Promises don't have expiration dates

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La chiamata di Maverick era arrivata a un orario improponibile della mattina dopo, ma dalla voce fin troppo sveglia del suo amico, traspariva il fatto che si fosse svegliato parecchio tempo prima, probabilmente per allenarsi.
Lei invece, appena uscita dal dormiveglia, quasi faticava a comprendere il filo del discorso, scosse la testa, stroppicciandosi gli occhi con la mano libera «Mav, rallenta, non tutti siamo abituati a svegliarci alle sette del mattino.» mormorò poi, la voce ancora impastata dal sonno che non accennava a diminuire.

Maverick non aveva accennato a pentirsi della sua scelta, anzi, era scoppiato a ridere costringendola ad allontanare il telefono dell'orecchio per evitare di essere stordita dal suono «Buongiorno.» la voce del suo amico era ancora spezzata dalle risate, ma se non altro era tornata a un volume accettabile «Volevo sapere se oggi pomeriggio ti andava di vederci. Magari mentre non lavori.».

Sara annuì lentamente «Per me va bene, avevi pensato anche a un orario?» chiese poi, più per calcolare se valesse la pena tornare a dormire che per altro, dopotutto era ancora in vacanza teoricamente, ma apparentemente a Viñales non interessava considerando che si sentiva in diritto di svegliarla a un'ora simile.

«Le quattro? Alla piazza solita?».

«Può andare.» rispose dopo qualche secondo passandosi una mano tra i capelli che aveva la netta impressione sembrassero un nido «Ora, se non ti dispiace, torno a fare quello che fanno tutte le persone in vacanza a quest'ora del mattino, ovvero dormire.».

«D'accordo, d'accordo, scusa se ti ho svegliata.» quasi si era immaginata il suo amico che alzava gli occhi al cielo «Ci vediamo dopo allora.».

«A dopo.» concluse chiudendo la chiamata con un sorriso sulle labbra. Aveva riappoggiato il telefono sul comodino, questa volta silenziandolo, prima di voltarsi e rimettersi a dormire.
Si era svegliata verso l'ora di pranzo, aiutata anche dall'odore di bunyols appena preparati, a nulla dovevano essere servite le sue proteste la sera prima e sua madre doveva aver continuato per la sua strada preparandole quelle frittelle alla cioccolata che lei amava dalla sua infanzia.
Si era stiracchiata prima di alzarsi dal letto, combattendo con tutta se stessa la stanchezza mentre sceglieva cosa mettersi e si avviava verso la doccia. Si era preparata velocemente, il suo risveglio aiutato anche dall'acqua fresca della doccia, prima di chiamare Clara per comunicarle che quel pomeriggio sarebbe stata impegnata, l'urletto eccitato della sua amica le aveva fatto storcere il naso «Ti prego non perforarmi i timpani. È solo un'uscita con un mio amico che non vedo da anni.».

«Uscita, voi due, da soli...» Clara rimase in silenzio per un paio di secondi, quasi ci stesse riflettendo «Non so perché, ma a me sembra molto un appuntamento.».

Sara si era stretta nelle spalle, litigando con la spazzola che proprio non voleva saperne di collaborare «Oppure è semplicemente un modo per aggiornarci?» azzardò poi, appoggiando la spazzola accanto al lavandino e dando per persa la sua lotta contro l'acconciatura «Dopotutto sono anni che non ci vediamo, abbiamo tutto il diritto di fare due chiacchiere senza che tu e Francisco organizziate il matrimonio. Soprattutto considerando quanto sia palese il modo in cui voi due flirtate ogni volta che siete nella stanza, siete diventati orribilmente diabetici circa... dieci anni fa.».

«Ma che dici!» Sara era stata costretta ad allontanare il telefono dall'orecchio, osservandolo come se l'avesse insultata personalmente. Perché tutti tentavano di distruggerle i timpani? «Io e Francisco non flirtiamo! E poi, lo hai visto? Non si interesserebbe mai a me!».

La castana aveva alzato gli occhi al cielo, sedendosi sul suo letto ancora sfatto. Capelli biondi, occhi verdi e fisico allenato la sua amica sarebbe stata interessante per chiunque e, normalmente, Clara era più che cosciente della sua bellezza, gli unici momenti in cui sembrava effettivamente insicura era quando si parlava di Francisco. Inizialmente le sembrava ridicolo, ma poi aveva imparato a passarci sopra «Giuro che tu cerchi di fare da Cupido a me solo perché ti rifiuti di accettare che tu e Francisco vi fate la corte da anni.».

Cold Coffee (Maverick Viñales fanfiction)Där berättelser lever. Upptäck nu