27. VITA E MORTE

2.4K 94 29
                                    

(Consiglio l'ascolto della canzone al momento di inizio battaglia...Capirete ;)


I giorni seguenti alla festa furono parecchio disastrosi, dopo essermene andata dall'appartamento di Magnus è successe il finimondo, una strega aveva manipolato le menti delle persone per poter poi rubare il grimorio di Magnus per darlo a Valentine in quanto aveva rapito la giovane strega Madzie, a lei monto cara. Appena me lo raccontarono mi sentii in colpa, anche se avrei potuto fare poco, non ero li per i miei amici. Con quell'episodio iniziai a pensare che i miei sentimenti e le mie emozioni offuscassero seriamente il mio giudizio. Ero talmente assorta nel mio dramma personale che non mi ero nemmeno accorta che Izzy era dipendente dallo Yin Fen. Avevo capito che qualcosa in lei non andava, ma ero talmente preoccupata a struggermi da non indagare, ero talmente impegnata ad accusarla di non essere totalmente dalla mia parte quando la pessima amica ero io. Come avevo fatto a non vedere?

Con Alec avevo deciso di fare finta di nulla, come se quella conversazione in terrazza non fosse mai avvenuta, lui aveva cercato di riparlarne svariate volte, ma io avevo continuato a mentire, dicendogli che andava tutto bene o che ero impegnata. La realtà è che se avessimo parlato di nuovo avrei parlato e sarebbe stato un disastro.
Anche gli altri ormai erano nervi scoperti con tutta la storia di Valentine e della spada dell'anima. Tutto, ma davvero tutto si stava sgretolando.

Il cellulare mi distolse dai miei pensieri e soprattutto dalla foglia del fico che avevo iniziato a fissare insistentemente. Era un messaggio di Alec in cui mi diceva di correre di sotto all'armeria.

Non me lo feci ripetere due volte anche se sperai che non fosse una scusa per ricominciare con quella storia.


Corsi di sotto ed effettivamente c'era una sorta di caos generale, tutti che correvano da una parte all'altra.

"Che succede?" chiesi ad Alec. "Ci siamo, Valentine ci sta attaccando!" disse serio, mentre prendeva il suo arco. "Cosa?" chiesi incredula. "Preparati!" disse e senza farmelo ripetere andai a recuperare il mio bastone e un paio di lame. "Senti, io vado sul retro, a fermare chiunque provi ad entrare da li!" dissi ad Alec. "Sei sicura?" chiese. "Vuoi portare qualcuno con te?" chiese poi preoccupato. "No tranquillo, Valentine vorrà fare un'entrata ad effetto e avrai bisogno di più uomini qui!" gli misi poi una mano sul braccio. "Andrà tutto bene!So cavarmela!" gli sorrisi e mi voltai per andarmene. "Lily!" mi chiamò e mi voltai subito. "SI?"chiesi. Lui mi guardò e scosse la testa. "Nulla, vai!" disse.Gli sorrisi e me ne andai.
Quasi tutti gli Shadowhunters dell'Istituto correvano verso l'entrata, io sembravo essere l'unica ad aver pensato al retro, ma era giusto così. Valentine sarebbe sicuramente entrato da la e dovevamo essere pronti a combatterlo. I corridoi erano deserti e gli unici suoni che udivo erano quelli dei miei passi. Svoltai e vidi due uomini sconosciuti; non erano dei nostri. "Vi siete persi?" chiesi con strafottenza, dote imparata da Jace. Appena mi videro si scagliarono contro di me,erano parecchio goffi, per nulla preparati, probabilmente erano i famosi soldati creati di Valentine con la coppa. Non avrei mai voluto ucciderli, ma di certo loro non avrebbero avuto pietà di me, feci scattare le lame del mio bastone e li infilai uno ad uno con una tale facilità che mi sorpresi di me stessa. "Ave atque vale!" dissi verso i loro corpi privi di vita e continuai il mio cammino di perlustrazione. Sbattei contro qualcuno, mi misi in guardia, ma fortunatamente coprii che era Magnus. "Oh sei tu grazie all'Angelo" dissi. "Elizabeth!" si guardò intorno e poi tornò a guardare me. "Stai bene?" chiese preoccupato. "Si, sto bene!" risposi. "E quello?" chiese indicando del sangue che avevo sul braccio. "Non è mio!" lo rassicurai. "Bene!Gli altri?Alec sta bene?" chiese ancora più preoccupato. "L'ho lasciato poco fa, ma starà bene.Lui è pronto!" dissi sicura. "Tu che ci fai qui sola?" chiese curioso. "Faccio fuori quelli che entrano dal retro!" risposi facendo un sorrisetto. "Ti do una mano!" disse deciso e anche se avrei voluto dirgli di no, anuii; non mi avrebbe lasciato.

You RUNE my heartDove le storie prendono vita. Scoprilo ora