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Ero indeciso se prenderle e ci ho pensato su alcuni minuti.
Loro due mi hanno consigliato di no.
"Non vorrei che poi scapassero, poverini mi farebbero pena". Ha detto Ste
"Infatti meglio che non li compri".
Beh in effetti avevano ragione.
Sarebbe veramente triste se scapassero e il gatto del vicino li uccidesse.
Mi metterei sicuramente a piangere e starei male per settimane e mesi.
Forse meglio evitare.
"Povere cavallette, farebbero una brutta fine con me".
"Beh in effetti" ridendo ha aggiunto Mario.
"Seriamente Alfredo, sono animali con cui bisogna avere una grande responsabilità. Se no si rischia di perderli".
"Infondo sono una famiglia, e non vorrei causare un genocidio"

Okay si sono rimessi a ridere.
Si magari l'ho sparata un po' grossa.
Forse la parola "genocidio" è un po' estrema.

"Hey ci sono altri animali interessanti?" Ho chiesto incuriosito.
Ma ero anche avvolto da un misto di tristezza, mi dispiaceva abbandonare le cavallette.

Mario ha mostrato delle grandi scatole di vetro.
Io e Ste ci siamo avvicinati per vedere quali animali fossero.
C'era uno scorpione, un ragno nero gigante e peloso e poi un granchio. Ognuno era nella sua casetta.
"Okay questi sono animali pericolosi e velenosi".
Mario spiegava conoscendo il negozio.
"Oddio a me fanno paura, mi allontano. Ho l'ansia di rompere il vetro per sbaglio."

Anch'io avevo paura come Stefano.
L'unica differenza era che ero molto curioso da voler ammirare per bene ogni particolare.

" Ma chi ha così tanto coraggio da comprare il ragno o lo scorpione?" Si è chiesto Stefano.
"Di certo non io" ho aggiunto disagiato.

"Beh a me piacerebbe avere lo scorpione, sembra carino".

Io e Ste ci siamo guardati increduli e con gli occhi spalancati.
"Dici sul serio?" Abbiamo chiesto girando contemporaneamente la testa verso di lui.

"Ma si, che c'è di male. Sono davvero belli".

"Belli e dannati" ho detto morsicandomi il labbro.

"Guarda che bisogna fare attenzione perché se ti punge ti avvelena. Quindi non è facile gestirli".

"Mario tu sei pazzo".
"Vero Stefano ha ragione, mi fai paura".

"E pensare che il loro morso può uccidere; In Italia non esiste l'antidoto poiché questa specie di scorpione è diffusa solo in alcune zone dell'Africa".

"E come lo sai?" Ho chiesto a Mario terrorizzato.
"Me l'ha detto il proprietario del negozio, l'ultima volta gli chiesi informazioni".
"Ah che informazioni da incubo" ha detto Stefano con un mezzo sorriso.
Io mi sono messo a ridacchiare.

"Beh se sei prudente non ti capita nulla". Ha detto Mario con tono molto pacato.
Non so dove la trova tutta sta tranquillità.
È assurdo che lui non ne sia terrorizzato.

È passata una madre con un bambino di circa sei anni.
"Guarda Fabietto, questo animale è molto pericoloso!"
"Perché mammina?"
"Può farti molto male".
"Quindi è cattivo?"
"Eh abbastanza".
"Allora mammina torniamo a guardare le tartarughine".

E finalmente se ne sono andati.
Io mi sono avvicinato alle due scatole con su il ragno e lo scorpione.
Ho iniziato a imitare il bambino di prima toccando i vetri:
"Mammina cos'è questo? E questo?"
Pensavo di essere divertente e di far ridere.

Stefano d'istinto si è subito allontano.
Io ridevo e continuavo a ripetere con la vocina da bimbo.
Finché per sbaglio non ho fatto cadere entrambe le scattole.
Si sono rotte e io ho fatto un salto gigantesco.
Mi sono messo a urlare e piangere.
Sono scappato via.
Ero terrorizzato.
Mario e Stefano non si trovavano più e probabilmente sono scappati. Io mi sono messo a strillare e ho anche spaventato il bambino nel corridoio con la mamma.
Si è messo a piangere e la madre l'ha portato fuori dal negozio.
All'altoparlante del negozio hanno iniziato a dire:
"Attenzione c'è un emergenza, uno scorpione e un ragno velenoso sono in giro per il negozio".

La gente è andata nel panico e l'atmosfera era tesa.
Io stavo tremando ed ero in lacrime.
Avevo paura di ritrovarmi lo scorpione dietro.
Se mi punge muoio.

Alfredo calciatore⚽️Where stories live. Discover now