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È il cinque Giugno, ed il sette ci sarebbe stato il saggio.
Ieri abbiamo fatto le prime prove, e a parte delle piccole correzioni della Rosyl, è andata bene.
Oggi avremmo fatto la prova generale per tutto il giorno, è così sarebbe stato anche domani.
Un SMS dal mio telefono mi portò fuori dai miei pensieri:

Grandi notizie tesoro, ho trovato un volo per venire! Partirò stasera e domani mattina sarò già lì. Verrò senz'altro a vederti, e ho portato con me una sorpresa che sono sicura ti piacerà. A presto, mami.

Ogni volta che mi scrive è come se l'avessi qui, accanto a me.
Le risposi al messaggio e poi andai in teatro.
Le prove furono come quelle di ieri, a parte qualche occhiataccia da parte di Melissa, ma non me ne importava più di tanto.
All'uscita io e Wendy ci pianificando perfettamente la giornata di domani, per non avere nessun tipo di imprevisto.
Dopo cena, rientrate in camera, ci preparammo già il borsone con tutto dentro. Lo controllai per minimo 10 volte: costumi, mezze, punte, calze, cibo, acqua, forcine in più, asciugamano...
Spero vivamente che ci sia tutto.
Alla fine andai a dormire, pensando al gran giorno mi aspettava domani.

Per la prima volta fui contenta di svegliarmi, nonostante il rumore odioso della sveglia...
"Wendy sveglia dobbiamo prepararci" le dissi.
Wendy controllò il telefono e disse:
"Mancano 9 ore!"
Erano le 7 del mattino e il saggio iniziava alle 16:00.
"Dobbiamo prepararci, fare colazione, andare lì e provare, provare, provare e provare" dissi.
"Eh va bene". Io iniziai a farmi i capelli, ma l'acconciatura era particolarmente difficile così chiesi aiuti a Wendy.
"Parrucchiera Braver al suo servizio!"
Ridemmo entrambe ma non più di tanto, perché adesso dovevamo concentrarci.
Mentre lei mi pettinava, io mi truccai. Era un trucco simile ad uno dei miei tanti saggi, quindi andai veloce.
"Già finito? Boia quanto sei stata veloce! Ti dispiacerebbe truccare me dopo?" chiese.
"Truccatrice Marlines al suo servizio" dissi imitandola.
Poco dopo Wendy finì ed io truccai lei, mentre si faceva i capelli.
Alle otto e mezza eravamo vestite, truccate e pettinate.
Immediatamente dopo andammo a fare colazione e, ci rendemmo conto che eravamo le prime.
"Siamo in anticipo, di tanto..." disse Wendy.
"Meglio così, detesto arrivare in
ritardo".
"Ma va? Non l'avevo capito sai..."
Abozzammo entrambe un sorriso, e tra cornetti, e fette biscottate si erano già fatte le nove.
"Okay adesso su a lavarsi i denti, prendere i borsoni, poi teatro".
"Agli ordini" rispose.
E così fu.
Arrivate in teatro vidi solo la Patch.
"Ah siete in anticipo ragazze..." disse.
"Già, noi andiamo ai camerini" rispose Wendy.
"Dopo se volete fare una prova-spazio, fatela pure" disse la Patch.
La ringraziammo e andammo ai camerini. Posai la mia roba accanto a quella di Wendy, e mi portai dietro mezze e punte.
Facemmo entrambe le prove spazio, e a vedere Wendy, rimasi stupita. Aveva una leggerezza quando saltava, un espressione adatta, una postura lineare, ma soprattutto, trasmetteva emozioni.

