14 - the Jabberwock, with eyes of flame,

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In camera dei due fratelli non trovo granchè di interessante, ad eccezione di una strana collezione di peluche davvero inquietanti.

La camera del Dodo invece continua ad essere una miniera di sorprese.
È frugando nei cassetti della sua scrivania che trovo un foglio davvero interessante.
È pieno di appunti e progetti, riguardanti uno strano piano di vendetta.
Trovo anche una lista di nomi e mi sorprendo nel trovarvi in mezzo tutti i miei amici.
Hajime, Kazuto, Souchi e Keichi.
Poi c'è un'altra sfilza di nomi, appartenenti a persone che non conosco.
Un nome in particolare però cattura subito la mia attenzione.

"Satoshi-Alice".

Che significa?
Che ha due nomi, che è collegato a una ragazza chiamata davvero Alice o che...?

Scoppio a ridere, facendo cadere la busta dei biscotti per terra.
No dai, non può essere... Sul serio?
Mi ha preso il testimone prima che glielo passassi?
Se le cose stanno come credo, devo assolutamente trovare questo Satoshi e ringraziarlo di tutto cuore.
Mi ha proprio tolto un bel peso.

A questo punto mi viene un'idea.
È perfetto, o meglio, perfettamente imperfetto.

Ho appena realizzato che il Paese delle Meraviglie non è un posto fisso, o perlomeno, non lo è il nostro.
Prima era un circo, poi invece, da quanto ho capito leggendo questi fogli, è diventato un centro psichiatrico.
Il Paese delle Meraviglie si trova ovunque si trovino Alice e tutti gli altri.

Allora creerò un nuovo Paese delle Meraviglie.
Un Wonderland dove ci saremo tutti quanti.
Dalla nuova Alice ad Humpty Dumtpy.
Nessuno escluso.

Non vedo l'ora che mio padre arrivi per parlargli della mia idea.
Chissà se anche lui vorrà far parte del mio Wonderland. O meglio, chissà se faceva già parte di uno dei precedenti.

E con mia madre come farò?
Sarà ancora in prigione?
Se anche fosse, in qualche modo la libererò.

Ma perchè mio padre non poteva arrivare subito?
Non vedo l'ora di iniziare.

~

(Una settimana prima)

Blu... Nero... Rosso... Rosa... Viola...

Quale tinta dovrei prendere?

Le lenti a contatto non sono state un problema, ho preso quelle rosse senza pensarci due volte.
Ho sempre invidiato gli occhi del Mad Hatter, avrei tanto voluto averli come i suoi.

I fumogeni che ho sotto braccio invece li ho presi quasi senza pensarci, semplicemente ho pensato che mi sarebbero potuti tornare utili.

Ma ora torniamo a concentrarci sulla tinta per capelli...

Quella verde fluo dovrebbe andare bene, credo che faccia abbastanza Jabberwocky.

Ma è mentre sono in fila alla cassa che realizzo una cosa: non ho neanche uno yen in tasca.
Quei pochi che mi ha dato mio padre due giorni fa li ho spesi tutti con la colazione di questa mattina.

No, non può andare così.
Il mio piano non può venire intralciato ancora prima di iniziare da dei miseri milleottocento yen.

L'uscita non è lontana.
Se faccio una corsa dovrei riuscire a raggiungerla nel giro di due o tre secondi, prima che le persone intorno a me abbiano il tempo di capire cosa stia accadendo.

Senza pensarci due volte inizio a correre.

Sento qualcuno gridare alle mie spalle e affretto il passo.
Sono appena uscita, però, quando finisco addosso a qualcuno, che invece stava per entrare nel negozio.

In un primo momento rischiamo di inciampare e cadere entrambi a terra, ma presto recupero l'equilibrio e gli poggio una mano sulla spalla per aiutarlo a fare lo stesso.

Lo guardo in viso per un istante e non credo ai miei occhi.
Capelli biondi, occhi ocra, diciassette anni e sopracciglia aggrottate.
È lui, non c'è alcun dubbio.
Mio padre mi ha fatto vedere delle sue foto quando mi ha rivelato che siamo cugini, essendo figlio della sorella di mia madre.

- Alice! Che fortuna incontrarti! -

Esclamo mentre lui strabuzza gli occhi.

Ma non gli do il tempo di realizzare cosa stia accadendo, che gli metto la tinta verde fluo tra le mani e gli grido di mettersi a correre.

Un po' perchè l'ho chiamato Alice, un po' perchè ci sono due uomini che si stanno dirigendo di corsa verso di noi e un po' per il tono concitato della mia voce, Alice afferra la mia mano e così iniziamo a correre.

Ci prenderanno.
Questo è poco ma sicuro.
Però intanto ho trovato Alice senza alcun problema e già questo è un bel passo avanti.

Ho passato gli ultimi mesi a rimettermi in pari con gli otto anni sprecati a causa del coma.
Cos'è successo, dove si trovano tutti (sia quelli appartenenti al primo che al secondo Wonderland), chi si è aggiunto nel frattempo e via dicendo...

Prevedevo di metterci almeno un settimana per trovare l'occasione per parlare da sola con Alice e riuscire a convincerlo ad aiutarmi nella mia impresa, invece ecco che è già qui accanto a me.

Ora il mio piano è ufficialmente iniziato.

The JabberwockyWhere stories live. Discover now