Capitolo XXV - Pieces.

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"Cosa faresti se potessi capire al primo sguardo,
chi ti distruggerà
e chi invece, rimetterà insieme i pezzi?"

- ossigenomancato, Tumblr.

**

Hemmings guardava Alice come se fosse la cosa più bella al mondo e la ragazza non se ne rendeva conto. Avrebbe fatto di tutto per lei, per vederla felice, anche smettere di drogarsi. Voleva prendere tutta la tristezza, la rabbia, il rancore all'interno della sua vita e scacciarli via o addossarseli lui stesso.
Luke la osservava parlare con Lily, a vederle vicine nessuno avrebbe scommesso su una loro probabile amicizia, tanto erano diverse. Ma qualcosa le legava o forse, semplicemente, Lily aveva esasperato così tanto Alice che alla fine quest'ultima si era abituata alla presenza della biondina svampita.

- Credi stia meglio? - domandò Calum seguendo il suo sguardo.

- Credo di sì. -
- Lo credi o lo speri? -

Gli amici di Luke erano preoccupati e sollevati allo stesso tempo della sua relazione con Alice. Preoccupati, perché il loro amico aveva perso completamente la testa per una ragazza problematica quasi quanto lui, che aveva tentato il suicidio e si era lasciata morire di fame per anni.
Sollevati, perché Luke, grazie a quella ragazza problematica, aveva trovato la voglia di tornare a vivere e di progettare un futuro.

- Entrambe le cose - rispose il biondo sospirando.
- Ti ha mai spiegato il motivo? -

Calum quella mattina appariva notevolmente curioso. Luke lo fissò con la coda dell'occhio. Probabilmente, era preoccupato per Lily. Alice era la sua unica amica e sapeva che una ragazza dolce e fragile come lei, non avrebbe sopportato vedere la propria amica morire di fame, specialmente adesso che si era sparsa la voce che Alice fosse anoressica.
Allora Calum era doppiamente preoccupato, perché da una persona completamente instabile, dipendeva la stabilità emotiva di due delle persone più importanti della sua vita.

- No, a dire il vero continua a sostenere di non essere mai stata malata. Di non essere mai stata interessata alla magrezza eccessiva. Se le dai dell'anoressica si offende di brutto. -

- E allora perché...-
- Ogni volta che provo a chiederle spiegazioni, taglia corto. "Non sono pronta", dice. "Ma giuro di non essere malata", aggiunge subito dopo. Questa situazione si è ripetuta qualche volta, allora ho smesso di chiedere.-

Calum riportò gli occhi su Alice e per un attimo, uno solo, la cosa provocò a Luke un leggero fastidio.
La ragazza in quel preciso istante alzò lo sguardo, incrociando quello di Hemmings, sorrise al biondo e fece lui segno di seguirla.
E così fece. Andarono dietro il cortile di scuola, dove Alice adagiò la schiena al solito muro, lo stesso dove fumavano, lo stesso dove si erano incontrati la prima volta.
Lo attirò a sé ed iniziò a baciarlo senza alcun motivo.

- Che succede, Parker, ti senti gli ormoni in subbuglio oggi? -

Luke prese le gambe di Alice e le portò intorno al suo bacino. Iniziava già a sentire la sua erezione formarsi. Da quando la ragazza era tornata, non erano ancora riusciti a combinare niente, il che significava che entrambi non scopavano da circa quattro mesi.
Quindi, pensò Luke, forse era lui quello che non vedeva l'ora di saltarle addosso.
Letteralmente.
Iniziò a baciare il collo di Parker per poi risalire fino a tornare alle labbra. Con una mano tentò di spostarle l'intimo, e ringraziò mentalmente Alice per non essersi messa i collant quel giorno, magari per il troppo caldo. Non appena le sue dita la sfiorarono, la ragazza sobbalzò. 
Luke sorrise, le era mancata così tanto. 
Neanche lui sapeva spiegare tutti quei sentimenti positivi che nutriva nei suoi confronti.
Le massaggiò il clitoride fin quando non vide le guance di lei arrossare. Una volta capito che stava per arrivare, si era fermato, nonostante la disapprovazione di Parker.
Alice volle essere messa giù, dopo di che, si inginocchiò e sbottonò i pantaloni di Luke facendo fuoriuscire il suo membro.
Lo accarezzò e lo baciò per poi infilarselo in bocca. Luke portò la testa all'indietro, estasiato. La ragazza continuò a bearlo delle sue attenzioni finché Luke, non volendo arrivare subito, la fermò. La fece alzare e poi girare di spalle, facendole aderire il petto al muro del cortile di scuola. La sfiorò ancora e quando la sentì umida a sufficienza, entrò dentro di lei. 
Gli era mancata così tanto quella sensazione, sentirla così vicina.

Prese i suoi capelli in una mano e glieli spostò su una spalla. Iniziò a spingere e al contempo a baciarle il collo. Luke la sentiva gemere sommessamente e questo lo invogliò ancora di più a farla impazzire.
Mise la mano sotto la sua maglia fino ad arrivare al reggiseno. Lo spostò e con le dita giocò con i suoi capezzoli.
Alice si voltò appena, i suoi occhi erano lucidi e vogliosi.
Si erano mancati a vicenda, non c'erano dubbi.

La baciò e le loro lingue s'incontrarono, portò una mano al suo clitoride ed iniziò a masturbarla e penetrarla allo stesso tempo. Il respiro di Alice era sempre più corto, allora Luke decise di dare spinte più profonde e veloci, finché la mano di Ice non tirò i suoi capelli e morse il labbro inferiore del ragazzo fino a farlo sanguinare, segno che aveva raggiunto l'orgasmo. L'istante dopo, Luke arrivò a sua volta, non facendo in tempo ad uscire da lei. 

Continuarono a baciarsi, nonostante tutto, nonostante rischiassero di essere beccati da un momento all'altro. La campanella risuonava per tutta la scuola, quindi avrebbero dovuto tornare in classe a seguire le lezioni, ma a loro non importava di niente e nessuno. 

**

Alice guardava Hemmings più spaventata che mai, mentre le lacrime continuavano a solcarle le guance. 

- Non posso, davvero. Passerei una marea di guai. - Cercò di spiegare la ragazza. 
- Mio padre risolverà le cose, ma ho bisogno di te lucida. - 
- Io sono lucida. - 
- Dannazione Ice! - 

Hemmings le tolse le coperte di dosso e le mise un braccio sotto le ginocchia ed uno intorno alla vita e la sollevò. 

- Questo è rapimento. - Sbottò Alice ancora stordita a causa delle pillole prese poco prima. 

Vide il biondo guardarsi intorno, per poi iniziare a correre con lei in braccio. Alice vide alcuni infermieri inseguirli e avvisare la sicurezza. Una volta usciti dal centro di recupero, la fece salire su una macchina, chiuse lo sportello e andò dal lato del guidatore. 

- Dove mi porti? Luke, ti prego, fermati. - Lo pregò con un filo di voce la ragazza, ma lui non la ascoltò e partì a tutta velocità. 

- Ti porto dove si prenderanno veramente cura di te. - Disse osservandola e lasciandole una carezza su una guancia, ancora umida a causa delle lacrime. 

- Lì si stavano prendendo cura di me. -
- No, lì ti stavano facendo impazzire. Tu non capisci, il tizio che gestisce quel posto è un maniaco.- Affermò. 

Alice spalancò gli occhi - Ma a me non ha mai fatto niente. -

Vide Hemmings sospirare. - Ti spiegherò tutto non appena sarai lucida. Ora riposa. -

Pure Heroin ~ L.H Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora