E Se...

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La giornata è stata tranquilla, non abbiamo trovato nulla di nuovo. Del resto sapevamo già dove si trovava Ziva e sapevamo anche che non era in pericolo...
Così sto tornando a casa da mia figlia, non le dirò nulla chiaramente, ma le dirò che presto sarà tutto finito.
Parcheggio la macchina vicino al portone del mio palazzo ed entro, prendo l'ascensore e aspetto che le porte si chiudano. Spingo il tasto del mio piano poi aspetto che le porte si aprano poi vado verso la porta di casa mia e la apro con le chiavi
<<Papiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii>> urla Tali, prima di corrermi incontro
<<Ciao piccola mia, tutto bene oggi?>>
<<Si tutto bene, io e il nonno abbiamo fatto le lasagne, ti vanno>>
<<Non vedevo l'ora >> le dico per poi darle un bacio sulla guancia vado a salutare mio padre e poi ci mettiamo a tavola... Dopo cena guardiamo la tv e poi verso le 23 andiamo tutti a letto, stanchi e felici.
Per la prima volta dopo 5 anni riesco a dormire per tutta la notte...

Mi sveglio alle 8, mi preparo e mi vesto, già pronto per andare da McGee, mentre faccio colazione mi squilla il telefono
<<Pronto, capo. Sto arrivando >>

<<Non venire a casa di McGee, Vance ci ha detto che possiamo andare al NCIS per lavorare>>

<<OK capo, arrivo subito>>
Spengo la telefonata e esco di casa, diretto al NCIS.
Arrivo alla base dopo circa mezz'ora, prendo l'ascensore e vado al piano degli uffici. Trovo Abby seduta alla scrivania di Ziva, McGee alla sua con Palmer, Gibbs con Ducky e io mi siedo alla mia vecchia scrivania... Mi fa strano risedemi sulla mia sedia dietro il mio computer...

Abby è seduta alla scrivania difronte a me... E ad un certo punto mi chiama... <<Tony, vieni a vedere una cosa>>
Mi avvicino alla scrivania e Abby apre il cassetto con la serratura che Bishop non aveva mai avuto il coraggio di aprire.
Tira fuori tutte le cose di Ziva, foto comprese. Nessuno aveva mai avuto voglia di andare attorno a quel cassetto, dopo che se ne era andata, così non sono mai riuscito a vedere cosa c'era dentro.
<<Direi che ti puoi portare a casa tutto, Tony... >> mi dice Abby, mentre guarda le foto... Me ne fa vedere una... Non ha cornice, ma la conosco molto bene, gliel'avevo data dopo il ritorno da Parigi...

Mi ricordo anche che cosa stava facendo

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Mi ricordo anche che cosa stava facendo... Stava scegliendo una cartolina da spedire a Abby... È le avevo fatto una foto, ma lei non se ne era accorta. Così gliel'ho regalata.

La teneva qui... Così tutte le volte che apriva il cassetto, prima di andare sulla scena del crimine, vedeva la foto che le avevo scattato e poi regalato... È una cosa molto dolce.
Ci rimettiamo al lavoro, ma <<DiNozzo, devo parlarti! >> Vence mi chiama
<<Arrivo subito direttore>> mi alzo e corro su per le scale. Lo vedo che mi aspetta fuori dal suo studio... <<Mi dica direttore>>
<<Sono felice di vederti Tony>>
<<Grazie capo, anche io sono felice di rivederla, aveva bisogno di me? >>
<<A dir la verità volevo dirti, che nel giro di pochi giorni tutto tornerà come otto anni fa>>
<<Mi scusi, ma mi può spiegare che cosa è successo veramente... Io pensavo di aver già ucciso l'assassino di Ziva, ma a quanto pare mi sbagliavo... Non è che lei si è fatta dei nemici al di fuori di Kort? >>
<<No DiNozzo, è stato lui, ma dovevamo prendere la sua banda e essere sicuri che nessuno potrà farle del male in futuro, né a Ziva, né a te, né a vostra figlia>>
<<Perché lo ha fatto direttore? >>
<<Ziva mi ha aiutato quando io avevo bisogno e io e lei siamo stati legati da alcuni eventi, come la morte di mia moglie e del direttore David... Così io ho provato ad aiutarla come meglio ho potuto >>
<<Grazie davvero direttore, quindi anche lei mi assicura che lei non corre
pericoli?!>>
<<No DiNozzo, non corre più nessun pericolo, non c'è più nessuno che potrà intralciare la vostra relazione>>
<<Direttore?! Lei lo... Sapeva>>
<<Ho visto vostra figlia DiNozzo, comunque lo avevo già capito anche quando sono arrivato all NCIS, ti
ricordi?>>
<<Come se fosse ieri direttore, è stato uno dei periodi più brutti della mia vita, ero lontano da lei... >>
<<Quando ho mandato lei in Israele e tu sulla nave militare... Lo avevo capito dallo sguardo che Ziva ti ha lanciato quando lo ho detto... Lo ho visto da subito, e mi sono reso conto che è stato un errore enorme... >>
<<Non è colpa sua direttore, ormai è passato, ora si pensa al presente e a quello che succederà in futuro >>
<<Torna dai tuoi amici ora>>
<<Direttore.... Grazie>> gli sorrido e poi torno dagli altri.
Il resto della mattina la passiamo più che altro a chiaccherare come hai vecchi tempi, l'unica cosa diversa era che Ziva non era con noi...

