22.

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Non so come mai non è venuta Mariagrazia. Avrei preferito lei. Ma come al solito è occupata e al posto suo arriva sempre il mostro di Loch Ness.

"Alfredo ti ho sentito urlare e stavo quasi per venire".
Mi sono girato verso la porta d'entrata del mio ufficio e l'ho vista arrabbiata.

"Sì Rita? Cos'è successo?"
Ho fatto finta di niente.

"Io non tollero la violenza e la maleducazione. Non si alzano le mani sui colleghi".
Cercavo di distogliere lo sguardo.
"La devi finire perché così non va affatto bene". Ha aggiunto con voce nervosa.

"Ma io non ho fatto niente! Sono venuto in ufficio e mi sono seduto subito alla mia postazione."
"E allora com'è possibile che sentivo urla?"
"Okay in realtà ho avuto una piccola discussione con Stefano ma non gli ho alzato le mani addosso. Né a lui né a Ettore".
"Alfredo tu mi hai fatto male. Non si picchiano i colleghi!" Ha aggiunto quello stronzo di Ettore.

Ma io non gli ho alzato le mani, ho solo tirato il suo braccio. Mi sembra esagerato che venga accusato di averlo picchiato.
Per questo motivo ho ribattuto chiaro e tondo:
"Ma io non ho alzato le mani a nessuno! Ho solo tirato Ettore per il braccio".

Mi sono girato verso Ilaria, Gianluca e Stefano.
Cercavo una loro approvazione.

Essendo che stavano zitti e lavoravano ho chiesto:
"Quindi? Voi testimoni non dite niente ?"

Loro non hanno aggiunto parola.
Stefano e Ilaria non si sono nemmeno girati.
Gianluca ha buttato uno sguardo su di me, ha fatto le spallucce e si è rigirato sullo schermo del computer.

"Gianluca non dici niente?"
Non ha risposto.

Che colleghi stronzi che ho. Per colpa loro il mostro di Loch Ness non mi crede.
Invece di difendermi se ne stavano muti facendo finta di niente.

"Alfredo è inutile che ti arrampichi sugli specchi."
"Ma ti giuro ! Io non ho picchiato nessuno."
"Adesso mi hai stufato, ti cambio d'ufficio!"
"Ma per sempre?"
"No solo per oggi".

Mi ha mandato nell'ufficio B e ho fatto cambio di posto con Mattia.
In ufficio con me c'erano anche Angelo, Elvis, Andrea, Natascia e Federico.

Peccato che non mi hanno mandato nell'ufficio di Mario. Avrei litigato anche con lui.
Dovevo svolgere un lavoro di impaginazione con Angelo e Federico.
Gli unici che lavoravano eravamo io e Angelo.
Federico era il solito, faceva altro e ci voleva trattare da schiavi.
"Fate il lavoro dai! Io devo guardare che macchina nuova farmi prendere da mio padre".
Ha detto con aria di superiorità.

"Ma in realtà il lavoro lo dovresti fare pure tu". Ha aggiunto Angelo.

"Ma farò. Ora sono impegnato !"
"Dai Federico smettila. Devi seriamente aiutarci, guarda che se ti scoprono non fare nulla ti riprendono".
Angelo cercava di convincerlo.
Lui ha sbuffato e ci ha preso i fogli di mano.
"Allora vediamo cosa bisogna fare".
Ha iniziato ad aiutarci, anche se controvoglia. Ci è stato d'aiuto tutto il pomeriggio, nonostante continuasse a sbuffare e lamentarsi.

Un vero bambinone che merita solo schiaffi.

Alfredo calciatore⚽️Where stories live. Discover now