12 - and stood awhile in thought.

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Ma a quel punto, contro ogni sua aspettativa, Lion anzichè infuriarsi e intimare loro di filare subito a letto, scoppiò in una fragorosa risata.

- Mi raccomando, tornate in tempo per la colazione e state attenti a non importunare gli sconosciuti! -

Esclamò mentre apriva loro la porta.

- È... Una trappola per caso? -

Chiese Takeshi, osservando interdetto prima l'uomo e poi l'uscita.

- Certo che no! - Rise il Jabberwocky, prima di prendere per mano il Dodo e il Cheshire Cat e trascinarli via. - Vi siete già dimenticati che Lion faceva parte del primo Wonderland? Quindi spiegatemi perchè dovrebbe essere meno pazzo di noi! -

E fu con questa affermazione alquanto discutibile che i quattro uscirono di casa.
Per andare dove?
Nella prigione dov'era stata chiusa la zia di Satoshi, Yayoi.

~

- Eppure gliel'avevo detto di non fare nulla finchè non fossimo arrivati tutti! - Borbottava il Jabberwocky tra sè e sè mentre a passi svelti attraversava la strada con gli altri tre al seguito. - Se ha osato anche solo torcerle un capello, mi sentirà! -

- È molto lontana la prigione? -

Chiese il Cheshire Cat affiancandoglisi.

- No, si trova a solo tre o quattro isolati da qui. È per questo che sono preoccupato... Probabilmente Satoshi è già arrivato lì. -

- Ma non è possibile che sia riuscito a entrare, no? - Replicò Takeshi, affrettando il passo per raggiungere i due. - È pur sempre una prigione, ci saranno un'infinità di guardie! -

- Ti ricordo che è già riuscito a scappare una volta. Ed entrare è molto più semplice di uscire. -

- Ma noi come faremo ad entrare? - Chiese Hajime. - Hai un piano? -

- Una specie. - Rispose il diciannovenne con un'alzata di spalle. - Più che altro diciamo che ho un alleato lì dentro. Solo che avevamo progettato la fuga per la settimana prossima, la Mouse sarebbe dovuta essere l'ultima a venire recuperata, invece ora sarà una dei primi! -

E nel mentre che discutevano, ecco che erano già arrivati di fronte all'alto muro di cemento che circondava la prigione, sormontato da un intrico di filo spinato elettrizzato. Scavalcarlo era sicuramente fuori questione.
Così in silenzio i quattro lo aggirarono, arrivando dalla parte opposta rispetto a dove si trovava il cancello d'ingresso.
A quel punto il Jabberwocky prese il suo cellulare e mandò un messaggio al suo "alleato infiltrato".

Neanche cinque minuti dopo si udì un cigolio e una piccola sezione del muro di cemento ruotò, mostrando così la presenza di una porta segreta, dalla quale si affacciò un uomo sulla quarantina, una delle guardie considerando la divisa che aveva addosso.

Aveva i capelli spettinati e biondo scuro, mentre i piccoli occhi chiari erano nascosti dalle spesse lenti degli occhiali dalla montatura nera.
Sembrava essere molto affaticato, con quelle borse scure sotto gli occhi e quella rada barba non curata sul mento e sulle gote, ma alla vista dei ragazzi sgranò gli occhi, riprendendosi all'istante.

Senza pensarci, preso dal panico Hajime afferrò Takeshi e Ren per mano e stava per gridare loro di mettersi subito a correre, quando il Jabberwocky si avvicinò di corsa alla guardia, saltandogli addosso di slancio e gettandogli le braccia al collo, gridando in tono entusiasta...

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