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Suona la sveglia.

Io mi rimetto a dormire per rimanere a riposare altri 5 minuti.

Passano 10 minuti.

Mia madre viene a rompere e mi alzo dal letto per andare a lavoraccio.

Mi preparo in dieci minuti e esco.

Mi dirigo verso la stazione e poi lì aspetto il treno.

Prendo il treno e mi siedo.

Osservo dalla finestra case, alberi e appartamenti allontanarsi rapidamente.

Io da piccolo pensavo si movessero sul serio, per fortuna che ora non lo penso perché mi prenderebbero tutti per pazzo.

Smetto di guardare fuori e inizio a osservare le persone del treno.

C'è chi legge e mi chiedo come facciano perché io un libro non lo aprirei neanche se mi supplicassero.

Vedo anche esseri che come me hanno le cuffiette nelle orecchie, c'è chi parla e chi invece si riposa.

Poi c'è chi gioca col telefono e chi muto come un mimo guarda fuori dal finestrino.

Dopo tante mie occhiate curiose arrivo finalmente a destinazione.

Entro nel mio lavoro ed è il mio primo giorno.

Mi accoglie Mariagrazia cioè la capa.

Ci troviamo al pianterreno dove c'è pure la sala pranzo, la sala riunioni e i bagni.

Prendiamo il lift per salire al primo piano.

"Su questo piano lavorerai tu!"

Sui muri del corridoio mi ritrovo diverse porte.

La prima è l'ufficio di Mariagrazia e poi a seguire c'è quello dei degli altri due capi ma meno importanti di Mariagrazia.

Me li presenta entrambi.

"Piacere mi chiamo Rita"

"Piacere Filiberto"

Che nomi di merda che hanno, ovviamente sorrido e non dico nulla.

Poi mi mostrano i tre uffici in cui ci sono molti giovani. Sei per ufficio.

Entriamo prima nel ufficio A dove lavorerò io e dove ci sono dei ragazzi di nome:

Gianluca, Stefano, Ilaria, Ettore e Emma.

Poi andiamo nel ufficio B composto da Natascia, Elvis, Andrea, Federico, Mattia e Angelo.

Nel ufficio C invece mi presentano Mario, Margherita, Stefania, Giorgia, Laura e Isidora.

Mario è l'unico maschio nell'ufficio, beato tra le donne.

Vado nell'ufficio A (cioè il mio), mi siedo al mio posto e accendo il computer.

Tutti e cinque si girano verso di me e mi guardano.

Lo so che sono nuovo ma perché mi osservano.

Non hanno mai visto un essere umano? AHAHAH.

Rita è venuta portandomi un lavoro da fare.

Devo fare una ricerca su dei clienti.

Io già non ho voglia di lavorare.

Sento già la mancanza di instagram e di snapchat.

Forse posso sia lavorare che usare i social.

Però non mi devo far scoprire!

Tiro fuori il telefono e guardo instagram.

Alfredo calciatore⚽️Where stories live. Discover now