||Capitolo 33||

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Il rumore frenetico del piede che sbatteva sul pavimento, era l'unico amico che aveva Luna in quel momento. L'ansia la stava divorando dall'interno. Aveva raccontato a Luke e al resto, quello che era accaduto a scuola, senza accennare all'ombra che aveva visto. Poteva aver preso una svista, tra l'altro Rebecca non se ne era accorta, anzi ricordava poco. Dopo essere usciti da quel enorme palazzo, si diressero alla casa branco dei Forester, il viaggio di ritorno, l'aveva passato tra richiami e una dormita sulle gambe di Luke.

In quel momento si trovava in cucina con tra le mani una vasca di gelato, alla fragola, pronta a finirla tutta. Era l'unico modo che conosceva per combattere l'ansia al meglio, tra non molto inizieranno una riunione. Non era agitata per l'evento in se, ma finalmente aveva l'opportunità di incontrare faccia a faccia la strega del branco, doveva solo trovare il momento giusto per parlarle.
Un impresa abbastanza ardua era sfuggire allo sguardo del nonno, quando era nei dintorni. Ma per fortuna anche Luna era un ottima osservatrice, e le lunghe occhiate da parte di Jeck nei confronti della strega non le erano sfuggiti. Tra di loro c'era qualche legame che li univa, e come si aspettava anche la dea, suo nonno gliene aveva parlato? Ovvio che no.

Luna affondò nuovamente il cucchiaio nel gelato per poi portarlo vicino alle labbra e mangiarlo, mugnò di piacere quando senti le papille gustative entrare a contatto con la crema - È la terza vaschetta che finisci - commentò un voce alle sue spalle, non ebbe bisogno di girarsi per capire chi fosse, la sorpassò sedendosi difronte a lei, guardandola incuriosito - Quando siamo arrivati ti sei fiondata direttamente sul frigorifero. Ti verrà un malore - lei alzò gli occhi al cielo, addentando un nuovo boccone - Sono serio - lui incrociò le braccia al petto - Vorrà dire che se mi sentirò male, qualcuno si prenderà cura di me - dico alzandomi e buttando il cucchiaio nel lavandino - Chissà chi si occuperà, personalmente, di me? - si voltò verso di lui - Una povera ragazza, chiusa tutto il giorno in camera sua, che ha bisogno di molte attenzioni - si avvicinò con fare seducente. Posizionandosi difronte, inclinandosi leggermente in avanti - Chissà chi mi darà tutte queste attenzioni? - gli disse all'orecchio, tirandogni il lobo, guardandolo maliziosamente, ma prima che potesse fare quanche mossa Luna era già dall'altra parte della stanza. Mentre con una mano sulla pancia rideva di lui, e dell'espessione di stupore che possedeva - Oh Dea! Dovresti vederti in questo momento - disse tra una risata e l'altra - Che c'è? Ci sei rimasto male? - continuò lei, vedendo il volto del ragazzo imbronciarsi. Lui icotrociò le braccia al petto, come un bambino piccolo. Lei si riavvicinò nuovamente a lui - Faccio un giro, per scaricare la tensione - gli disse accarezzandogli la guancia - Sai per caso dove posso trovare la strega che ci ha salvato? - lui la scrutò, a quale scopo le serviva saperlo prima? L'avrebbe incontrata alla riunione - La vorrei ringraziare personalmente - disse guardandolo rimuginarci su, lui la guardò un minuto - Credo si trovi in giardino a raccogliere qualche specie di piante - lei annoi - Dove si trova precisamente? - - Sul retrò della casa, dopo il parcheggio - lei gli diede un piccolo schifettino per ringraziarlo, allontanandosi - Se vuoi ti accompagno - face per alzarsi - Tranquillo non c'è ne è bisogno, posso farcela anche da sola - gli disse sul l'uscio della porta. Lui ricadde sulla sedia - Mi usi solo per le informazioni eh? - disse tentando di far uscire il suo lato dolce, dall'altra parte voleva sapere che intenzioni avesse - Ovvio no? Avevi qualche dubbio? - disse usando dalla stanza, non prima di rivolgergli una risata - Stronza - sussurrò Luke, passando una mano tra i capelli. Era confuso, non capiva a che punto era la loro relazione, dopo che l'aveva conosciuta era più propensa ad aprirsi con lui, ma adesso tra un evento e l'altro si era allontanata o aveva cambiato interesse. Cosa c'era di così importante da tenere nascosto? Poteva aiutarla accrescendo di più il loro rapporto. Si mise le mani tra i capelli, doveva aspettare che lei parlasse, non poteva costringerla, ma la curiosità lo divorava, sospirò alzando la testa verso il soffitto - Qual è il tuo segreto? -

Sola nella foresta della lunaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora