«Tornerò al lavoro probabilmente,» le sembrava abbastanza ovvio, non aveva mai passato così tanto tempo fuori dalla Spagna, ma se era vero che Diego era pronto a riassumerla allora non ci avrebbe pensato due volte. Il personale di quel bar, così come i clienti abituali, ormai erano una seconda famiglia per lei «nel tempo libero cercherò di fare la fotografa, nulla di nuovo insomma.».

«Non ti stanchi mai?»

«Di cosa, della mia vita? Ho passato l'ultimo anno staccando completamente da tutto quello a cui ero abituata. Un po' di routine mi può solo fare bene.» si era passata una mano tra i capelli, disfando facilmente la coda e lasciando che le ricadessero sulle spalle in morbide onde «Non tutti hanno bisogno dell'adrenalina per vivere bene, alcuni di noi preferiscono una vita più monotona, non c'è nulla di male.».

«Non penso ci sia qualcosa di male, ma una volta volevi fare l'artista, non capisco come tu possa accontentarti di un lavoro in un bar.».

Probabilmente Maverick non l'aveva detto con cattive intenzioni, ma Sara non aveva potuto fare a meno di accigliarsi, sentendosi lievemente offesa «Fare l'artista non paga l'affitto dell'appartamento mio e di Clara.» osservò poi, incrociando le braccia al petto «Magari non diventerò mai ricca facendo la barista, ma Diego è una brava persona che mi tratta come se fossi sua figlia. Quindi no, non mi stanco della mia vita, tanto meno rimpiango le mie scelte.» si era raddrizzata sulla sedia, osservando il pilota con occhi severi «Non sarà chissà quale lavoro e nemmeno quello che mi aspettavo di fare nella mia vita, ma a me va bene così.».

Maverick le mise una mano sulla spalla, quasi a placare una rabbia che lei ancora non aveva palesato «Non lo stavo sminuendo. Semplicemente so che non era quello che sognavi di fare da piccola.».

«Nessuno sogna di fare il barista, eppure continuano ad esserci molti più baristi che astronauti.» gli fece notare scuotendo lievemente la testa, era vero che l'essere una barista non era il lavoro dei suoi sogni. Nessun bambino sognava di vivere la propria vita servendo alcol a signori di mezza età o a sopportare i commenti che i più brilli facevano su di loro, ma da Diego si trovava bene e, nonostante alle volte i clienti si prendessero un po' troppe libertà, il capo li rimetteva sempre al loro posto senza pensarci due volte.

Maverick aveva aperto bocca per ribattere, ma era stato interrotto dallo squillare del suo cellulare. Aveva spostato la mano dalla sua spalla quasi si fosse scottato prima di estrarre l'apparecchio dalla tasca e rispondere velocemente. Dal tono che aveva usato per rispondere e da come aveva abbassato la voce Sara aveva capito che il suo amico non voleva che ascoltasse.

«Scusa, era la mia ragazza.» la voce di Mav era tornata normale, interrompendo la sua partita a biliardo e facendole alzare gli occhi dal cellulare «Devo avviarmi verso casa.».

«Hai capito che Mav finalmente si è trovato la ragazza? Dovevi aprire la chiacchierata con questa rivelazione.» si era alzata dal tavolo, stiracchiandosi leggermente «Sarà meglio torni a casa anche io. Devo finire di far vedere le foto ai miei.».

«Ti dispiacerebbe mandarmene un po'? Sono secoli che non vedo i tuoi lavori.».

Aveva osservato il suo amico con curiosità per una manciata di secondi prima di annuire «Certo, allora ci sentiamo Mav.» concluse poi, rimettendosi in tasca il cellulare prima di incamminarsi sulla via di casa.

Era tornata alla villetta dei suoi genitori a passo svelto, una cuffietta nell'orecchio che trasmetteva una radio locale, aveva fatto appena in tempo ad aprire il portone che Clara si era palesata di fronte a lei. Aveva alzato un sopracciglio, faticando a credere che la sua amica avesse passato le ultime due ore in camera sua ad aspettarla.

«Sul serio?» chiese, alzando un sopracciglio e squadrandola con aria esterrefatta «Il tuo interrogatorio non poteva aspettare sta sera?» continuò avviandosi verso camera sua dopo aver salutato velocemente sua madre.

Cold Coffee (Maverick Viñales fanfiction)Where stories live. Discover now