Capitolo 16

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"Siamo praticamente alla fine wattpaddiani :3 io lo dico, per chi non ha letto il libro o comunque visto il film, questo capitolo contiene SPOILER. Uomo avvisato mezzo salvato ;)

Ditemi cosa ne pensate perché di questo capitolo vado piuttosto fiera

~Rebs"

Capitolo 16

Clove's POV

Quel giorno era cominciato bene: eravamo nell'Arena da settimane e potevamo sperare di uscire vivi in due, io e Cato, insieme. Dovevo solo tendere la giusta trappola alla ragazza del 12 e a quel tipo dell'11. Non li vedevo neanche come persone ormai, erano numeri, tante cifre che mi dividevano dalla vittoria, dalla conquista della vita che avevo sempre voluto. Mi dispiaceva per loro, anche se non lo mostravo. Tutti quelli che uccidevo popolavano i miei incubi, ma non dovevo lasciar comparire sul mio viso la benché minima pietà: ci serviva il favore del pubblico.

Ero appostata dietro alla Cornucopia, pronta a colpire. Quando la vidi scattai in avanti, e lanciai il primo coltello, ma 12 fu più veloce e, schivato il mio colpo, incoccò una freccia e tirò, prendendomi di striscio. Ero furiosa: nessuno mi avrebbe tolto la possibilità di essere felice. Balzai in avanti e l'atterai. La minacciai di strappargli le labbra, le ricordai della sua amichetta, una certa Rue: tutta scena. Poi successe qualcosa. Mi sentii sollevare e sbattere contro la parete fredda della Cornucopia; persi tutto il fiato che avevo, non riuscivo a gridare, a chiamare Cato per farmi aiutare. Quando riuscii a mettere a fuoco la situazione, vidi il volto del mio assalitore, il compagno di distretto della piccola 11. Urlai con quel poco di voce che ero riuscita a trovare:" CATO!". Poi una mano munita di un grosso sasso calò sul mio volto. Il suo nome fu l'ultima cosa che le me orecchie udirono, l'ultima che le mie labbra pronunciarono.

Così come il solo pensare quel nome mi aveva portato la luce e tutti i colori ad essa annessi, quelle stesse lettere tanto familiari si ripresero tutto: niente più blu dei suoi occhi, niente più oro che risplendeva sui suoi capelli, niente più rosa scuro sulle sue labbra. Tutto finì in un unica sfumatura di nero e grigio, proprio gli stessi colori- pensai- con cui tutto era cominciato.

Cato's POV

Lo sentii in ritardo, troppo in ritardo. Quella voce che era sempre dolce e sincera con me, che si spegneva in un unico, disperato, grido. Una fitta mi piegò al suolo: il mio cuore si era appena spezzato in mille pezzi. Glielo avevo promesso, di proteggerla sempre, e nonostante tutto non ci ero riuscito.

Correndo già vedevo il suo corpo esanime in lontananza, in mezzo all'erba che circondava la Cornucopia. Non arrivai in tempo, l'hovercraft la stava prendendo con i suoi artigli. Non riuscii mai a dirgli addio. Urlai con tutta la voce che possedevo e mi voltai: abbastanza velocemente per vedere una massa possente che si inoltrava nel campo di grano dietro di me. 11.Lo inseguii e per tutto il tempo non pensai che ad una sola cosa: vendicarla. Pioveva a dirotto da tempo quando, preparandomi, gli tesi un'imboscata: gli saltai addosso, da dietro, e inizialmente lo strangolai. Ma era forte e così presi la spada: non mi interessava essere in qualche modo brutale, simile ad una bestia, volevo solo ucciderlo. E lo feci: il cannone sparò il suo colpo e io capii di essere perduto. Non sarei mai tornato a casa, mai più.

E lo capii meglio il giorno in cui ci spinsero ad incontrarci. Non avevo più ragione di vivere, non senza di lei. Dopo la lotta sulla Cornucopia e dopo che ebbi preso in ostaggio Peeta, il ragazzo del 12, tutto mi fu chiaro. Semplicemente non era gloria quella che avrei portato al mio distretto uccidendolo, solo sangue. Per questo la freccia della ragazza fu una liberazione: caddi in mezzo agli ibridi che mi mordevano, artigliavano, ma senza mai finirmi. Guardai la mia salvatrice, che stava sopra la Cornucopia, e la implorai con lo sguardo. Lei capì: con un ultima freccia mi trafisse ed ebbi il tempo di pensare ad una cosa sola, Clove. Il nostro primo bacio. L'acqua azzurrina del laghetto. Il suo meraviglioso sorriso. Mi persi nell'immagine dei suoi capelli neri, neri come l'oscurità in cui stavo scivolando.

-Quello che non è stato raccontato - ClatoWo Geschichten leben. Entdecke jetzt