Shownu ( Monsta X Fluffy)

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Erano passati tre giorni dalla fine della scuola ormai, ma anche se mi trovavo in “vacanza” dalle lezioni non riuscivo a fare a meno di svegliarmi alle sette di mattina… Il motivo? Un mio compagno di classe…

Shownu era un ragazzo che abitava proprio nel mio quartiere e che frequentava la mia stessa scuola, nonché classe. Eravamo amici e spesso e volentieri passavo la ricreazione in sua compagnia, ma a causa della cotta che mi ero presa per lui finii con l’accettare involontariamente di andare a correre assieme a lui ogni mattina… Un vero suicidio per una scansafatiche come la sottoscritta. Insomma, l’estate era fatta per dormire non per svegliarsi presto e fare attività fisica.

Mi alzai cinque minuti prima dell’orario previsto per incontraci siccome non avevo alcuna intenzione di alzarmi alle sei, così finii col dover fare tutto in fretta e furia. Tirai rapidamente fuori del riso dalla cuciriso e ne ingurgitai mezzo quintale, accompagnandolo con del kimchi. Mi lavai i denti e il viso, dopodiché indossai dei vestiti comodi e uscii di casa.

<Per fortuna non è ancora arrivato…> Mormorai iniziando a sentirmi sotto pressione.

Mi guardai attentamente in torno, cercando segni di vita, ma tutti erano ancora a dormire, se non per alcuni vecchietti qua e là. Iniziai a battere la punta del piede a terra e quando iniziai a vagare con la mente in territori inesplorati, Shownu apparve alle mie spalle facendomi prendere un mezzo infarto.

Mi voltai di colpo mettendomi in posizione da combattimento, poi riconobbi quell’adorabile e innocente sorriso e abbassai la guardia.

<Oh! Pensavo non saresti mai più arrivato>

<Ma come? Ero lì dietro da un po', ti ho anche chiamato ahah>

<Ah… Scusa, non ti avevo sentito…> Dissi sentendomi leggermente in imbarazzo.

Passarono cinque minuti e io rimasi in silenzio, intenta a tenere lo sguardo fisso sulle mie scarpe… così, ovviamente, Shownu iniziò a fissarmi preoccupato. Si guardò attorno per un po' e poi, con un sorriso, disse:

<Mh… Minhee, possiamo andare ora>

<Ah si! Giusto ahah la corsetta… dimenticavo…> Dissi sospirando amareggiata, fissando il suolo con rassegnazione mentre assieme a lui iniziavamo ad indirizzarci verso il parco.

<Ahhhh adoro correre qui> Esclamò inspirando l’aria fresca e aprendo le braccia come per accogliere mezzo mondo fra di esse.

Lo guardai con occhi sognanti. La luce del mattino metteva in risalto i suoi bellissimi lineamenti e il venticello estivo gli accarezzava con dolcezza i capelli. Era una visione angelica ai miei occhi, ma appena notò il mio sguardo parve alquanto confuso.

<Ho qualcosa in faccia?> Mi domandò, toccandosi freneticamente per sentire se ci fosse qualcosa per davvero… Arrossii bruscamente e avrei voluto tanto tornarmene a casa dopo una figuraccia del genere, ma ci passai sopra e iniziai a fare un po’ di stretching per distrarlo.

Corremmo per mezz’ora circa perché lo implorai in ginocchio di fare una pausa. Aver corso per così tanto tempo, senza mai fermarsi per me era già un traguardo enorme, ma ero sul serio allo stremo delle forze, necessitavo di una pausa e di mangiare qualcosina.

<Sei fortunata! – Disse aprendo una scompartimento delle zainetto che si era portato dietro – Ho portato del cibo ahah Sapevo che ti saresti lamentata della fame, così mi sono portato avanti.> Esclamò con un’innocente sorriso, tirando fuori dei contenitori ermetici per il cibo.

Era poca roba, ovviamente non potevamo mangiare a sbaffo a quell’ora e soprattutto prima di riprendere a fare esercizio fisico, ma era davvero tutto buonissimo.

<Shownu sei fantastico… L’ha preparato tua mamma?> Domandai ingurgitando con gusto un po' di tutto.

Ero solita mangiare molto spesso il cibo preparato dalla madre di Shownu. A volte ci scambiavamo i cestini del pranzo oppure andavo direttamente da lui a pranzare, perciò ormai conoscevo la ottima cucina di casa sua.

Shownu annuì, dopodiché richiuse i vari scompartimenti e sorrise soddisfatto.

<Mi hai appena tolto il cibo da sotto il naso?> Domandai confusa, fissandolo e trattenendomi dal lanciarli le bacchette dritte dritte negli occhi.

<L’ho fatto?> Chiese lui sfoderando un sorrisetto maligno e scoppiando poi in una leggera risata. Corrucciai la fronte e scossi la testa, amareggiata e provando un forte dissenso nei suo confronti.

<Dai mangerai più tardi, è meglio non ingozzarsi> Disse poi, alzandosi e stiracchiandosi la schiena. Mi alzai anche io, annuii, poi iniziammo a incamminarci su per un sentiero che si inoltrava in una specie di boschetto.

<Shownu posso farti una domanda?> Borbottai mentre camminavamo l’uno al fianco dell’altra.

<Sì, tranquilla fa pure>

<Posso sapere come fai ad essere sempre così pacato e sorridente? Voglio dire… a me non riesce proprio, mi arrabbio per qualsiasi cosa!> Ammisi fissando i miei piedi.

All’improvviso lui si fermò, mi guardò dritto negli occhi e sospirò.

<Mi dispiace deluderti, ma non sono per niente pacato ahahah mi arrabbio pure io, dopotutto sono umano>

<… Ahh capisco. Beh non si è mai perfetti>

<Già, la perfezione non esiste> Mormorò ricominciando a camminare e appoggiando le mani sulla nuca, guardando il cielo con aria sognante.

Iniziavo a sentirmi in imbarazzo. Dal profondo della mia anima sentivo come il bisogno di rivelargli i miei sentimenti, di giocare a carte scoperte. Mi sentivo come se oggi fosse il giorno giusto per farlo… così ci provai.

<…Shownu> Dissi con voce flebile, sentendomi a poco a poco sempre più vulnerabile.

Lui voltò la testa nella mia direzione, aspettando che io parlassi, ignaro di ciò che avrei fatto.

Mi fermai e con me anche lui. Tirai un lungo sospiro e mi feci coraggio, strinsi i pugni e con fortissimo imbarazzo mi decisi e lo baciai.

Non riaprii gli occhi dopo averlo fatto, non li avrei aperti fino a che non sarei stata almeno 200 km più distante da lui. Corsi come una pazzoide fino a raggiungere una radura completamente desolata. Mi sedetti su una panchina da pic-nic e iniziai a maledirmi.

Rimasi lì seduta per una mezz’ora abbondante, poi sentii qualcuno sedersi al mio fianco e quando aprii gli occhi per controllare chi fosse, mi ritrovai gli occhietti curiosi di Shownu addosso.

<Minhee>

Appena pronunciò il mio nome sentii un forte calore divampare dentro di me, mi rannicchiai nuovamente e non risposi, sentendomi così in imbarazzo da non riuscire neanche a parlare.

Sentii dei movimenti attorno a me e all’improvviso sentii qualcuno tirarmi su da dietro. Mi ritrovai così a mo’ di sacco sulla spalla di Shownu.

<C-Cosa fai!> Esclamai strizzando gli occhi e iniziando a scalciare come una matta.

<Ah allora non hai perso la lingua> Disse lui, mettendomi giù e fermandomi prima che potessi scappare di nuovo.

<Minhee mi vuoi dire perché sei scappata in quel modo?>

<…>

<Minhee?>

Iniziò a chinarsi per cercare il mio sguardo e quando meno me lo aspettai mi afferrò per una mano, tirandomi con un leggero strattone più vicino a lui.

Mi guardo negli occhi con un velo di tenerezza per qualche secondo, sorrise, baciandomi poi dolcemente sulla fronte.

<Anche tu mi piaci Minhee, quindi ti prego, non scappare più>

Infine mi strinse fra le sue possenti e sicure braccia, facendomi sentire in quel momento come la persona più felice del mondo…

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