12.

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Dopo che Filiberto ha raccontato, Mariagrazia ha deciso farmi rimanere mezz'ora di più a lavoro.
Per fortuna nulla di così scandaloso, sono anche fortunato che stasera non ho calcio.
Oltre a ciò mi ha detto che se faccio troppi casini rischio di essere licenziato come quel ragazzo di cui ho già sentito parlare.
Dovrei darmi una calmata perché se no rimango disoccupato a disperarmi e piangere.
Uscito dall'ufficio mi è stato detto di andare in archivio per svolgere un lavoro con Mario, Ettore e Federico.
Ovviamente mi dovevano spiegare loro come contribuire.
Ho preso il lift e sono sceso in seminterrato; uscito mi sono imbattuto in un corridoio buio e ho dovuto accendere la luce e procedere verso l'ultima porta infondo a destra.
Arrivato ho aperto la porta e c'erano loro tre che chiacchieravano.
"Ah è arrivato Alfredo, dai mettiti al lavoro ! Su su sveglia sveglia".
Ha aggiunto Federico con la sua tipica puzza sotto il naso.

È davvero vanitoso e si crede superiore agli altri, tratta sempre me, Margherita e Mattia come schiavi. Penso che lui ed Ettore non siano tanto diversi. Peccato che non siano amici, sembra ci sia antipatia fra i due.
Entrato oltre a vederlo seduto sul tavolo e gli altri sulla sedia, c'erano i raccoglitori sparsi ovunque. Sembrava una giungla!
"Quindi che devo fare?" ho chiesto.
"Lavorare" ha risposto quel sbruffone di Federico.
"Devi mettere in ordine alfabetico i fogli dei vari raccoglitori. " Mario ha spiegato
"E non mischiarli!" ha aggiunto Ettore
Loro parlavano e facevano il lavoro ma con una lentezza che manco una lumaca.
Federico raccontava di come suo padre gli paga tutto e che lui vive come un principe.
Praticamente lui nonostante sia maggiorenne non paga niente e non fa niente in casa ma viene sempre servito e spreca i soldi per fare serata.
C'era da notare che almeno gli altri stavano facendo qualcosa, nonostante le varie chiacchiere.
Lui se ne stava seduto sul tavolo a fare il pagliaccio, senza toccare manco un foglio.
"Signor Federico, si metta a fare il suo lavoro". Ovviamente ha detto Ettore il rompi scatole.
"Ma stai zitto chi ti credi di essere stupido?!"
"Signor Federico, si moderi ! Qua c'è un gran lavoro da fare !"
"Senti non rompermi il cazzo! Pure mio nonno sa vestirsi meglio di te. Togliti quei vestiti, non sei il direttore di una banca e compra la taglia giusta!"
"Eh va bene ora vado a parlare con Filiberto, così non si può lavorare".
È uscito e se n'è andato.
"Questo è proprio scemo". Ha aggiunto Federico ridendo.
"Adesso va a piangere da Filiberto ahahah"
Pure io mi sono messo a ridere, Mario ha ragione.
Non so se è più antipatico Ettore o Federico.
Secondo me sono molto simili e proprio per questo si odiano. Sono talmente antipatici che non starebbero simpatici nemmeno a se stessi.
Intanto loro due si erano messi a lavorare più velocemente e parlando poco. La stessa cosa ho fatto io per la paura che Filistronzo ci sgridi.
L'ambiente si era fatto serio e quiete, entrambi hanno iniziato a sussurrare.
"Aiuto chissà se sta arrivando il mostro, cosa facciamo se arriva? Ci nascondiamo?"
"Alfredo stai zitto che poi per colpa tua ci fa il culo" mi ha sgridato Federico.
Mi veniva voglia di tirargli uno schiaffo ma mi sono ricordato che verrei licenziato, ho abbassato la mano morsicandomi la manica dal nervoso.
"E poi comunque quando io mi metto al lavoro sono bravissimo e riesco a fare meglio di tutti". Ha aggiunto sussurrando.
Poi c'era Mario che sparlava di Ettore sottovoce.
"Ma è proprio ridicolo, dobbiamo insegnargli a vestirsi. Cazzo ha vent'anni e si veste come un ottantenne".
"Poi sembra che non si lava mai i vestiti, arriva sempre con la stessa giacca e cravatta. Che schifo ma non ha altri vestiti dell'armadio?" rideva. Federico.

"Vive nel ghetto con gli zingari".
"Lo sai che Ettore è zingaro? Ahahah" ha aggiunto Mario guardandomi alla ricerca di una mi risposta.
Io ridevo e ho detto che Ettore vive tra le paludi del ghetto, non ha nemmeno la lavatrice e nemmeno la doccia.
Mario rideva e diceva che lui apre l'armadio per prendere il suo unico abito che usa sempre al lavoro.
Poi ha ribadito: "A questo punto non gli servirebbe l'armadio".
Mi faceva troppo ridere 😂.
Federico rideva e aggiungeva insulti.
Ad un certo punto abbiamo sentito dei passi e si capiva che erano due persone.
Ci siamo zittiti subito e facevamo il nostro lavoro.
Ed ecco che si stava aprendo la porta.
Oh cazzo..

Alfredo calciatore⚽️Where stories live. Discover now