perhaps it's better this way.

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"Che? Cos..? Io? Che c'entro io?" Chiese Jungkook, confuso e completamente perso ad osservare quanto davvero fosse perfetto quel volto.

"Tu sei molto più bello di me." Confessó lo stilista con nonchalance e poi si allontanò senza fiatare, lasciando Jungkook con un'espressione stranita in volto.

«Ma tu ce l'hai uno specchio a casa? Spero di sì, perché non sai che ti perdi.» Si chiese mentalmente, mentre osservava Taehyung andare da un dottore ad informarsi delle condizioni di Youngjae. Aveva capito, dato che era l'unico assente, che era colui che l'aveva prese di santa ragione da Namjoon. Decise dunque di avvicinarsi a Jimin che stava parlando con Namjoon e Jin, appostati proprio davanti all'ambulanza, la quale era in procinto di accendere il motore e partire.

"Qualcuno mi spiega cos'è successo, per favore?" Chiese Jimin con garbo a Namjoon. Aveva notato che Jin era più slavato del solito e che stringeva Namjoon a sé con un braccio avvolto intorno alle spalle. L'aveva sentito sussurrare qualche parola dolce in modo da calmarlo un po', Namjoon aveva fatto finta di sorridere ma quelle parole non ebbero assolutamente l'effetto sperato. Il fotografo continuò a fissare il vuoto, senza capire perché avesse perso così tanto il controllo con quel maledetto ragazzo. Youngjae poteva avere tutto ciò che si potesse odiare, ma Namjoon non era un ragazzo violento, non lo era mai e poi mai stato. Jin lo sapeva, Taehyung lo sapeva e Jimin lo aveva capito in talmente poco tempo da esser convinto che le motivazioni di quel gesto dovessero esser state valide.

"Quello stronzo mi ha picchiato, mi ha sputato addosso, mi ha chiamato culattone e ha baciato il mio ragazzo." Rispose il più piccolo, indicando la ferita dell'anello che gli aveva impresso Youngjae. Non gli faceva più male, ma aveva paura gli rimanesse una cicatrice permanente. L'ultima cosa al mondo che voleva in quel momento era un souvenir di quel giorno. Avvertí il calore confortante di Jin accanto a sé e si avvicinò di più al suo corpo.

"Oh Cristo, ma che problemi ha?" Chiese Jimin incredulo, poggiandosi una mano tra i capelli biondissimi. "Namjoon, sono sicuro che Taehyung capirà ciò che hai fatto..." Cercó di confortarlo Jungkook.

"Ho sbagliato, avrei dovuto reagire in modo meno impulsivo. Scusatemi." La voce profonda del fotografo pareva carta vetrata sul legno. Un suono pentito e cigolante, quasi come se non potesse credere a ciò che lui stesso aveva fatto.

"Namjoon, domani devo parlarti." Taehyung si intromise nella conversazione con tono duro e serio. "Youngjae non potrà partecipare alla sfilata, ha il naso gravemente rotto e il processo tra intervento, ricostruzione e rinoplastica si protrarrá per troppo tempo. Ora devo andare, a domani ragazzi." Lo disse con un tono di voce così piatto da sembrare un discorso di un telegiornale, fatto che fece morire internamente Namjoon.

"Anche noi andiamo, Joonie." Disse Jin, senza particolare volontà. A guardarlo in quello stato, gli faceva male il cuore. "Ehy, tranquillo." Gli sussurró all'orecchio. "Non succederà nulla, vedrai."

"Buona serata!" Gli gridarono Jimin e Jungkook, cercando di trasmettere un po' di serenità sorridendo.

Rimasero così entrambi soli nel parcheggio, col sole che tramontava tra gli alti palazzi fatti quasi interamente di vetro, il quale rifletteva quegli ultimi raggi fiacchi di sole che popolavano il cielo all'imbrunire. Jimin calció un sasso sulla strada e poi si rivolse all'amico, pensieroso. "Quei due sono carini." Commentó.

"Namjoon e Jin?" Chiese Jungkook, che era rimasto immerso nei suoi pensieri da un po' di tempo.

"Giá, gli capitano le peggio cose, ma non si separano mai." Constató il biondo, guardando ancora i fiori rossi all'interno del giardino. "Li ammiro molto." 

"Mi piacerebbe avere una relazione come la loro." Gli rispose Jungkook. "Sembrano sempre uniti, indipendentemente da ciò che succede."

E poi regnó il silenzio. Nessuno dei due pensó che fosse imbarazzante. Ormai, dopo anni di amicizia, i loro silenzi erano complici e non se ne vergognavano mai. Era bello trovare una persona con cui parlare, ma trovarne una con cui stare pacificamente in silenzio... quella era una vera sfida. Jimin aveva sempre parlato di tutto con Jungkook ed era sicuro che anche l'amico l'avesse fatto con lui. Ma, in quel momento, il silenzio che si era infiltrato tra i due era colmo di segreti da entrambe le parti.

♔ velvet & silk ♔ yoonmin, vkook, namjin Where stories live. Discover now