16. Amore

1.9K 97 4
                                    

In poco tempo mi ritrovai davanti alla porta della villa di Harry.
Alison se n’era già andata.
Mi feci coraggio e suonai.
Harry mi venne ad aprire con un coltello in mano.
Indossava una maglietta nera a maniche corte e dei jeans stretti che mettevano in risalto il suo fisico perfetto.
Risi.

Effie: “Ora vuoi uccidermi?”

Rise anche lui e mi baciò.
Il suo profumo invase tutti i miei sensi.

Harry: “No, stavo cucinando.”

Mi prese per mano e mi condusse in cucina.

Effie: “Che buon odore! Sei bravissimo a cucinare.”
Harry: “E tu sei meravigliosa.”

Posò il coltello e mi fece girare.

Harry: “Meravigliosa e sexy…”

Mi baciò di nuovo e poi si girò verso i fornelli. 

Effie: “C’è qualcosa che posso fare?”
Harry: “No…la tua presenza è abbastanza.”
Effie: “E’ un modo gentile per dire che se facessi qualcosa darei fuoco alla casa?”
Harry: -facendomi l’occhiolino- “Esatto.”
Effie: “Bastardo.”

Risi e gli tirai uno strofinaccio provocando anche la sua risata.

Harry: “Prendi la birra dal frigo?”
Effie: “Certo.”

Ne presi due e dopo averle stappate gliene porsi una.
Mi sedetti sul bancone vicino ai fornelli dove stava trafficando.
La casa era pulita e profumava di buono.
Sua madre infatti non c’era.

Effie: “Harry?” 
Harry: “Si?” 
Effie: “Da quanto tempo è via tua madre?”
Harry: “Un po’…”
Effie: “Un po’ quanto?"
Harry: “Un po’ tanto.”
Effie: “Lei…?”
Harry: “Sì, lei se n’è andata.”
Effie. “Oh…Mi dispiace…”
Harry: -abbassando lo sguardo- “Non fa niente.”

Lo abbracciai.
Sapevo benissimo cosa si provava.
Lui ricambiò spostandosi davanti a me.
Nascose il suo volto nell’incavo del mio collo.
Rimanemmo così per un po’, come se il tempo si fosse fermato.
Si allontanò da me dopo avermi baciato la guancia.
Tornò a rivolgere la sua attenzione ai fornelli mentre io rimasi incantata a guardare i suoi movimenti sicuri.

Effie: -cambiando argomento- “Ma non dovevi andare ad una festa stasera?”
Harry: “Tu come lo sai?”
Effie: “Niall è stato invitato quindi…”
Harry: “Si, ma preferivo stare con te. E se tu non fossi venuta stasera sarei rimasto a casa comunque. Non avevo nessuna voglia di vedere tutte quelle teste di cazzo.”

Le nocche che stringevano il mestolo di legno sbiancarono e la sua mascella si contrasse.
Scesi dal bancone e poggiai la mano sopra il suo braccio.
Ero preoccupata dalla sua reazione, e come se avesse potuto leggere i miei pensieri mi tranquillizzò baciandomi per poi spegnere il fornello.
Ci andammo a sedere nel tavolo in salone.  Il camino scoppiettante riscaldava l’ambiente e la luce soffusa creava un atmosfera intima.
Mangiammo parlando del più e del meno. Evitai accuratamente di chiedere di sua madre o della reazione che aveva avuto poco prima.
Quando finimmo lo aiutai a sparecchiare e poi facemmo i piatti insieme.
Ci sedemmo sul divano a guardare la televisione. Nessuno dei due, però, riusciva a concentrarsi e finimmo per lanciarci i cuscini.
Ridevamo come pazzi e le piume svolazzavano intorno a noi. Le nostre risate riempivano la stanza e riecheggiavano nei muri della grande casa.
Era bellissimo. I suoi grandi occhi verdi emanavano allegria e la sua bocca carnosa era aperta in un grande sorriso adornato da due dolci fossette.
Smise di ridere e mi guardò. Mi avvicinai lentamente e lo baciai. Mi prese il viso tra le mani e mi baciò più passionalmente. Iniziò a baciarmi il collo e mi prese in braccio.
Cinsi la sua vita con le mie gambe mentre mi portava in camera sua continuando a baciarmi. Fece le scale senza difficoltà mentre gli riempivo il collo di baci.
Entrammo in camera sua e si sedette sul letto sempre con me in braccio.
Iniziò a sbottonarmi la camicia e quando arrivò all’ultimo bottone, finì sul pavimento. Gli tolsi la maglietta e accarezzai il suo petto.
Alzai lo sguardo e incontrai il suo.

Harry: “Ti amo.”

La sua voce calda era seria e sincera, come i suoi occhi. Mi persi in quello sguardo.
Capii che cosa avevo, capii che cosa avrei potuto perdere, capii che lo amavo anch’io e che non avevo più incertezze al riguardo. Lui era con me e io con lui e insieme saremmo potuti andare ovunque.
Sorrisi.

Effie: “Ti amo anch’io.”

Mi fece sdraiare sotto di lui.
Accarezzò la mia pancia fino ad arrivare al bottone dei pantaloncini. Li stava sbottonando quando si bloccò.

Effie: “Harry, tutto bene?”
Harry: “Sei sicura di volerlo fare? Se non vuoi va bene comunque.”
Effie: “Tranquillo, mi fido di te.”

Mi abbracciò e io poggiai la testa sul suo petto. Passammo un po’ di tempo a perderci nei nostri sguardi.
C’era qualcosa che lo turbava. Era nervoso e lo capii dal fatto che non smetteva di giocare con i miei capelli.

Harry: “Effie…ho paura…”
Effie: “Di cosa?”
Harry: “Di quello che verrà dopo…”
Effie: “Non cambierà assolutamente nulla, saremo sempre noi due.”

Mi guardò negli occhi come per accettarsi che fossi sincera. Lo baciai spostandomi sopra di lui. Mi sorrise e finì di sbottonarmi i pantaloncini. Le mie calze finirono direttamente strappate nel pavimento.
Ribaltò la situazione mettendosi sopra di me. Accarezzò il mio reggiseno e sorrise maliziosamente.

Harry: “Pizzo.”

Risi e gli sbottonai i jeans che finirono a far compagnia al resto dei nostri vestiti alla fine del letto.
Accarezzò il mio corpo esplorandolo fino a che non rimanemmo nudi entrambi.
Il rossore sulle mie guance era evidente. Mi sorrise e, prima di premere le sue labbra piene contro le mie, si avvicinò al mio orecchio.

Harry: “Sei semplicemente perfetta.”

Iniziammo a baciarci sempre con più foga mentre accarezzavo il suo corpo. I nostri corpi erano percorsi da elettricità pura.
Si mise sopra il mio corpo e mi baciò con forza quando entrò dentro di me.
Mi feci scappare un piccolo urlo a causa del dolore iniziale che poi si tramutò in piacere. I nostri gemiti riempirono la stanza. I suoi muscoli imperlati di sudore avvolgevano il mio corpo.
Mi stringeva a se mentre si muoveva dentro di me come se avesse paura che scivolassi via da lui.
Per la prima volta capii che con lui non mi sentivo fuori posto ma che era lui quello che aveva paura di lasciarsi andare. Il ragazzo perfetto e dal fisico scolpito era terrorizzato dall’idea dell’abbandono.
L’orologio batté la mezzanotte.
Istintivamente lo strinsi di più a me quando arrivammo al culmine insieme.
Si sdraiò affianco a me e mi trascinò verso di lui. Appoggiai la testa sul suo petto che si muoveva velocemente.
Non mi ero mai sentita così travolta da tante emozioni insieme.
Mi abbracciò tenendomi stretta a sé.
Fare l’amore con Harry era completamente diverso da come me l’ero immaginata.
E per la prima volta nella mia vita non avevo paura, mi sentivo al sicuro tra le sue braccia: erano il mio rifugio.
 
HARRY'S POV

Effie stava accoccolata a me e io la strinsi di più.
Tra tutte le mie esperienze nessuna era comparabile a questa.
Con Effie avevo fatto “l’amore” non del semplice “sesso”.
Il sesso ti lascia vuoto dentro, senza sentimenti e senza nient’altro dopo.
Mentre con Effie c’era stato qualcosa in più, lo sentivo dentro di me; nel modo in cui si era affidata a me, senza pensare che l’avrei potuta ferire, senza aver paura di me.
L’unico spaventato ero io.
Effie mi stava insegnando ad amare mentre io non avevo nulla da offrirle. Non ero alla sua altezza e ne ero completamente consapevole e un giorno lei se ne sarebbe accorta. E se ne sarebbe andata.
I suoi capelli profumavano e lei era più bella che mai.
Iniziai a giocare con i suoi capelli.

Harry: “Sei davvero speciale.”

Si lasciò sfuggire una risatina e mi guardò negli occhi dopo aver baciato l’incavo del mio collo.

Effie: -con tono scherzoso- “E cosa avrei fatto per essere considerata speciale da lei, caro Styles?”
Harry: -stando al gioco- “Beh, cara Horan, lei è la prima che mi ha detto che mi ama."

Le baciai le labbra.

Harry: “Seriamente, questa è la prima notte che ha significato qualcosa per me.”

Sentii il suo piccolo cuore battere più velocemente, mi sorrise e mi baciò.
Accarezzandole la schiena ritornai a tuffarmi nei suoi occhi blu.

Harry: “Stai bene?”

Annuì e si abbandonò completamente tra le mie braccia.
Nel giro di pochi minuti si addormentò.
Fuori una leggera neve aveva iniziato a cadere.
Io non riuscii a prendere sonno, preferii rimanere sveglio a guardarla.
Non avevo mai provato quel senso di appartenenza con un’altra persona prima di Effie.
L’amavo con tutto me stesso e sperai che questo bastasse.

#SPAZIO AUTRICE
Eccoci qui c:
Questo è il mio capitolo preferito in assoluto e beh...spero che piaccia anche a voi <3
Questo weekend vado a Milano per il concerto dei One Direction (yeee c:) quindi non so se riuscirò ad aggiornare la fan fiction.
Ringrazio tutti per i voti e mi fa piacere che siete aumentati molto <3
Alla prossima,
Chiara xx

Darkness.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora