.
Perché deve essere sempre cosí facile per i maschi scegliere l'outfit?
Mentre ragiono mangiando la mia mela, sento la porta chiudersi e una risatina fastidiosissima femminile entrarmi nelle orecchie.
Alzo lo sguardo e vedo Alessandro e la mia compagna Elisa baciarsi sulla porta della classe. Lui infila le mani sotto la sua gonna e fortunatamente la campanella di fine intervallo mi salva da quel porno in diretta. Ma io dico: anche a scuola? Lei gli sussurra qualcosa all'orecchio, dando una strizzatina al suo... pacco. Dio, salvami tu!

Arrivata a casa, dopo essermi mangiata un piatto di pasta al pesto al volo da sola, siccome mia sorella ha il pomeriggio oggi, comincio a frugare nell'armadio per decidere cosa mettermi. Alla fine, disperata, decido di scrivere ad Anita, che sa sempre cosa indossare.
Aiuto
Dimmi
Ho un aperitivo con un amico più grande e dei suoi compagni di università ma non so come vestirmi
Dove sarà?
A casa sua, un attico elegante.
Maa lui non ti ha dato delle indicazioni su come vestirti?
Ha detto di vestirmi come voglio basta che non venga in tuta.
Ce l'hai un tailleur?
No
Dei pantaloni neri?
Ho quelli a palazzo
Perfetti. Indossali con la canottierina bianca con il bordo in pizzo che hai messo l'altro giorno
E come scarpe?😱
I tacchi neri dell'altra sera
Ti adoro💕
Anch'io mi adoro 😂❤️
Mi faccio una doccia veloce e mi sistemo i capelli, piastrandoli.
Non li piastro spesso perché non ho abbastanza pazienza siccome li devo passare più volte dato che ho i capelli tutt'altro che lisci, ma quando lo faccio provo un senso di leggerezza alla testa impagabile.
Mi trucco.
Adesso, il termine "truccarsi" è un po' esagerato: metto solo del mascara.
Prendo in mano il cellulare, per controllare l'ora (le 16:40) e mettere della musica, ma trovo un messaggio di Anita.
E mi raccomando, truccati, cosí sembrerai un po' più grande😏
Ho messo il mascara🙄
Metti anche il rossetto rosso e l'illuminante
Non ho nessuna di queste due cose
Le ho io, vai da me, te le dà Edoardo.
Sbuffo e, in pigiama, esco di casa, andando verso quella di Anita.
Suono il campanello e un Edoardo con i capelli bagnati mi apre la porta.
< Hey > mi saluta, porgendomi una trousse.
< Ciao, grazie mille; Anita mi perseguita con questa storia del trucco >.
Lui fa una risata.
Ci salutiamo e rientro velocemente in casa prima che qualcuno mi veda.
Apro la trousse e trovo di tutto dentro: pennelli, matite, rossetti, eyeliner, ombretti, mascara, terre, illuminanti, blush, fondotinta, correttori.
Rimango a bocca aperta e, ora che ci penso, non so che tonalità mettere. Faccio per scrivere ad Anita ma lei mi ha preceduta. Infatti trovo un suo messaggio
Come illuminante metti l'"Angel" n*3 (usa il pennello un po' appiattito, si dovrebbe chiamare "Light the night n*8") mentre come rossetto il "Miss seduction"💄
Mi leggi nel pensiero😂😘
Cerco il pennellino in questione e quando lo trovo, provo a imitare i gesti che ho visto fare nei video su youtube.
Il risultato non è niente male, è il rossetto che mi preoccupa.
Oggi dev'essere la mia giornata fortunata, perché riesco a metterlo senza sbavarlo.
Mi infilo i vestiti alla veloce siccome sono le 17:20.
Metto il cellulare, il rossetto, dei fazzoletti e le cuffiette in una borsetta nera con la tracolla dorata e scendo di corsa le scale.
Mia mamma sta guardando la televisione, mio fratello gioca con il cellulare mentre Arianna sta disegnando.
< Io esco > urlo, prendendo le chiavi che ci sono sul tavolo. Mamma mi augura buona serata e Arianna manco si accorge che sto uscendo.
Andrea mi saluta distrattamente, per poi alzare la testa di scatto.
< Ferma! >
< Andrea sono in ritardo > mi lamento, sbattendo un piede a terra.
< Come mai sei vestita e truccata, addirittura, cosí bene? > chiede curioso, girandomi attorno come se fossi un esperimento.
< Ho un aperitivo, e sono anche in ritardo quindi.. > faccio per uscire dalla porta ma lui mi ricattura nelle sue grinfie.
< E con chi sarebbe quest'aperitivo? >.
Arianna si volta verso di noi e mi squadra dalla testa ai piedi.
< Con delle mie amiche. Posso andare ora? >
< Come si chiamano queste "amiche"? > alza un sopracciglio, sospettoso.
< Non sono affari tuoi. Mamma, posso andare? >
< Si, ma non fare tardi > si raccomanda.
< Chiara ha il fidanzato, Chiara ha il fidanzato > comincia a cantilenare Arianna, dandomi sui nervi. Le tiro un coppino in fronte ed esco di casa prima che mia madre possa rimproverarmi. Sento che Andrea dice qualcosa a mia mamma ma non provo neanche a decifrare ciò che ha detto, so già che ha a che fare con il fatto che sto uscendo.
Passo un attimo dal garage per prendere una bottiglia di vino da portare al padrone di casa e mi avvio nel vialetto.
Trovo Edoardo che mi aspetta davanti a casa e ci avviamo alla fermata.
In meno di un quarto d'ora arriviamo a destinazione e, con pochi minuti di cammino, arriviamo a casa di Ales-di Mattia, casa di Mattia.
Saliamo in casa e veniamo accolti da un Mattia in camicia nera, con in mano un bicchiere di vino rosso a metà. Ci saluta entrambi e squadra Edoardo da capo a piedi.
Gli porgo la bottiglia e lui mi ringrazia, dicendo che non avrei dovuto.
< Scusa > mi mormora all'orecchio quando ci diamo due baci sulle guance.
< Per cosa? > domando confusa. Lui scuote la testa e ci fa gesto di entrare.
Mi presenta agli altri invitati.
Una ragazza sulla ventina dai capelli blu a caschetto ben pettinati, che si chiama Ludovica, sembra simpatica, mi accoglie calorosamente, con due baci sulle guance, porgendomi un bicchiere di vino bianco. Non vorrei sembrare maleducata o infatile rifiutando, quindi l'accetto, anche sapendo che non lo berrò.
Edoardo, d'altra parte, non sembra a disagio, mentre si presenta.
Vengo presentata ad altri 5 ragazzi e 3 ragazze.
Mangio qualche salatino e qualche patatina.
Ho sempre questo grande imbarazzo nel mangiare in pubblico, che non mi fa mai saziare completamente.
Parlo con Ludovica, che si rivela amichevolissima.
< Allora... che facoltà frequenti? > mi domanda, avvicinandosi. Rimango spiazzata, Mattia non gliel'ha detto che sono più piccola?
Vedo il suo sguardo cadere sulla mia scollatura e, discretamente, mi alzo le spalline, in modo che il mio seno sia meno esposto.
< Ehm.. ho 16 anni, faccio ancora il liceo > rivelo, arrossendo.
< Oh, e che liceo fai? > chiede, non sconvolgendosi più di tanto.
< Liceo linguistico, tu cosa studi? >
< Economia, come Mattia > esclama, attorcigliandosi una ciocca di capelli attorno al dito.
< Ah, bello > rispondo non sapendo cosa dire, mentre sorseggio il mio vino che non è poi così male. Vedo Edoardo parlare con Mattia.
Vedo il biondo uscire in terrazza e qualche minuto dopo Edoardo lo segue.
Ludovica si avvicina a me, mentre continua a parlare.
Sono quasi le 9, e dalla finestra si vede l'intero skyline di Milano. Rimango a bocca aperta
< Bellissima vista, vero? > dico alla ragazza dai capelli blu.
< Stupenda > risponde sottovoce, fissandomi dritta negli occhi, mentre mi porta una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
< Dimmi, Chiara, sei fidanzata? > domanda, mettendo un braccio sullo schienale del divano dietro alle mie spalle 
< Ehm.. nono > balbetto imbarazzata.
< Ah bene... > mi fa un sorrisetto malizioso
< E dimmi, saresti disposta a nuove esperienze, piccola? > chiede a bassa voce sporgendosi verso di me.
< In che-in che senso? >
Fa una risatina, avvicinandosi.
< In questo senso > mormora, prima di poggiare le sue labbra sulle mie.
Oh cazzo!
Rimango spiazzata mentre lei muove le sue labbra sulle mie.
Mi scosto di colpo, e lei spalanca gli occhi.
Mi alzo in piedi < Sc-scusa i-io devo andare > balbetto indietreggiando.
< No dai, scusa > dice lei allungando un braccio verso di me.
Vado in cucina, chiudo la porta alle mie spalle e poggio le mani sul bancone, respirando profondamente ad occhi chiusi
< Non fare finta di non sapere che ci stava provando con te > dice una voce maschile dall'angolo della cucina.
Alzo la testa di scatto e, in piedi che guarda nel frigo, vedo Alessandro. Ma questo ragazzo non la indossa mai una maglia? Indossa solo dei pantaloni neri della tuta.
Hey! Aspetta un attimo! Mattia mi aveva detto per convincermi che non ci sarebbe stato, mi ha mentito!
Ora ho capito, ecco per cos'erano quelle scuse appena arrivata.

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