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"Stan non mi piace" dichiara sedendosi al tavolo davanti al suo migliore amico 20enne.

Louis gli sfila il berretto e gli sistema i ricci. "Che ha di male, scusami?"

"Ieri sera quando ti ho abbracciato, mi ha fulminato con lo sguardo e per tutta la cena continuava a lanciarmi frecciatine, ma non te ne sei accorto?"

Il maggiore ride, scuotendo la testa. "Lo so che è un po' possessivo, ma ti giuro che è uno apposto"

"Se lo dici tu"

Louis sbuffa e si stringe il ponte del naso. "Senti, Haz, hai bocciato ogni fidanzato che ho portato a casa da quando ho fatto coming out e tu sai di essere parte della famiglia tanto quanto lo è mia mamma e, si, ci tengo a te e alla tua opinione, ma per una volta non ti darò retta"

"In che senso?" ribatte il riccio "Non mi dai mai retta suoi tuoi fidanzati psicopatici!"

"Invece lo faccio e ogni volta che trovi un difetto in loro, dopo lo noto anche io e non posso fare a meno che esserne infastidito e poi lo lascio!"

Harry incrocia le braccia al petto e spinge il mento verso il basso. In fondo è quello che vuole, ma vuole anche che Louis sia felice.

"Va bene" dice alla fine "ti dirò se sta facendo qualcosa di male solo se si tratta di qualcosa di davvero grave, va bene?"

"Bravo il mio ricciolino" gli scompiglia i capelli in un gesto fraterno ed Harry si crogiola in quel tocco affettuoso "Ora dimmi cosa vuoi che vado ad ordinare"

"Il solito"

Il liscio si alza per andare verso il bancone, ma Harry lo ferma per stringergli un polso e guardarlo dritto negli occhi con quel suo sguardo che fa sciogliere chiunque. "Ricordati che comunque sarò io a sposarti".

È una cosa che ancora si dicono, per scherzare più che altro, ma il minore la usa spesso per provocarlo. Di fatti, Louis arrossisce e si morde il labbro distogliendo lo sguardo. "Nei tuoi sogni, bimbo, nei tuoi sogni."

Harry gli bacia la mano e poi lo lascia andare. Sono molto affettuosi l'uno con l'altro, quindi non è assolutamente strano.

Quando Louis torna con i loro caffè, lo fissa per un attimo e poi prende le redini di quel gioco. "Sei ancora vergine?"

Il minore si soffoca con la propria bevanda calda. "Louis!"

"Rispondimi"

"Tu lo sei?"

"Non rispondere ad una domanda con un'altra domanda, scemo"

"Non ho trovato la persona giusta" risponde Harry, nascondendo metà viso dietro alla sua tazza.

Louis annuisce, non troppo sorpreso. "Bravo, non sprecare la tua prima volta. Deve essere speciale, okay? Tipo, qualcuno che ti faccia stare bene, non qualcuno con cui togliersi il pensiero, va bene? Devi volerla ricordare per sempre"

"Lo dici come se la tua fosse stata orrenda"

"Lo è stata" ribatte Louis "me ne pento e preferisco fingere che non sia mai avvenuta"

Harry beve un sorso del suo caffè e poi morde la tazza. "Con quante persone lo hai fatto?"

"Due?" Louis sembra pensarci un attimo "Forse tre, non tante comunque"

"Poche, ma avresti dovuto tenerti puro per il nostro matrimonio!"

"Si, avrei dovuto" ride Louis.

Rimangono per un attimo in silenzio, attimo nel quale Harry vede la prossima brillante idea formarsi dietro le iridi azzurre del suo migliore amico. "Facciamo che solo il sesso che faremo tra di noi, da sposati potrà definirsi fare l'amore. Mentre con tutti gli altri sarà solo sesso, ci stai?"

"Ci sto".

Si stringono i mignoli in segno di promessa e Harry pensa che Louis, probabilmente, non saprà mai che vuole che la sua prima volta sia amore e non semplice sesso. 

Pinky PromiseWhere stories live. Discover now