Capitolo 2

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Tra i vari incitamenti cercai un posto dove rimanere al sicuro fuori dalla folla, non avevo la minima voglia di assistere a tutta l'atrocità che di  sicuro ci sarebbe stata. Non sopportavo le persone che si buttavano nelle risse o che comunque usassero la violenza, quindi la mia propensione a guardare lo show non era delle più vivaci.

Adocchiato uno spazio vicino a quella che sembrava essere una porta di servizio, mi ci appoggiai accanto, capendo che comunque avrei trovato di sicuro meno gente agli estremi.. tutti erano accalcati al centro, impazienti di godersi l'incontro dalla prima fila.

Non potevo lamentarmi, da qui riuscivo a vedere abbastanza bene e non rischiavo nemmeno di prendermi qualche gomitata per capire l'andamento del match. Non che avessi la certezza che da qui lo avrei compreso, ma speravo in una presentazione prima che il tutto sarebbe iniziato, almeno per sapere chi dei due fosse lo Styles su cui avevo puntato.

Aspettavo sempre più nervosa l'inizio, non vedevo l'ora di andare via da questo posto e ogni minuto che passava sembrava interminabile. Girai il polso l'ennesima volta per controllare l'orario, ed erano passati si e no dieci minuti da quando ero qui dentro, ma sembrava un'infinità.

«Ehi, bellissima» Udii vicino, e alzando subito lo sguardo mi accorsi di un uomo che avanzava verso di me. Ingoiai il groppo in gola che avevo da un po', e dopo avergli dato una rapida occhiata, che servì decisamente a farmelo inquadrare come persona da evitare, distolsi lo sguardo.

«Che ci fa un fiorellino come te in un posto come questo?» Mi chiese affiancandomi al muro, mentre l'alito pieno di scotch mi arrivava dritto al naso.

Sospirai lievemente e premetti le mie labbra per impedirmi di rispondere in maniera sgarbata, cosa che mi avrebbe portato nei guai. Continuavo a guardarmi intorno, sperando capisse che non avevo intenzione di dargli corda e che volevo si spostasse da qui, sentivo il suo fiato addosso e mi metteva a disagio.

«Fai la misteriosa, piccola?» Ghignò alzando una mano nella mia direzione.

Mi spostai subito, e lo guardai negli occhi arrossati e lucidi, che presero subito un' espressione contrariata alla mia reazione.

«Sai.. potrei mostrarti qualcosa di più interessante di questo sudicio incontro..» Disse con sorriso lascivo, ritentando e trascinando sul muro l'avambraccio che aveva appoggiato all'altezza della testa.

Avevo avuto la sfortuna di ritrovarmi già in momenti simili durante questo viaggio. Andavo in giro da sola tutto il tempo e più passavo da una città all'altra e più la gente che incontravo era sfacciata e meno delicata. Non avevo un carattere molto forte, ero piuttosto accondiscendente e insicura, odiavo trovarmi in determinate situazioni.

«Non mi interessa, grazie lo stesso.» Mormorai, guardando la folla. Se ce ne fosse stato bisogno avrei trovato qualcuno che mi avrebbe aiutata qui dentro?

Evidentemente non contento del mio rifiuto, si impettì e mi rivolse un'occhiata arrabbiata, pronto forse a ribattere o avvicinarsi ancora. Con un gesto avventato mi afferrò le braccia e mi portò davanti al suo viso.

«Forse non sai come vanno le cose qui.. ho provato con le buone e credimi ti è stato concesso un privilegio, quindi non pensare di fare la prima donna! Ora vieni con me, e senza fiatare.» Sibilò all'orecchio. Freddata da quelle parole, non seppi che cosa rispondere per uscire bene dalla situazione, quindi iniziai a divincolarmi.

Con mia grande sorpresa non dovetti lottare molto, se non per niente, che mi lasciò subito, come se scottato, addirittura spingendomi via da lui. Confusa lo guardai per notare che i suoi occhi non erano diretto a me, ma alle mie spalle.

Un'espressione che potrei definire di paura cresceva sul suo volto, e girandomi vidi un ragazzo che lo stava fissando.

Vicinissimo, sentivo il calore che emanava da quello che poi mi accorsi era il suo torso nudo e tatuato. Pettorali sodi, addominali scolpiti e bicipiti muscolosi sembravano saltarmi prepotentemente agli occhi. Deglutii per quella che era la centesima volta stasera, e dopo che riuscii a staccare gli occhi dal suo corpo, puntai il mio sguardo sul suo volto. 

Cinnamon Falls || h.s.Donde viven las historias. Descúbrelo ahora