Un'oretta dopo di noi arrivarono anche gli altri ballerini, e in poco fu colmo di danzatori...
per fortuna che avevamo già provato!
Tra le prove degli altri ballerini, il mio stretching, e il pranzo, si fecero le 15:00.
Vidi il sipario chiudersi, vidi scomparire la platea, che presto sarebbe stata colma di gente.
Io mi misi il costume e insieme a Tommy andammo a prepararci in palco. Un ragazzo aiutò Tommy a portare dentro il pianoforte e una volta posizionato, lui andò a sedersi e io mi preparai dietro alle quinte. I nostri sguardi si incrociarono, e nei suoi occhi scrutai un 'buona fortuna'.
Io feci il mio ingresso e vidi il sipario aprirsi, gli applausi, il pubblico, sentii il mio cuore dimenarsi, per qualcosa di bello, per qualcosa che stavo per fare.
Partii, con la sequenza che sapevo e rifacevo da mesi, con la sequenza che mi ha emozionato.
E adesso toccava a me emozionare, attraverso i passi, attraverso ogni minimo movimento, spostamento, salto...
Il mio corpo era come ipnotizzato dalle melodie di Tommy e così anch'io. Fino all'ultima nota, cercai di ballare, per emozionarmi e per emozionare perché io sono una ballerina.
Arrivò l'ultimo nota, e con essa anche la fine del mio pezzo. Udii gli applausi, che a mio parere erano la musica più bella. E su quelle bellissime note, io mi inchinai, sorridendo.
Dopodiché mi posizionai per il mio assolo, pronta per brillare, pronta per danzare.
Ogni movimento di quella coreografia rappresentava un pezzettino della mia vita: un successo, una delusione, felicità, tristezza. Volevo far arrivare al pubblico sensazioni, che le parole non sarebbero riuscite ad esprimere.
Emozioni, provavo questo quando ballavo, ed è questo che sto provando in questo momento, davanti a tutte queste persone.
E ancora l'inchino, davanti ad un pubblico immenso, meraviglioso.
Uscita dalla quinta vidi Wendy pronta in quinta e andai a dirgli 'in bocca al lupo'.
Finalmente trovai Tommy, che si stava sistemando la camicia.
Lo abbracciai, instintivamente.
"Sei stata fantastica" mi sussurrò.
"Anche tu" risposi con il batticuore.
Dopo essermi sciolta dall'abbraccio gli sorrisi e andai a guardare la fine del pezzo di Wendy.
Appena uscita la abbracciai forte, le sorrisi poi andai a prepararmi in quinta con le mie punte addosso, per concludere questo saggio.
Gli applausi della performance precedente alla mia mi riportarono sulla terra.
Entrai e mi posizionai, in attesa della musica.
Quest'ultima partì e il mio corpo fu coinvolto in quella dolce melodia, che mi fece quasi volare. Mi sentivo leggera, sentivo di avere il pieno controllo del mio corpo nonostante le punte. Ero un colibrì che con i suoi mille battiti al minuti si muoveva in maniera leggiadra per i pollinate I fiori.
Finito, venne di nuovo la mia musica preferita che mi accompagnò nel saluto.
Era tutto finito, e la danza, la mia danza ha trionfato, di nuovo.
Tornata dietro alle quinte mi riunii agli altri ballerini che mi aspettavano per gli applausi finali.
Ci prendemmo tutti per mano, come una squadra, a raccogliere gli applausi del pubblico.
Non so descrivere come ci si sente, ma augurerei a chiunque di sentirsi come io mi sento io adesso.
Finito il tutto, ancora con il cuore che batteva all'impazzata, mi cambiai e uscii dal teatro in cerca di mia madre.

Mi feci spazio tra la gente con le spalle, dato che le mani erano impegnate tra borsone e porta-abiti.
Finalmente la vidi, e le andai in contro.
"Oh tesoro, sei stata fantastica, mi sei mancata tantissimo, non vedevo l'ora di vederti, oh piccola mia"...
Mamma.
Mi strinsi ancora di più a lei, alla persona che mi ha dato la vita, alla persona che mi ha aiutata a coltivare il mio sogno, a mia madre.
"Ho una sorpresa per te" disse sciogliendomi dall'abbraccio.
Passò un secondo prima di vedere...
papà.
"Papà..." dissi tra le lacrime.
Mollai tutto ciò che avevo in mani per andargli in contro. Gli corsi in braccio e mi resi conto di quanto mi mancava, quell'abbraccio, così fraterno, l'abbraccio di mio papà.
"Mi sei mancata polpettina, mi sei mancata tanto".
Udendo quelle parole lo strinsi ancora più forte a me... Dio quanto mi era mancato.
"Mamma ma come..." borbottai.
Non capivo: i miei è da anni che non si vedono e pensavo che non si sarebbero più rivisti.
"In realtà devi ringraziare Wendy" disse mia madre.
Wendy?! Che sta succedendo qui?
"Beh questo è quella che succede quando lasci il telefono senza password" disse Wendy.
Che cosa?? Wendy avrebbe chiamato mia madre per dirgli di portare anche mio padre? Ma che...
Invece di chiederle spiegazioni, la abbracciai.
"Io non... grazie". Non immaginavo che avrebbe fatto una cosa così importante per me.
"Wendy io mi sento in debito, non ho fatto niente per te, invece tu mi hai ridato mio padre..."
"Tu mi hai dato qualcosa di ben più importante: mi hai dato me stessa. Me l'hai fatta ritrovare, e fidati, è solo merito tuo."
Questa giornata è stata magnifica: la danza, la mia famiglia, gli amici, Tommaso... tutto straordinario.
Ma domani era un altro giorno, senza la mia famiglia.
Solo la danza.
E si, io sono una ballerina, anzi
Un'anima ballerina.

 Dancer SoulWhere stories live. Discover now