Feels like time travel

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Attendere un volo in aeroporto aveva sempre lo stesso sapore, il peso della valigia era sempre lo stesso e le sedie in metallo di fronte al gate rimanevano scomode, non importava quante volte ci si fosse seduta. Sara aveva sbadigliato, prendendo un sorso d'acqua dalla bottiglia che aveva comprato poco prima in uno dei tanti bar, sapeva che il volo fino alla Thailandia non sarebbe stato breve, non che quelli che l'avevano portata in Sud America lo fossero stati anzi, ma la prospettiva di ore e ore seduta in aereo le faceva sentire la stanchezza prima ancora che iniziasse il calvario.
Accettare la proposta di Maverick non era stato semplice, ma una volta che anche Diego le aveva dato la sua benedizione non aveva più avuto motivi per rifiutare, se non altro di fare la prova, giocare sul sicuro sarebbe stato più semplice, ma nessuno le assicurava che l'avrebbero presa e, anche se le avessero offerto un contratto, ci avrebbe pensato poi se firmare o meno.
Aveva stretto la presa sulla maniglia del suo trolley, risistemandosi le cuffiette mentre osservava il cartellone delle partenze, mancava mezz'ora all'imbarco; rigorosamente in prima classe dato che il suo amico non aveva voluto sentire ragioni, quasi anche solo l'idea che lei non fosse su quel volo con lui gli desse fastidio. A dire l'onesta verità Sara non si era lamentata più di tanto, aveva già affrontato voli intercontinentali in seconda classe e, nonostante fossero fattibili, non le riusciva difficile immaginare che fosse molto più comodo viaggiare come lui.
Aveva storto il naso, sfilandosi una cuffietta e voltandosi verso il ragazzo seduto accanto a lei. Almeno anche Maverick sembrava aver abbandonato la perenne aria di perfezione che sembrava aleggiargli intorno per un'espressione stanca e un abbigliamento adatto al lungo viaggio in aereo che li aspettava. Seduto poco lontano da loro, vestito in un completo elegante che aveva l'aria di essere incredibilmente scomodo era seduto Paco Sanchez, quello che il suo amico le aveva presentato come manager. L'uomo sembrava impegnato in una fitta conversazione telefonica in inglese e non ci voleva particolare attenzione per capire che il suo umore non dovesse essere dei migliori.

La prima classe dell'aereo era spaziosa, per quanto spaziosa potesse essere una scatoletta di latta costruita per volare. Aveva scosso la testa, impedendosi di seguire più a lungo quel flusso di pensieri, mentre sistemava il suo bagaglio a mano nella cappelliera sopra il suo sedile; la poltrona sembrava essere in pelle blu e, una volta che si era decisa a sedersi, Sara aveva potuto constatare che non solo sembrasse incredibilmente comoda, ma che lo fosse anche.

«Nervosa?» Maverick si era accomodato nella poltrona dall'altra parte del corridoio, osservandola con un sorrisetto divertito, sapeva benissimo la risposta.

Sara aveva sbuffato, lanciandogli un'occhiata per nulla divertita «Lo sai,» affermò poi, incrociando le braccia al petto e lasciandosi ricadere contro lo schienale imbottito; le mani che giocavano con gli orli delle maniche del maglioncino color crema che indossava «non è una cosa da poco questa e non è che tu mi abbia dato molto tempo per prepararmi psicologicamente.» gli fece notare alla fine.

Il pilota aveva sbuffato una risata «Oh, dai! Non avrai problemi! A Jarvis già piacevano le tue foto. Questa è solo la riprova, devi stare tranquilla.» si era stiracchiato, rilassandosi al suo posto e allungando le gambe di fronte a sé «Poi sarà un modo per passare tempo con me. Non vorrai mica farti sfuggire un'opportunità simile!».

La castana era scoppiata a ridere all'ultima frase, sporgendosi dal suo sedile per dare un lieve spintone all'amico «Mi dispiace dirtelo Mav, ma ti conosco da circa vent'anni, non sento particolarmente la tua mancanza quando non ti vedo per un mese.» anche perchè era sopravvissuta molto più a lungo senza vederlo e sicuramente non era morta, ma l'aveva comunque detto con tono scherzoso. Al di là di tutto Maverick rimaneva una delle poche persone con cui passare il tempo non era mai un peso e, anche a distanza di anni, sembrava che il loro rapporto non fosse cambiato poi così tanto.

Cold Coffee (Maverick Viñales fanfiction)Where stories live. Discover now