Parte 2

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"Devi farlo proprio ora?"

Liam sogghignò dal pavimento. Si spinse indietro fino a quasi toccare il pavimento con la schiena, e poi si ri-spinse in avanti, piegandosi verso le ginocchia, tenendo i piedi piantati fermamente al pavimento. Non doveva, visto che tutti gli atleti della scuola avevano accesso alla palestra 24 ore su 24. Semplicemente gli piaceva infastidire Zayn.

O per lo meno, Zayn era quasi sicuro che questo fosse il motivo per cui Liam lo faceva. Forse non ogni singola cosa che faceva Liam era fatta apposta per far ribollire il sangue di Zayn, ma lo faceva in ogni caso. E in più lo distraeva. Zayn stava provando a scrivere il suo saggio così da poter passare il resto della serata a guardare la televisione sul suo computer. Ma Liam grugniva e sudava e respirava pesantemente e Zayn non riusciva a concentrarsi per copiare le parole dal foglio al computer con Liam impegnato a fare tutto quel casino.

Stava per rinunciare quando improvvisamente qualcuno bussò alla porta. Zayn si girò, con le dita sospese sulla tastiera, e Liam urlò "Avanti!" mentre continuava a fare i suoi addominali, il che ammettiamolo, era notevole, dal momento in cui Zayn immaginava che probabilmente lui sarebbe stato troppo impegnato ad ansimare per parlare se fosse stato al posto di Liam. E' anche vero che Liam era estremamente in forma, il che era probabilmente una buona cosa perché, seriamente, non è che avesse molto da offrire oltre al suo corpo.

La porta si aprì, e Louis entrò nella stanza, vestito diversamente da come Zayn l'aveva visto per tutta la settimana. Questo è quello che faceva Louis. Tra lunedì venerdì, si rifiutava di radersi, faceva a malapena la doccia, e girava sempre con gli stessi pantaloni per giorni con i capelli spettinai ficcati sotto a un cappellino. Ma poi, il venerdì sera, si radeva e si acconciava i capelli e si cambiava i vestiti indossando camice perfettamente stirate e jeans stretti, passando da barbone a ragazzo della porta accanto nel giro di un paio di ore.

"hey," disse Zayn. "Che c'è?"

Louis chiuse la porta dietro di sé e scavalcò Liam per raggiungere il letto di Zayn. "Sono venuto a salvarti dal mondo accademico. Ho pensato che ti servisse una pausa, e so che non la prenderesti da solo, quindi datti una mossa. Finisci quello che stai facendo e preparati. Usciamo!"

Liam sbuffò dal pavimento, Zayn lo ignorò. "Usciamo dove?" chiese.

"C'è una festa" rispose Louis.

"Io non vado alle feste" puntualizzò Zayn. Non ci trovava nulla di interessante, ad essere onesti. L'ultima volta che ci era andato aveva perso Louis e Harry tra la folla, qualcuno gli aveva rovesciato addosso della birra e aveva passato il resto della serata in un angolo, pregando che i suoi amici arrivassero a salvarlo. O sperando che qualcuno provasse a parlare con lui, ma tutti lo ignoravano, come sempre.

"Perchè non sei mai invitato", lo derise Liam. Aveva iniziato a fare gli addominali ora, su una mano sola. esibizionista.

"Bè stasera è stato invitato", sibilò Louis e poi si girò verso Zayn. "Ignora gli effetti collaterali degli steroidi sul tuo pavimento. Vieni con noi. Harry vuole che tu venga, e nessuno può dire di no a Harry."

Zayn alzò gli occhi al cielo. Non voleva essere il solo a non andare . Non voleva passare il giorno seguente in sala comune ad ascoltare Louis borbottare a proposito della sua sbronza e Harry raccontare delle loro divertentissime avventure da ubriachi. "A casa all'una al massimo?" contrattò.

"Promesso" Rispose Louis, con la mano destra sul cuore "croce sul cuore"

Zayn salvò il documento sul computer e lo spense. Il piede di Liam sbucò davanti a lui nel momento in cui si stava dirigendo all'armadio, ma lo vide prima di inciampare, così gli diede un calcio deciso alla tibia e disse "Oh, scusa, non volevo."

Not happening.Where stories live. Discover now