6 - The jaws that bite, the claws that catch!

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- Che succede? - Chiese Souchi, seduto a gambe incrociate al centro del suo letto, sollevando lo sguardo dal libro che stava leggendo. Sgranò leggermente gli occhi dalla sorpresa alla vista della ragazzina. - Oh, ciao Akane. Che ci fai qui oggi? -

Fino a solo poco tempo prima la Dormouse avrebbe esultato e sarebbe corsa senza alcuna esitazione ad abbracciare Tweedledum con le lacrime agli occhi, essendo stato il primo ad aver notato quanto fosse strano il fatto che lei fosse lì benchè non fosse domenica.
In quel momento però c'era ben altro nella mente della mora.

- Piuttosto, cosa ci fai tu qui? - Replicò allora incrociando le braccia al petto. - Perchè hai cambiato stanza? E dov'è Keichi? -

- Non te l'hanno detto? -

Ribattè Souchi, rivolgendo un'occhiata interrogativo verso Shun e Kazuto, per poi chinare leggermente lo sguardo verso il basso.

La Dormouse gli si avvicinò allora di qualche passo e solo in quel momento si accorse di quanto i suoi occhi fossero rossi, completamente iniettati di sangue, neanche stesse indossando le lenti a contatto come il Jabberwocky (e anche come il Mad Hatter, benchè quest'ultimo si ostinasse da sempre a sostenere che quello fosse il colore naturale dei suoi occhi).

- Non stiamo più insieme. - Rispose il quindicenne con una scrollata di spalle. - Ora Keichi ha la camera dall'altra parte del corridoio. -

- Ma perchè? - Continuò ad insistere lei, a dir poco incredula. - Cos'è successo? -

- Vi hanno scoperti, non è vero? -

Proruppe a quel punto il Jabberwocky facendo finalmente il suo ingresso nella stanza.

Tweedledum sussultò e assottigliò lo sguardo nel vederlo: non l'aveva notato prima, dato che fino a quel momento era rimasto ad osservare la scena in silenzio dal corridoio.

- Chi sei? -

- Il Jabberwocky, ma adesso non importa. - Rispose frettolosamente il diciannovenne, alzando lo sguardo al cielo come se si stesse chiedendo quante altre volte avrebbe dovuto presentarsi ancora. - Piuttosto, rispondi alla mia domanda: vi hanno scoperti? -

- Ma tu come fai a sapere che noi... - Quindi, nel vedersi quegli occhi vermigli puntati contro, Souchi si fermò di colpo, distolse lo sguardo e sospirò, annuendo lievemente con il capo. - Sì, ci hanno scoperti. -

- E per questo hanno deciso di mettervi in stanze separate? - Sbuffò il ragazzo. - Per quanto tempo? -

- Per... Per sempre, immagino. - Rispose Tweedledum con un'alzata di spalle. - E per ancora altre due settimane abbiamo anche il divieto di uscire dalle nostre stanze. -

- Ma questo è ridicolo! - Sbottò il Jabberwocky facendo sussultare il minore. - Per fortuna che tra tre giorni ce ne andiamo... -

- Cosa? -

Ribattè Souchi sgranando gli occhi dalla sorpresa.

- Sì, hai sentito bene, ti conviene iniziare a fare le valigie, se ce le hai. - Annuì il ragazzo, per poi voltarsi e dirigersi verso l'uscita. - Vado a dare l'annuncio anche a Tweedledee. -

E a passo svelto iniziò a percorrere il lungo corridoio, finché non scomparve dalla vista dei quattro.

- Ma qualcuno l'ha capito cosa cavolo ha in mente? -

Chiese d'un tratto Shun, rompendo il silenzio.

- Ha parlato di una sorta di riunione di gruppo, ma secondo me non lo sa neanche lui cosa sta facendo. -

Rispose Kazuto con un'alzata di spalle.

- Probabile. - Concordò Akane. - Però... Non vedo l'ora di scoprirlo. -

~


- I dottori di quest'ospedale sono spaventosi. Altro che cura, quelli ti fanno il lavaggio del cervello! -

Esclamò il Jabberwocky prima di tirare giù la mascherina e iniziare ad abbuffarsi.

- Neanche una giornata passata qui e già l'hai capito... Notevole. -

Commentò Kazuto, seduto accanto a lui al tavolo della mensa.

- Non mi pare che oggi tu li abbia incontrati. -

Replicò però Shun.

- Infatti non lo dico per me. - Ribattè il diciannovenne. - Ma per Tweedledee. Mi ha detto delle cose assurde, non ci posso credere che si senta in colpa. Come se fosse colpa loro se sono fratelli... Questo è proprio ridicolo! -

- Oh, giusto. Prima sei andato a parlarci... -

Sospirò Usaro, seduto esattamente di fronte al maggiore.

- Vederlo mi fa venire voglia di prenderlo a pugni. - Aggiunse Shinzou, afferrando il cucchiaio con una foga che fece tremare tutti i presenti, i quali non poterono fare altro che rallegrarsi del fatto che non si trattasse invece di un coltello. - Prima lui e poi tutti i medici che sono andati a trovarlo da martedì scorso in poi. - Concluse, pronunciando la parola "medici" come se fosse una parolaccia della peggior specie.

- Ma presto ce ne andremo, no? - Si intromise Haku. - Ci riprenderemo Satoshi e allora tornerà tutto come prima... Insomma, più o meno. -

- Io non ho ancora capito cos'hai intenzione di fare. - Aggiunse Sora. - Insomma, tra tre giorni usciamo da qui, ma poi? Siamo in tanti, di sicuro ci troveranno subito. Non avremo il tempo di raggiungere il prossimo isolato che ci ritroveremo di nuovo qui. -

- Visione? -

Chiese subito Shun voltandosi di scatto verso il maggiore.

- Per l'ultima volta... - Sospirò il Caterpillar alzando gli occhi al cielo. - Non c'è bisogno di avere una visione per sapere una cosa del genere. -

- Tranquilli. - Sorrise però il Jabberwocky, affatto preoccupato. - Ho un piano, vedrete che andrà tutto bene. -

- E in cosa consiste esattamente questo piano? -

Chiese Kazuto.

- Lo saprete tra tre giorni. -

Ribattè però l'altro, continuando a sorridere.

Quindi i dieci ripresero a mangiare in silenzio.
Fin troppo silenzio.
Sia le reginette, che il Withe Rabbit, il Caterpillar, il Mad Hatter e il March Hare se ne resero conto e si ritrovarono durante il corso della cena a sollevare più volte lo sguardo dal proprio piatto e guardarsi intorno, per assicurarsi che non mancasse nessuno (senza considerare ovviamente i gemelli e la Dormouse, andata via con le madri un'ora prima).
Eppure c'erano proprio tutti.
Solo che tre di loro non avevano ancora aperto bocca, nè sembravano intenzionati a farlo.

Ma se per quanto riguardava Hajime, ormai i sei avessero loro malgrado imparato a farci l'abitudine, lo stesso non valeva per per Ren e Takeshi, anch'essi inspiegabilmente in silenzio e con lo sguardo chino sui piatti.

In particolare, si resero ben presto conto i presenti, era Ren quello ad avere davvero un'aria distrutta.

Ma quale poteva essere la causa?
E perchè (ma questo se lo chiese solo Haku, seduta proprio di fianco a lui) in quel momento sotto il tavolo stava letteralmente stritolando la mano di Takeshi?

Quasi temesse che potesse scomparire da un momento all'altro...

The JabberwockyWhere stories live. Discover now