Ad un certo punto del pomeriggio torna Bishop in ufficio, non so perché, ma dopo quello che mi ha detto Tali riguardo a Elly, ho cambiato opinione su di lei... Ora la vedo davvero come la donna che ha preso il posto di Ziva. E questo non mi va giù! Nessuno può pensare di rimpiazzarla! Non si può rimpiazzare Ziva David!

Rimango a pensare queste cose per un po', mentre guardo Elly sedersi alla scrivania di Ziva, che da ormai 8 anni era sua... Non mi sono mai abituato all'idea di vedere qualcun'altro seduto alla scrivania della mia Ninja. E pensare che 16 anni fa, dopo la morte di Kate, pensavo la stessa cosa di Ziva, ma per lei era diverso, io mi sono innamorato di lei, sin dalla prima volta che la vidi uscire da quell'ascensore...

La giornata la finiamo in un bar tutti insieme, prima di tornare alle nostre case.

La prima cosa che faccio quando torno a casa è andare a dare la buona notte a Tali, che aveva già cenato con il nonno, dato che io ero rimasto con i ragazzi a mangiare qualcosa per cena.
Poi vado in salotto da mio padre <<Junior, potevi tornare a casa almeno per cena, Tali non ti vede più ormai>>
<<Lo so papà, è un periodo un po' complicato, tra non molto tornerà tutto normale, fidati di tuo figlio>>
<<Avete notizie? >>
<<Si, Ziva potrà tornare da noi tra pochi giorni, e tornerà tutto normale>>
<<Tony, scusa, ma io non ho capito questa storia del "tutto normale">>
<<Le persone che hanno fatto l'attentato a Tel Aviv, sono state tutte messe o all'obitorio o in prigione, a vita... L'ultimo è stato preso ieri. Ora dobbiamo aspettare che le acque si calmino del tutto, poi potrò riavere la mia Ziva>>
<<Sei sicuro di quello che dici Junior, non è la prima volta che lei ti dice una cosa e poi, per una serie di motivi, non si avvera>>
<<Cosa stai dicendo papà? >>
<<Non fraintendermi, io adoro Ziva e tu lo sai... Ma sai che non è così semplice con lei>>
<<Lo so, ma la amo per quello>>
<<La ami davvero Junior? >>
<<Ma che domanda del cavolo, è ovvio che la amo! Con tutto me stesso!!! >>
<<È sei sicuro che lei ti ami come tu ami lei?>>
<<Questo non lo so papà... Ma se sta facendo tutto questo per noi vuol dire che qualcosa le importa di me... >>
<<Lo dico solo per non farti soffrire, figlio mio. Lo so che ti ama, ma non voglio vederti star male, non te lo meriti>>
<<Grazie papà... Buona notte>> mi volto e vado in camera...

Mi metto il pigiama e mi sdraio sul letto... E se mio padre avesse ragione? Se lei.... NO! ANTHONY DINOZZO NON PUOI PENSARE A QUESTE COSE! ZIVA MI AMA... almeno spero...
Chiudo gli occhi e lascio che mi assalgano tutti i ricordi con la mia Ziva...

Mi addormento poco dopo...

La mia vita eri tuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora